European Premiere
Endgame
t.l. Finale di partita
人潮汹涌 (Ren Chao Xiong Yong)
China, 2021, 119’, Mandarin
Directed by: Rao Xiaozhi
Script: Rao Xiaozhi, Fan Xiang, Li Xiang
Photography (color): Cao Ying
Editing: Yu Ruchang
Art Direction: Shu Xingjia
Costume Design: Liang Tingting
Music: Deng Ouge
Producer: Andy Lau
Production Companies: Artown Film, Emperor Motion Pictures, Rao Xiaozhi Film Studio, Enlight Pictures
Cast: Andy Lau (Zhou Quan), Xiao Yang (Chen Xiaomeng), Wan Qian (Li Xiang), Cheng Yi, Huang Xiaolei, Di Zhijie, Guo Yiqian
Date of First Release in Territory: February 12th, 2021
Dopo il successo di A Cool Fish (FEFF 2019), Rao Xiaozhi dirige un’altra black comedy, il secondo remake del film giapponese Key of Life (2012) – il primo è stato il coreano Luck Key (2016) – adattandone il testo al mercato cinese. Rao Xiaozhi è autore sia di cinema che di teatro, ha iniziato la carriera teatrale alla scuola di un autore d’avanguardia come Meng Jinhui – famoso per avere tra l’altro portato in scena in Cina diversi lavori di Dario Fo –, è seguace di giganti intellettuali quali Samuel Beckett e ha creato un genere particolare di black comedy ispirato al teatro dell’assurdo e denominato “la commedia del gentiluomo”. Quindi, anche in questo remake uscito durante il Capodanno cinese per capitalizzare sul potenziale commerciale di un film d’intrattenimento, Rao ha inserito alcuni elementi di maggiore spessore rispetto alla sceneggiatura originaria, a partire dal titolo del film, Endgame – riferimento all’omonimo testo teatrale di Beckett, con tutte le implicazioni di riflessione esistenziale che il teatro dell’assurdo comporta.
L’altro elemento che distingue Endgame dai precedenti lavori di Rao è la presenza di una grande star, Andy Lau, che non solo è uno dei due co-protagonisti del film ma lo ha anche prodotto. La storia è molto divertente, soprattutto nella prima parte, dove avviene lo scambio di identità tra i due protagonisti, un attore fallito ed un assassino professionista.
Il film si apre con la scena di un omicidio compiuto con grande disinvoltura da Zhou Quan, killer cinico che trasuda denaro e sicurezza in se stesso. Chen Xiaomeng invece è un giovane attore un po’ ingenuo, che sembra fallire in tutto quello che prova a fare: la sua carriera non riesce a decollare, la fidanzata lo lascia, è pieno di debiti, tenta il suicidio in diversi modi ma non riesce a completare neanche quello. Trova un vecchio voucher per una spa, decide di andare a lavarsi prima di tentare nuovamente il suicidio, ma si mette nei guai anche lì: mentre si fa la doccia la sua saponetta cade per terra, Zhou Quan – che era andato alla spa per pulirsi dalle tracce di sangue lasciate dall’ultimo omicidio – ci scivola sopra e sviene. Nella confusione Chen scambia la chiave del suo armadietto nello spogliatoio con quella di Zhou Quan, rubandone l’identità e il denaro.
Zhou Quan nel frattempo ha perso momentaneamente la memoria a causa della commozione cerebrale provocata dall’incidente e si risveglia in ospedale scambiato per Chen Xiaomeng, della cui vita non ricorda nulla. I due, che hanno caratteri diametralmente opposti – Chen Xiaomeng è infantile, impulsivo, disordinato, mentre Zhou Quan è riflessivo, meticoloso e maniacalmente ordinato – devono mettersi uno nei panni dell’altro. Ma mentre l’assassino scopre un talento per la recitazione, l’attore scopre di non avere la tempra dell’assassino, e nel frattempo arriva un terzo personaggio a complicare ulteriormente la situazione, una giornalista d’assalto, madre single, che ha bisogno di un padre per suo figlio. Li Xiang si avvicina all’uomo che soffre di amnesia per sfruttarne l’esperienza a scopo giornalistico ma gradualmente tra i due nasce un legame diverso… nel frattempo l’attore che fa finta di essere un assassino spietato deve gestire il rapporto con una cliente esigente, che gli chiede di eliminare una donna incinta.
La seconda parte del film perde un po’ della grinta iniziale e sfocia nel sentimentale, ma il gioco delle parti rimane interessante fino al gran finale drammatico in un teatro deserto, con una lezione di recitazione che i due protagonisti fanno l’uno all’altro, e che si presta a diverse letture – durante la produzione del film sono girate voci di dissapori tra Andy Lau e il co-protagonista Xiao Yang. Da notare diversi citazioni di autori teatrali come Stanislavskij e Peter Brook e camei di cineasti, tra cui Frant Gwo e lo stesso Rao Xiaozhi. L’arrivo della polizia in extremis sembra motivato dalle solite esigenze di censura ma l’apparizione finale delle didascalie che raccontano della punizione data a vari protagonisti della storia colpevoli di crimini è decisamente ridondante.
Rao Xiaozhi
Rao Xiaozhi (Guizhou, 1980), diplomato in regia alla Central Academy of Drama nel 2003, ha debuttato come attore in un dramma teatrale diretto dal famoso regista Meng Jinhui di cui è successivamente diventato assistente. Nel 2008 ha debuttato come sceneggiatore e regista teatrale. Nel 2014 ha diretto il cortometraggio per il web Cigarette and Gun. Il suo primo lungometraggio, The Insanity, è l’adattamento cinematografico di un suo lavoro teatrale. Creatore di un genere denominato “commedia del gentiluomo” ispirato al teatro dell’assurdo, continua a lavorare sia in cinema che in teatro, ispirato da autori quali Samuel Beckett e Johnnie To.
FILMOGRAFIA SELEZIONATA
2016 – The Insanity
2018 – A Cool Fish
2021 – Endgame