Fan Girl

Italian Premiere

Fan Girl
t.l. La fan

The Philippines, 2020, 100’, Tagalog with English
Directed by: Antoinette Jadaone
Script: Antoinette Jadaone
Photography: (Color): Neil Daza
Editing: Benjamin Tolentino
Art Direction: Ferdi Abuel
Music: Teresa Barrozo
Producers: Bianca Balbuena (Epicmedia, PH), Dan Villegas (Project 8 Projects, PH)
Cast: Charlie Dizon (Jane), Paulo Avelino (Paulo Avelino), Sheenly Gener (Andeng), Mina Cruz (Nimfa), Joshua Cabadiles (Benjo)

Date of First Release in Territory: December 25th, 2020 (Metro Manila Film Festival)


La studentessa liceale Jane (Charlie Dizon) si è invaghita del (vero) divo rubacuori Paulo Avelino (nel ruolo di se stesso), che fa parte della coppia romantica più celebre del paese. La sua ossessione la porta a nascondersi nel retro del suo pick-up dopo uno spettacolo e seguirlo fino a casa. Finisce in una casa sconosciuta, in un luogo sconosciuto e con un Paulo Avelino sconosciuto, proprio l’idolo che credeva di conoscere dalla testa ai piedi, cuore e anima. Cercando di esplorare la strana casa e di conoscere meglio il suo idolo “divino”, Jane cammina in punta di piedi e finisce per filmarlo mentre dorme. Quando l’uomo si sveglia, le offre la sua prima birra e iniziano a parlare delle loro paure, delle loro incertezze e dei loro sogni. Quando poi, la volta successiva, è la ragazza a svegliarsi, sente dei rumori al piano di sotto che indicano che Paulo è inaspettatamente in compagnia. La realtà si rivela molto diversa dall’immagine idealizzata che Jane si era costruita del suo idolo. Una realtà scomoda ritorna, offuscando quell’immagine... Si dice che sia meglio non incontrare mai i propri eroi, e Jane scopre esattamente il perché.

Fan Girl: come fa un “puro sogno” a rivelarsi un incubo…  
Da È nata una stella, The Fan – Il mito e Misery non deve morire abbiamo imparato che l’immagine pura e idealizzata di un “idolo”, qualunque sia il suo background, non corrisponde alla realtà, che può essere davvero sordida se viene svelata in circostanze insolite. L'ultimo film di Antoinette Jadaone, Fan Girl, non fa eccezione a questa regola, ma è uno dei pochi film filippini che osino mostrare il profondissimo solco che separa il sogno di una ragazza dalla dura realtà (un altro esempio recente è He Who Is Without Sin di JP Laxamana, su un argomento simile ma con uno sviluppo decisamente diverso).

I suoi film precedenti, come That Thing Called Tadhana, Love You to the Stars and Back o Never Not Love You, erano commedie romantiche di tipo più tradizionale e hanno avuto un enorme successo nelle Filippine (soprattutto Tadhana). Ma, con Fan Girl, Antoinette apre una porta segreta sui lati oscuri dei super-idoli locali, come Paulo Avelino, che ha accettato di stare al gioco, cosa non così scontata. La casa dei sogni si rivela essere il teatro di famigerati peccati dei ricchi e famosi, come alcool, droga e, naturalmente, sesso selvaggio. Jane scopre in fretta che Paulo non è certo quel santo che lei immaginava e che la sua vita privata non è poi così tranquilla; e cade anche nelle sue trappole, compresa una scena di sesso selvaggio che ha creato scompiglio per la censura locale del cattolicissimo paese, come si può immaginare.

 

Ad ogni modo, Fan Girl è stato il film di maggior successo e quello di cui si è parlato di più al Metro Manila Film Festival dello scorso anno, tenutosi per la prima volta completamente online a causa della pandemia. 

Anche se si percepisce che il film è disomogeneo e obiettivamente troppo lungo (101 minuti), la storia rivelatrice e le sorprendenti interpretazioni dell’esordiente Charlie Dizon e del più famoso ma vulnerabile Paulo Avelino colpiscono nel segno, senza dimenticare l’elegante fotografia del grande Neil Daza.

Si tratta indubbiamente di un momento di svolta all’interno della filmografia “carina” di Antoinette Jadaone, con l’eccezione di Six Degrees of Separation from Lilia Cuntapay, il ritratto intimo di una figura familiare del cinema horror filippino (2011, presentato al FEFF l’anno successivo). Quale sarà il prossimo?

 

 

Antoinette Jadaone

Antoinette Jadaone, premiata regista filippina, è un nome ben noto sia nel campo del cinema d’essai che in quello mainstream. Il suo primo lungometraggio, Six Degrees of Separation from Lilia Cuntapay (2011), è stato presentato in vari festival internazionali. Ha diretto uno dei film indipendenti di maggiore incasso nella storia del cinema filippino, That Thing Called Tadhana (2014), e in seguito commedie romantiche e drammi sentimentali, con il supporto delle maggiori case di produzione filippine. La sua ultima opera, Fan Girl (2020), ha avuto la sua prima al Tokyo International Film Festival e al Tallinn Black Nights Film Festival, in concorso.  

FILMOGRAFIA

2011 – Six Degrees of Separation from Lilia Cuntapay
2014 – Beauty in a Bottle
2014 – That Thing Called Tadhana
2015 – All You Need Is Pag-Ibig
2016 – The Achy Breaky Hearts
2017 – Love You to the Stars and Back
2018 – Never Not Love You
2019 – Alone/Together
2020 – Fan Girl
Max Tessier
FEFF: 2021
Regia: Antoinette JADAONE
Anno: 2020
Durata: 100'
Stato: The Philippines

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