Far Far Away

EUROPEAN PREMIERE

Far Far Away
t.l. Molto molto lontano
緣路山旮旯 (Yuan Lo San Ka La)

Hong Kong, 2021, 95’, Cantonese
Directed by: Amos Why
Screenplay: Amos Why
Photography (color): Leung Ming-kai
Editing: Jefferson Lai, Key Tan
Production Design: Ivy Chan
Music Supervisors: Amos Why, Shandy Gan
Producers: Winnie Tsang, Amos Why, Teresa Kwong 
Cast: Kaki Sham (Hau), Cecilia So (A. Lee), Crystal Cheung (Fleur), Rachel Leung (Mena Man), Hanna Chan (Lisa), Jennifer Yu (Melanie), Will Or (Tai-tung), Yatho Wong (Jude Law), Ning Chan (Gigi), Peter Chan (Manager), Adam Wong (Colleague Chris)

Date of First Release in Territory: TBA 


Recentemente ho fatto un test sulla geografia di Hong Kong, strutturato in dieci livelli e 105 domande, di cui si è molto parlato in rete. Le domande spaziavano dalle conoscenze di base a oscuri fattoidi storici che avrebbero messo in crisi anche chi ha Google sempre pronto a dare una mano. Essendo un fanatico delle mappe che ha trascorso la maggior parte della sua vita a Hong Kong, ho passato i primi livelli senza fatica, ma al livello Sei stavo già sparando alla cieca.
Ciò che questo quiz ha messo in luce è quanto poco le persone conoscano i loro luoghi di origine. Nonostante abbia una popolazione di 7,5 milioni di persone, il 70% di Hong Kong è in realtà scarsamente popolato e pieno di luoghi poco noti dove i cittadini potrebbero anche non andare mai. Questa sembra essere la premessa creativa di Far Far Away del regista indipendente Amos Why, una sincera lettera d’amore a Hong Kong che è, nel bene e nel male, fatta per gli hongkonghesi.
Kaki Sham, attore comprimario di lungo corso, ha finalmente il suo primo ruolo da protagonista nei panni di Hau, un ventottenne fanatico dell’informatica e un po’ tonto che non è stato fortunato in amore. Per fortuna o per puro caso, Hau inizia una relazione con cinque donne diverse, che vivono tutte in angoli remoti di Hong Kong: una collega (Cecilia So), la cugina molto single del suo migliore amico (Crystal Cheung), una donna che per caso guida la stessa auto di lui (Rachel Leung), una vecchia fiamma dei tempi del liceo (Hanna Chan) e un’ex compagna di università (Jennifer Yu). Nel corso di un anno, queste relazioni aiutano Hau nel suo viaggio alla ricerca del suo Unico Vero Amore.
Ovviamente, il fatto che queste donne si trovino tutte in angoli di Hong Kong difficili da raggiungere è solo una scusa per portare il pubblico in quei luoghi. Da un complesso residenziale nella zona più lontana di un’isola periferica a un villaggio raggiungibile solo con un traghetto che effettua servizio nei fine settimana o con un’escursione di due ore dalla fermata dell’autobus più vicina, questi luoghi conferiscono a Far Far Away un autentico senso del luogo (e Why ha sempre pronta una mappa del luogo in CGI per chi non avesse familiarità con la geografia hongkonghese). Chi ha seguito la carriera di Why si renderà conto che Far Far Away è un’espansione tematica più divertente e moderna di Dot 2 Dot, il dramma romantico del 2014 su due persone che creano una connessione romantica esplorando il paesaggio urbano e la storia di Hong Kong. Sebbene il racconto che fa Why della ricerca dell’amore da parte di Hau abbia degli intoppi narrativi, Far Far Away è un film realmente e felicemente incentrato su Hong Kong.
Ma Far Far Away è anche un film sulla cultura hongkonghese. L’uso della musica indie locale, così come gli accenni discreti alle attuali tendenze sociali e della cultura pop (sebbene il film sembri ambientato in un universo parallelo senza pandemia) dimostrano che il regista è informatissimo su ciò che il pubblico locale pensa e ciò di cui parla. Agli spettatori che non sono coinvolti nell’attuale zeitgeist di Hong Kong sfuggiranno alcuni riferimenti, ma questo è inevitabile poiché la cultura pop di Hong Kong evolve così velocemente che stare al passo è difficile anche per la gente del posto. Il semplice fatto che Why abbia prodotto il film con un piccolo budget indipendente (alcuni dei creativi del film hanno optato per una percentuale del botteghino invece del compenso) per realizzare un film autenticamente hongkonghese e destinato al pubblico locale, il tutto alle sue condizioni, è di per sé degno di rispetto. 
Sebbene il film metta in mostra il potenziale di Sham come protagonista romantico, insieme ad alcune delle giovani attrici più talentuose della città, l’attrattiva principale di Far Far Away è essenzialmente la stessa Hong Kong. Ripresa in maniera splendida dal direttore della fotografia Leung Ming-kai, raramente la città è apparsa più suggestiva. È una città dalla storia ricchissima, con panorami incantevoli e talenti creativi abituati a lavorare sotto pressione. Forse Far Far Away potrà essere apprezzato maggiormente dalla gente del posto, che è sulla stessa lunghezza d’onda del suo creatore, ma sarà difficile trovare uno spot turistico migliore di questo. Dovrebbe almeno spingere a cercare su Google Maps i luoghi del film.


Amos Why 

Why ha iniziato la sua carriera lavorando per la stampa locale, prima di dedicarsi alla televisione, al cinema e alla pubblicità. Dopo aver diretto per alcuni anni serie tv per l’emittente locale RTHK, nel 2014 Why ha diretto il suo primo lungometraggio, Dot 2 Dot, un dramma indipendente in parte autofinanziato, grazie al quale è stato candidato al premio per il miglior regista esordiente agli Hong Kong Film Awards. Nel 2018 ha diretto il thriller poliziesco Napping Kid. Far Far Away (2022) è il suo terzo lungometraggio. 

FILMOGRAFIA / FILMOGRAPHY

2014 – Dot 2 Dot 
2018 – Napping Kid 
2021 – Far Far Away
Kevin Ma
FEFF: 2022
Regia: Amos WHY
Anno: 2021
Durata: 96'
Stato: Hong Kong

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