EUROPEAN PREMIERE
Just Remembering
t.l. Solo un ricordo
ちょっと思い出しただけ (Chotto Omoidashita dake)
Japan, 2021, 115’, Japanese
Directed by: Matsui Daigo
Screenplay: Matsui Daigo
Photography (color): Shioya Hiroki
Editing: Takita Ryuichi
Art Direction: Soma Naoki
Music: CreepHyp
Producers: Wada Daisuke, Sawamura Satoshi
Executive Producer: Ota Kazuhiro
Cast: Ikematsu Sosuke, Ito Sairi
Date of First Release in Territory: February 11th, 2022
È ormai da un decennio che Matsui Daigo dirige film sugli adolescenti, alcuni dei quali girati in uno stile “al volo” che riflette l’energia sconclusionata dei suoi protagonisti adolescenti. Alcuni esempi sono Our Huff and Puff Journey (2015), nel quale quattro ragazze viaggiano da Fukuoka a Tokyo per un concerto dei CreepHyp, e Japanese Girls Never Die (2016), dove una gang di ragazze scorrazza di notte per la città terrorizzando maschi ignari.
La pellicola più recente di Matsui, Just Remembering, vincitrice del premio del pubblico al Tokyo International Film Festival dello scorso anno, è invece molto diversa per toni e soggetto. Intanto i due protagonisti, l’ex ballerino Teruo (Ikematsu Sosuke) che lavora come tecnico delle luci per una compagnia teatrale, e la tassista Yo (Ito Sairi), fan della sua omologa interpretata da Winona Ryder nel film di Jim Jarmusch Taxisti di notte del 1991, non sono più due ragazzini e nemmeno amanti, almeno all’inizio del film.
Inoltre, la storia è strutturata in modo da svilupparsi quasi completamente nel giorno del compleanno di Teruo, il 26 luglio, ma in anni diversi, cosa che conferisce al film un’unità formale assente nelle opere precedenti di Matsui. Jarmusch aveva già fatto qualcosa di simile in Taxisti di Notte, con cinque episodi che si svolgono contemporaneamente ma in luoghi con fusi orari diversi.
La trama che si sposta indietro nel tempo ha un che di artificiale (al pari di molte delle feste per il compleanno di Teruo), ma lo stesso non si può dire della vicenda sentimentale al centro della storia: Teruo e Yo si trasmettono reciprocamente energia e ispirazione, iniziando con un’allegria che si percepisce come naturale e spontanea e concludendo con un rimpianto per le strade non prese che è concreto e dolorosamente reale.
Quando lo incontriamo per la prima volta, Teruo trascorre la sua vita entro una routine ben definita: dà da mangiare al gatto, fa i suoi esercizi di stretching e, lungo la sua passeggiata per andare al lavoro, saluta un signore di mezza età (Nagase Masatoshi) che attende pazientemente la moglie scomparsa seduto su una panchina al parco, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno.
Yo, nel frattempo, scarrozza passeggeri in giro per Tokyo e ne apprende i segreti. Una effervescente ragazza che festeggia il ventunesimo compleanno le rivela di essere arrivata vicinissima al suicidio; un tipo losco mente alla moglie dopo aver organizzato un incontro segreto con la sua amante, finché Yo, disgustata, schiaccia il pedale del freno.
Quando si ferma al teatro di Teruo perché un suo passeggero deve andare in bagno, Yo intravede il suo ex da lontano ed è da qui che inizia il suo viaggio a ritroso – e apprendiamo che una volta lei condivideva con lui le giornate e il letto, ma non sempre i pensieri e le paure. Per la schietta Yo, la riluttanza di Teruo ad aprirsi dopo che una lesione ha messo fine alla sua carriera di ballerino diventa una fonte di frustrazione e, infine, di rabbia.
La vicenda prosegue in maniera episodica, con momenti umoristici e lampi rivelatori. La chimica tra Ito e Ikematsu potrebbe essere più simile a quella di due amici che godono della reciproca compagnia che a quella di due anime gemelle piene di passione, ma la connessione tra i loro personaggi appare reale, mentre la loro rottura finale sembra inevitabile.
L’arco narrativo del film, con i momenti buoni che arrivano per ultimi, paradossalmente accresce il pathos della separazione finale della coppia. “Se soltanto potessero rendersi conto di quello che li aspetta”, verrebbe da pensare mentre i due si muovono allegramente di notte all’interno di un acquario chiuso. Ma il ricordo di quel momento – e di Just Remembering – rimane.
Matsui Daigo
Matsui Daigo (n. 1985) ha frequentato la Keio University di Tokyo. Nel 2008 ha fondato la sua compagnia teatrale Gojiden, per la quale è stato drammaturgo, regista e attore. Nel 2009 è diventato il più giovane sceneggiatore dell’emittente pubblica NHK, lavorando alla serie drammatica Two Speakers. Ha poi continuato a scrivere e dirigere serie tv realizzando nel contempo cortometraggi pluripremiati. Il suo primo lungometraggio, la stravagante commedia Afro Tanaka, è stato presentato alla 14° edizione del FEFF. Ha poi realizzato parecchi film con protagonisti adolescenti. Il suo ultimo film, Just Remembering, è stato presentato in anteprima al Tokyo International Film Festival 2021.
FILMOGRAFIA SELEZIONATA
2012 – Afro Tanaka
2012 – Daily Lives of High School Boys
2013 – Sweet Poolside
2014 – Wonderful World End
2015 – Watashitachi no haa haa
2016 – Haruko Azumi Is Missing
2017 – Ice Cream and the Sound of Raindrops
2017 – You, Your, Yours
2020 – #HandballStrive
2021 – Just Remembering
Mark Schilling