Restored Version 2017 - International Premiere
Suddenly in Dark Night
t.l. All’improvviso nella notte buia
깊은밤갑자기(Gipeun-bam gapjagi)
South Korea, 1981, 100’, Korean
Directed by: Go Yeong-nam
Script: Yoon Sam-yook
Photography (color): Jeong Pil-si
Editing: Hyun Dong-choon
Art Direction: Jo Gyeong-hwan
Music: Choi Jong-hyuk
Producer: Seo Hyun
Cast: Kim Young-ae, Yoon Il-bong, Lee Gi-seon, Hyun Hye-ri, Kim Geun-hee
Date of First Release in Territory: July 17th, 1981
Seon-hee (Kim Young-ae), moglie di un ricco studioso delle farfalle (Yoon Il-bong), è felice di sapere che suo marito ha assunto una nuova cameriera. La ragazza (Lee Gi-seon) è giovane e carina, anche se ha un passato tragico: sua madre, una sciamana, è morta in un incendio non molto tempo prima. La coppia e la loro figlia accolgono la giovane orfana nella loro casa, ma Seon-hee inizia ad avere qualche preoccupazione quando vede una strana bambola di legno che la cameriera ha portato con sé, perché da diverse settimane continua ad avere incubi e visioni che riguardano esattamente quella bambola.
Gli horror coreani degli anni Settanta e Ottanta possono essere memorabili, affascinanti e a tratti persino carini, ma raramente sono spaventosi. Suddenly in Dark Night invece rappresenta un’eccezione. Al pari di Kim Ki-young con The Housemaid (1960) e i suoi remake successivi, il regista Go Yeong-nam colloca l’orrore del film all’interno della casa di una famiglia felice e benestante che viene violata dall’esterno, ma prende comunque direzioni molto diverse da quelle seguite da Kim. Ne risulta un particolare studio psicologico costruito attorno ai sospetti della moglie, che ingannano il lettore fino alla bizzarra inquadratura finale.
Il regista Go Yeong-nam – il più prolifico cineasta coreano di sempre, con 110 film al suo attivo – ha una buona sensibilità su come creare tensione a partire da un montaggio ben preciso e l’accumulo paziente di particolari che attirano l’attenzione. Anche l’attrice Kim Young-ae (che ha avuto una carriera lunga e di successo fino alla sua improvvisa morte nel 2017) fornisce un’interpretazione convincente nel ruolo della moglie presa dal panico. Anche quando la tensione aumenta, i suoi timori sembrano plausibili, il che rende il film ancor più efficace.
Su un piano diverso, un aspetto della storia che è altrettanto destabilizzante dei suoi elementi horror, è l’osservazione voyeuristica concentrata sulla giovane cameriera. La macchina da presa, quando non è nella vasca da bagno con lei, risale verso la sua gonna e indugia lungo il suo corpo. Questo sguardo non è proprio immotivato: il sospetto della moglie che suo marito sbavi dietro alla cameriera è uno degli elementi trainanti della trama. Ma, intenzionalmente o no, questo voyeurismo rende la visione del film doppiamente inquietante.
Suddenly in Dark Night è stato raramente visto o ricordato nei vent’anni successivi alla sua uscita, ma poi il pubblico lo ha riscoperto nell'ambito delle retrospettive organizzate dal Korean Film Archive. Si è sparsa la voce che si trattasse di una storia unica e intensa e questo gli è valso un numero sempre crescente di fan, fino a motivare il Film Archive a intraprendere il suo restauro digitale in 4K nel 2017. E, siccome l’audace schema cromatico delle immagini è una delle caratteristiche più memorabili del film, gli spettatori di oggi possono goderselo come mai prima d’ora.
Go Yeong-nam
Nato nel 1935, Go Yeong-nam ha iniziato la sua carriera come attore di teatro e successivamente come assistente alla regia per il cineasta Jo Geung-ha. Il suo esordio da regista è avvenuto nel 1964 con The Lost Sun; durante i successivi 35 anni, Go ha girato 110 lungometraggi, più di qualunque altro regista coreano. Pur avendo spaziato fra tutti i generi cinematografici, era noto soprattutto per i melodrammi e i film d’azione. La sua opera più famosa è The Shower (1978), tratta da un racconto famoso. Go Yeong-nam è deceduto per un cancro ai polmoni nel 2003.
FILMOGRAFIA SELEZIONATA
1964 – The Lost Sun
1977 – The Land of Snow
1978 – The Shower
1981 – Suddenly in Dark Night
1990 – Korean Connection
2000 – Picture Diary