Night of the Undead

European Premiere

Night of the Undead 
t.l. La notte del non morto
죽지않는 인간들의 밤 (Jukji-aneun ingandeul-ui bam)

South Korea, 2020, 107’, Korean
Directed by: Shin Jung-won
Script: Jang Hang-jun, Shin Jung-won
Photography (color): Kim Chang-gyeom
Editing: Kim Woo-hyun
Production Design: Jeong Seong-gyun
Music: Kim Jun-seong, Jo Ran
Producers: Baek Jin-dong, Lee Myeong-jae, Shin Ye-rim 
Cast: Lee Jung-hyun (So-hee), Kim Sung-oh (Man-gil), Seo Young-hee (Se-ra), Yang Dong-geun (Doctor Jang), Lee Mi-do (Yang-seon), Kim Seo-won (Seo-won), Joo Bo-bi (Kyung-hee)

Date of First Release in Territory: September 29th, 2020


So-hee (Lee Jung-hyun, Peninsula) è una casalinga sulla trentina sposata al ricco e avvenente Man-gil (Kim Sung-oh, Secret Zoo), un Principe Azzurro zuccheroso e buongustaio. Un giorno la donna scopre le prove di un tradimento (doppio, triplo, multiplo…) da parte del marito. Affranta e arrabbiata, So-hee si rivolge a un investigatore privato, il dottor Jang (Yang Dong-geun, Fengshui) che per qualche motivo ha un taglio di capelli che lo fa sembrare un broccolo (?!). Costui convince la donna che il marito fa parte di una specie aliena di quasi immortali, dal sangue (letteralmente) blu, chiamati gli Indistruttibili (?!?), tra le cui abitudini rientra anche quella di tracannare carburante diesel alle stazioni di servizio. Le dice anche che sta per essere assassinata in modo che lui possa proseguire con il suo stile di vita alla Barbablu.

 

A quanto pare, un bel numero di uomini coreani alti, di bell’aspetto e fin troppo perfetti per essere veri sono in realtà dei componenti degli Indistruttibili, compreso il divo del cinema Jung Woo-sung (?!?!). Con l’aiuto del dottor Jang e di due sue amiche del liceo, Se-ra, divorziata e proprietaria di una macelleria (Seo Young-hee, The Wrath), e Yang-seon, una vanagloriosa attrice di film di serie B (Lee Mi-do, The Beauty Inside), So-hee trama vendetta. Ma è molto più difficile uccidere Man-gil che uno scarafaggio in un motel fatiscente. 

Night of the Undead segna il ritorno del regista-sceneggiatore Shin Jung-won, e chi ha familiarità con i suoi, ehm, “gusti” non dovrebbe rimanere affatto sorpreso dall’eccentricità generale della trama appena descritta. Mentre la strampalata sensibilità sui generis di Shin già esibita nei suoi film precedenti (chi potrebbe mai dimenticare Chaw, nel quale il bulldog del cacciatore di cinghiali si impegna in una conversazione telepatica col suo padrone… in russo? Oppure Ghost Sweepers, dove un’adolescente con poteri psichici porta nella giacca una serie di bastoncini al formaggio come fossero dardi ninja) è ancora, fortunatamente, intatta in questo film, Night è costruito in modo molto più articolato, con scenografie eleganti ed effetti speciali relativamente sofisticati.

 

Anche la trama è inconsueta per Shin, probabilmente per l’influenza del co-sceneggiatore Jang Hang-jun (Forgotten), perché incentrata sull’astio di tre donne nei confronti dei loro partner maschili. Pertanto, c’è uno sfasamento tra le buffonerie stile pseudo-Men in Black con invasori alieni e il thriller comico coreano in cui gli sposi si scambiano occhiate sdolcinate mentre nascondono un’ascia dietro la schiena. 
  
Il che non significa che i battibecchi fra i protagonisti di Shin non siano buoni. I personaggi principali sono stati scelti in modo perfetto. Lee Jung-hyun è buffissima e simpatica nel ruolo della casalinga carina ma timida che fa la mammoletta. Seo Young-hee conferisce pathos e umanità a un ruolo che avrebbe potuto benissimo essere una versione fumettistica di una tipa dura, dalla bevuta facile e con un’ascia in mano. Anche Kim Sung-oh è una rivelazione, nel ruolo del marito “alieno” dagli occhi scuri e dall’espressività stravagante, che esibisce la grazia di un ballerino mentre ascolta la Turandot o quando insegue agilmente le donne spaventate nel furgone come nella serie L’uomo da sei milioni di dollari. Molti momenti esilaranti del film sono forniti da Yang Dong-geun, che sputa i suoi dialoghi descrittivi con lo stesso fascino pastoso di un maestro di cerimonie che a un’esposizione canina loda l’indifferenza e il portamento di un volpino di Pomerania.  
 
Night of the Undead è una commedia sfasata di fantascienza piacevolissima e fragorosamente divertente per chi abbia la giusta sensibilità. Sembra, a tutti gli effetti, una versione riveduta e corretta di quegli ibridi tra fantascienza e horror realizzati in Europa a cavallo tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, nei quali donne stressate e/o fascinose interpretate da attrici come Mimsy Farmer o Carroll Baker vengono minacciate da alieni, vampiri o lupi mannari. Se questa descrizione tocca qualche corda sensibile dentro di voi, allora fatevi sotto. Se invece vi lascia semplicemente perplessi, potreste sempre tentare l’esperienza di vedere una delle voci più distintive che ancora esistono nel cinema di genere coreano.  

 

 

Shin Jung-won

Shin Jung-won ha fatto il botto nel 2004 col suo film d’esordio How to Catch a Virgin Ghost, un inconsueto mix di horror e black comedy che grazie al passaparola ha venduto 2 milioni di biglietti. Il secondo, Chaw (2009), su un cinghiale gigante che terrorizza un villaggio rurale, ha consolidato la sua reputazione di regista che mescola elementi assurdi, terrorizzanti ed esilaranti. Ghost Sweepers, su un gruppo di sciamani e di persone con poteri psichici che si impegnano a “ripulire” una città invasa dagli spiriti, ha venduto circa un milione di biglietti al botteghino coreano nel 2012. Il suo quarto film, Night of the Undead, è uscito in sala durante la pandemia del 2020. 

FILMOGRAFIA

2004 – How to Catch a Virgin Ghost
2009 – Chaw
2012 – Ghost Sweepers
2020 – Night of the Undead

 

 

 

Kyu Hyun Kim
FEFF: 2021
Regia: SHIN Jung-won
Anno: 2020
Durata: 106'
Stato: South Korea

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