Zero to Hero

World Premiere

White Mulberry Award for First Time Director Nominee

 

Zero to Hero 

t.l. Da zero a mito
媽媽的神奇小子 (Ma Ma Dik San Kei Siu Ji)

 

Hong Kong, 2021, 101’, Cantonese
Directed by: Jimmy Wan
Script: David Lo  
Photography (color): Tam Wai-kai
Editing: Curran Pang, Alvin Wu  
Art Direction: Li Tsz-fung  
Music: Day Tai  
Producer: Sandra Ng  
Cast: Sandra Ng (So Wa-wai’s mother), Louis Cheung (Fong), Leung Chung-hang (adult So Wa-wai), Fung Ho-yeung (teenage So Wa-wai), Chin Siu-ho (So Wa-wai’s father), Wu Tsz-tung (Tung), Lo Hoi-pang (Grandpa)

 

Date of First Release in Territory: TBA

 

 

All’inizio di Zero to Hero, una madre porta di corsa il suo bambino in una clinica di Guangzhou, solo per sentirsi dire che il destino del bambino è segnato: gli viene diagnosticato un ittero emolitico e il medico afferma che, a causa della paralisi cerebrale che ne deriva, il bambino non potrà mai camminare né alimentarsi da solo. La madre comunque insiste per farlo curare a prescindere, ed è così che inizia il suo percorso che la porterà ad allevare non solo un figlio, ma una futura leggenda dello sport. 

 

Zero to Hero di Jimmy Wan è ispirato alla vera storia di So Wa-wai, un velocista che ha gareggiato per la squadra di Hong Kong in cinque edizioni dei Giochi Paralimpici, dal 1996 al 2012, e racconta dettagliatamente le difficoltà fisiche e personali che stanno dietro alla sua carriera, fonte di ispirazione, sulle piste di atletica. Dopo le scene iniziali ambientate nella Cina continentale, la storia riprende quattro anni più tardi, nel 1985, quando la madre (Sandra Ng) e il figlio hanno già raggiunto il padre (Chin Siu-ho) a Hong Kong. In una scena drammatica si vede il giovane So Wa-wai alzarsi per la prima volta sulle sue esili gambe e anni dopo, nel 1993, la fuga del ragazzino da un gruppo di bulletti del quartiere suggerisce il suo talento nella corsa. La mamma poi vede un poster dell’Associazione Sportiva per Disabili Fisici e accompagna il figlio a iscriversi. Quando il ragazzo vede quello che succede sulla pista di atletica, si lancia lungo il rettilineo e viene immediatamente selezionato dall’allenatore della squadra di atletica paralimpica, Fung (Louis Cheung). 

 

Inizialmente l’allenamento si concentra sui 4x100m, e nel 1996 ai Giochi di Atlanta So è uno dei frazionisti che permettono alla squadra di staffetta di vincere il primo oro paralimpico per Hong Kong. Quattro anni dopo, a Sydney, il giovane fenomeno corre i 200 metri piani e conquista non solo un’altra medaglia d’oro, ma anche il record mondiale della sua categoria. Eppure, per quanto le prospettive possano sembrare brillanti per l’atleta, le cose non sono così facili. L’allenamento è impegnativo, ovviamente, ed è difficile anche tirare avanti con il supporto limitato su cui possono contare gli atleti con disabilità. Quando, nel 2006, la situazione finanziaria della famiglia entra in crisi, perché il padre ha un tracollo finanziario, sembra che tutto congiuri perché So non possa più continuare a gareggiare al massimo delle sue capacità.

 

Quando, nel 2016, So Wa-wai ha abbandonato l’agonismo per i forti dolori fisici, era diventato una celebrità a Hong Kong. Jimmy Wan, al suo primo lungometraggio come regista unico, tratteggia un ritratto toccante e ispiratore della caparbietà del velocista e dell’incrollabile dedizione della madre. La fiducia che la madre ripone nel figlio è sempre netta, e la drammaticità che Wan e lo sceneggiatore David Lo infondono nella formazione e nello sviluppo dell’atleta So merita davvero di essere vista.

 

Ci sono nel film alcune diversioni rispetto alle prevedibili scene di allenamento e di competizione, come il fratello minore di So che si sente trascurato, l’atleta che deve mettere da parte gli allenamenti per dare una mano a sbarcare il lunario e la possibilità di una storia romantica con la sorella dell’allenatore; occasionalmente il film assume toni di propaganda, quando i personaggi chiedono la parità di retribuzione per i paralimpici. Le scene delle gare di So sono girate con grande maestria e arricchiscono la complessità tecnica del biopic di Wan. 

 

Diversi attori interpretano So nelle varie fasi di crescita, e gli attori che lo interpretano adolescente e adulto (rispettivamente Leung Chung-hang e Fung Ho-yeung) tratteggiano fluidamente lo sviluppo del giovane atleta dentro e fuori dalla pista. Louis Cheung è un valido supporto in veste di allenatore, mentre la produttrice Sandra Ng tratteggia una presenza costante e sempre incoraggiante. Se c’è una battuta che da sola può esprimere il tono del film, è quella che Sandra Ng dice al giovane So Wa-wai: “Nessuno ti tratta come una persona normale, quindi fai in modo di diventare una persona straordinaria”. 

 

 

Jimmy Wan 

Dopo essersi laureato alla facoltà di cinema e televisione della Hong Kong Academy for Performing Arts, Jimmy Wan è entrato a far parte dell’industria cinematografica come assistente alla regia, sceneggiatore e produttore associato. Tra i suoi primi lavori figura I Do (2000), come assistente alla regia. In seguito ha collaborato spesso con lo sceneggiatore e regista Pang Ho-cheung. Nel 2010, Wan ha unito le sue forze a quelle di Derek Tsang per dirigere a quattro mani Lover’s Discourse e successivamente Lacuna (2012). Zero to Hero (2021) è il suo primo film come regista unico.  

FILMOGRAFIA

2010 – Lover’s Discourse (co-director)                  
2011 – The Killer Who Never Kills (co-director)                  
2012 – Lacuna (co-director, 2012)                  
2021 – Zero to Hero (2021)

 

 

Tim Youngs
FEFF: 2021
Regia: Jimmy WAN
Anno: 2021
Durata: 101'
Stato: Hong Kong

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