European Premiere
The Way We Keep Dancing
t.l. Come continuiamo a ballare
狂舞派3 (Kwong Mou Pai 3)
Hong Kong, 2021, 128’, Cantonese
Directed by: Adam Wong
Script: Adam Wong
Photography (color): Karl Tam
Editing: Mary Stephen, Adam Wong
Art Direction: Irving Cheung
Music: Day Tai
Producers: Saville Chan, Jacqueline Liu
Production Company: Golden Scene Company Limited
Cast: Cherry Ngan (Hana), BabyJohn Choi (Leung), Lokman Yeung (Dave), Lydia Lau (Milk Tea), Heyo (Heyo), Leander Lau (Kai), Afuc (Afuc), Tasha Lyia (Tasha), Bobby Lam (Panda), Popper 88 (Popper 88), Yau Hawk-sau (reporter), Ho Kar-lai (Heyo's mother), Ng Siu-hin (Heyo’s brother), Tommy “Guns” Ly (Stormy)
Date of First Release in Territory: February 18th, 2021
Quando The Way We Dance è uscito in sala, nel 2013, l’energia del film, le vibrazioni positive e il cast di entusiasti neofiti del cinema non hanno fatto nessuna fatica ad attirare le folle. Sull’onda di quel successo, il regista Adam Wong ha realizzato un sequel, The Way We Keep Dancing, rivolgendo però la sua attenzione ad argomenti più rilevanti rispetto alla trama del film precedente, incentrata sulla sfida tra squadre di ballerini.
Questa volta i giovani interpreti spuntano sullo schermo come piccole celebrità, impegnate nella promozione del loro nuovo film The Way They Dance 2 (da qui il titolo cinese come “Terza parte” del film). L’attrice e ballerina Hana (Cherry Ngan) sta diventando una star suo malgrado perché sta finendo gli studi, Dave (Lokman Leung) persegue ostinatamente i suoi sogni di danza e Leung (BabyJohn Choi) è impegnato con l’attività di influencer online, mentre il loro amico Heyo (Heyo) si diverte ottenendo successo commerciale come rapper. Ma quando a loro e al resto della squadra viene chiesto di promuovere un progetto di rinnovamento urbano, la tensione inizia a salire.
L’Ufficio per la Pianificazione Urbana della città ha un progetto accattivante che prevede di ribattezzare “Dance Street” una zona dell’area industriale di Kowloon, mettendoci dentro un parco dedicato a graffiti, breakdance e altro ancora, e i trend setter di The Way We Dance 2 sarebbero perfetti per promuoverlo. Il problema è che il progetto potrebbe estromettere ulteriormente la comunità degli artisti del distretto industriale di Kowloon, che affitta spazi negli edifici industriali fatiscenti per scuole di ballo, sale prove e altro. Non mancano i moniti (“È così che gli immobiliaristi ci indorano la pillola, vero?”, chiede un disincantato artista di graffiti), ma la squadra accetta comunque e ben presto si ritrova più inguaiata del previsto.
Se l’opera di Adam Wong del 2013 si concentrava sulle emozioni della danza e sul dramma giovanile in un film pop esuberante, il nuovo episodio ha un approccio più ambizioso e di ampio respiro. In particolare, The Way We Keep Dancing sviluppa un senso di appartenenza e un’idea di comunità per la zona Kwun Tong all’interno di Kowloon. La natura precaria del polo creativo del film è evidenziata dalle incursioni delle autorità negli edifici e dall'intervento della polizia negli spettacoli di strada, per non parlare della minaccia dell’aumento dei canoni di affitto. Il progetto di rinnovamento urbano e del parco suggerisce un tentativo dell’establishment di rinchiudere la libertà di espressione entro confini ben stabiliti, ingabbiando il suo sviluppo organico. Variazioni più malinconiche appaiono nelle scene di quartiere con testi parlati o musica minimalista, mentre le riflessioni sul panorama dei media dello spettacolo, sulla gestione delle celebrità e sull’inseguimento dei propri sogni, nonché gli interrogativi sull’eventualità di svendersi, offrono spunti di riflessione.
Questo non significa che la musica e la danza non abbiano un ruolo importante nel film. All’inizio, la giovane troupe prepara un ingegnoso video promozionale, nel quale impiegati e passanti vengono trascinati a ballare nei giardini del posto. Dave si sfoga con sorprendenti passi di danza, partecipa a una sfida di ballo e guarda oltreoceano per crescere come artista; un ragazzino dal passato problematico mostra il suo talento nel ballo; la danza e il rap vengono utilizzati in un cruciale spettacolo di protesta. Ancora una volta, Wong riesce a ottenere interpretazioni eccellenti da un cast di giovani, dando loro lo spazio necessario per lo sviluppo dei personaggi assicurandosi anche che possano lasciarsi andare nelle scene musicali.
Zeppo com’è di materiale per le sue due ore di durata, The Way We Keep Dancing potrà sembrare più dispersivo rispetto al vivace predecessore. Eppure, con i giovani hongkonghesi oggi sempre più interessati alla vita culturale di Hong Kong e alle comunità di quartiere, nonché preoccupati per il futuro della città, il tentativo di Wong di scavare più a fondo nell’ambiente dell’hip-hop e del ballo e affrontare le tante questioni correlate, fornisce spunti di riflessione in un momento quanto mai opportuno.
Adam Wong
Adam Wong, nato nel 1975, si è laureato alla facoltà di Belle Arti della Chinese University of Hong Kong. I suoi cortometraggi Fish (1997), Ah Wai & Murphy (1999) e Glowing (2000) sono stati premiati agli Independent Short Film and Video Awards di Hong Kong; il suo primo lungometraggio, girato in Digital Video, è When Beckham Met Owen ( 2004). Magic Boy (2007) è stato il primo film di Wong a essere distribuito nel circuito commerciale. Wong ha anche tenuto lezioni ai corsi sui media creativi della Hong Kong Polytechnic University e della HKICC Lee Shau Kee School of Creativity.
FILMOGRAFIA
2004 – When Beckham Met Owen
2007 – Magic Boy
2013 – The Way We Dance
2015 – She Remembers, He Forgets
2021 – The Way We Keep Dancing