International Festival Premiere
Son of the Macho Dancer
t.l. Il figlio del “macho dancer”
Anak ng macho dancer
The Philippines, 2021, 88’, Tagalog with English
Directed by: Joel Lamangan
Script: Henry King Quintain
Photography (color): Tim Malones
Editing: Gilbert Obispo
Art Direction: Jay Custodio
Music: Emerson Texon
Producer: Joed Serrano
Cast: Sean de Guzman (Inno), Jacklyn Jose (Bambi), Allan Paule (Paul), Jay Manalo (Jun Mallari), Emilio Garcia (Roldan), Rosanna Roces (Tere), Ricky Gumera (Kyle), Jim Pebanco (Mama Jimmy)
Date of First Release in Territory: May 15th, 2021
Son of the Macho Dancer, storia di formazione incentrata su Inno, un ragazzo di 19 anni che diventa spogliarellista e si prostituisce per sfuggire ai maltrattamenti del padre tossicodipendente, si rifà chiaramente al classico film di Lino Brocka Macho Dancer (1988, presentato alla Berlinale). La figura negativa del padre è giustamente interpretata dal celebre attore Allan Paule, che ha impersonato il protagonista Paul (o Pol) di Macho Dancer 32 anni fa.
Sceneggiato da Henry King Quintain, Son of the Macho Dancer si pone come l’equivalente del film di Brocka nella società filippina odierna: un ritratto di lussuria e avidità, persino (o tanto più) durante la pandemia. Il figlio di Pol, Inno (Sean de Guzman) è intrappolato nella rete dei (tristemente) noti locali di spogliarello maschili che prosperavano prima della pandemia (ora sono tutti chiusi). Per sfuggire al proprio inferno familiare, Inno cade rapidamente nella trappola di sesso e denaro (una specialità filippina?) che gli tende l’ex prostituta Bambi (interpretata da Jacklyn Jose, famosa per Mama Rosa) introducendolo nei sontuosi festini a sfondo sessuale del ricco uomo d’affari Jun Mallari (Jay Manalo). Sedotto dalla vita di agi e denaro che gli prospetta Mallari, Inno non si rende conto di che razza di sporca trappola lo attenda in realtà, nonostante gli avvertimenti di Kyle, un altro “protetto” di Mallari. Finché, un giorno, Inno vede Jun Mallari uccidere un altro ragazzo che non vuole sottomettersi
ai suoi capricci sessuali. La marcia è ingranata...
Son of the Macho Dancer è uno dei tanti film realizzati negli ultimi tempi dal prolifico regista Joel Lamangan (che gira da tre a cinque film all’anno), ed è probabilmente il più curioso e interessante dal punto di vista sociale tra le sue opere più recenti (un altro è Lockdown, che racconta le vicende di un giovane che torna di nascosto nella sua provincia in tempi di Covid). Tra sexploitation (con molte scene che ostentano ballerini completamente nudi nei bar gay o alle feste private) e aspra critica sociale e politica su ciò che fa andare avanti questa società, il film è senza ombra di dubbio il più stimolante tra le opere recenti del regista veterano Joel Lamangan, all’interno di una filmografia molto ricca (e disomogenea), che annovera fino ad oggi ben 118 titoli.
Tra le sue opere migliori degli ultimi anni, va ricordato anche Rainbow’s Sunset (del 2018, con i compianti Eddie Garcia e Tony Mabesa), un inno agli amanti gay che invecchiano. Più filippino di così!
Divertitevi, e tenete le distanze...
Joel Lamangan
Joel Lamangan ha frequentato scuole di cinema e di teatro nelle Filippine e all’estero; ha interpretato e diretto opere teatrali e televisive prima di cimentarsi con il cinema, inizialmente come attore, per passare poi dietro la macchina da presa nel 1991 con la sua versione di Darna. Tra i suoi film più importanti vanno ricordati The Flor Contemplacion Story, con l’icona del cinema Nora Aunor (1995), Pusong Mamon (1998), Deathrow (2000), Hubog (2001), Blue Moon (2006), Deadline (2011) e Justice (2014). Rainbow’s Sunset (2018, con Eddie Garcia e Tony Mabesa), ha vinto nove premi al Metro Manila Film festival.
FILMOGRAFIA SELEZIONATA
1994 – Pangako ng Kahapon
1995 – The Flor Contemplacion Story
1999 – Sidhi
2000 – Deathrow
2002 – Mano po
2006 – Zsazsa Zaturnnah Ze Moveeh
2018 – Rainbow’s Sunset
2020 – Lockdown
2021 – Son of the Macho Dancer