Miracle: Letters to the President

INTERNATIONAL FESTIVAL PREMIERE

Miracle: Letters to the President
t.l. Miracolo - Lettere al presidente
기적 (Gijeok)

South Korea, 2021, 117’, Korean
Directed by: Lee Jang-hoon
Screenplay: Son Ju-yeon, Lee Jang-hoon
Photography (color): Kim Tae-soo
Art Direction: Kim Hee-jin
Editing: Park Gyeong-sook
Music: Kim Tae-seong
Producers: Lee Soon-gyu, Kim Gwang-su, Yook Gyeong-sam
Cast: Park Jeong-min (Jun-gyeong), Im Yoona (Ra-hee), Lee Seong-min (Tae-yoon), Lee Soo-kyung (Bo-gyeong)

 

Date of First Release in Territory: September 15th, 2021


Miracle: Letters to the President è ambientato negli anni Ottanta, in un piccolo villaggio di montagna di una regione arretrata della Corea centrale. Privi di strade che colleghino il villaggio al mondo esterno, gli abitanti sono letteralmente tagliati fuori dalla civiltà. Sebbene ci siano dei binari ferroviari che attraversano l’area, non c’è alcuna stazione e quindi il treno semplicemente passa senza fermarsi. Gli abitanti del villaggio che hanno la necessità di andare in qualche città vicina ci vanno a piedi lungo i binari fino a raggiungere la stazione più vicina, impiegandoci ore qualunque sia la direzione presa. 
Jun-gyeong è un diciassettenne che è un genio in matematica ma che ha difficoltà nelle interazioni sociali e in altre materie scolastiche. Come gli altri abitanti del villaggio cammina regolarmente sui binari compiendo un viaggio di 5 ore al giorno per andare a scuola. Ma la passeggiata non è solo lunga, è anche pericolosa, con gallerie e ponti da attraversare. Essendo egli stesso stato testimone di incidenti terribili, decide di dedicarsi al compito di risolvere il problema. La soluzione migliore, secondo lui, è quella di costruire una stazione ferroviaria all’uscita del villaggio, in modo che i suoi abitanti possano salire sul treno ed evitare il viaggio a piedi.  
L’idea di Jun-gyeong è caldeggiata anche dalla sorella maggiore, Bo-gyeong, che con lui ha un rapporto particolarmente profondo. Invece il padre, un uomo schivo e poco comunicativo che sembra ancora tormentato dalla morte della moglie avvenuta anni prima, cerca di dissuaderlo; lui, che era stato macchinista, conosce perfettamente gli ostacoli burocratici che possono intralciare il piano del figlio, e il solo fatto di sentirne parlare sembra irritarlo. Alla fine è una delle compagne di scuola di Jun-gyeong, una ragazza di nome Ra-hee, di famiglia benestante e che vive in una città più grande, a dargli il sostegno maggiore, aiutandolo a mantenere una corrispondenza con l’ufficio del presidente. 
Sebbene sia stato parzialmente romanzato, Miracle: Letters to the President si basa su una storia vera che è altrettanto eccezionale degli eventi descritti nel film. Anche il personaggio di Jun-gyeong è basato su una persona reale; il film ci mostra che, anche se il suo prodigioso talento per la matematica lo isolava dalle altre persone, sono stati la sua generosità di spirito e il suo profondo legame con il villaggio natale a rappresentare le sue qualità più ragguardevoli. 
Miracle è l’opera seconda del regista Lee Jang-hoon, che ha dimostrato un inconsueto talento per la narrazione struggente nel suo film d’esordio, Be with You (2018). Anche in questo film Lee mescola l’umorismo a un tono dolcemente nostalgico, con alcuni momenti che colpiscono lo spettatore con forza considerevole. Negli scorsi decenni, il genere melodrammatico era un caposaldo del cinema coreano, ma l’industria cinematografica oggi lo ha quasi completamente accantonato. Per questo è stato incoraggiante vedere arrivare un regista in grado di portare il genere su un livello diverso. 
Anche i quattro attori protagonisti di questo film meritano grandi apprezzamenti. Park Jeong-min (Deliver Us from Evil) si è affermato come uno degli attori più richiesti  della sua generazione e in questo film si immerge completamente nel ruolo di di Jun-gyeong infondendogli grande spessore (per quanto sia alquanto sconcertante vedere un uomo di trentaquattro anni interpretare il ruolo di un ragazzo di diciassette). La diva del K-pop Im Yoona (già componente della band Girls Generation, è anche stata la protagonista del film Exit) dimostra ancora una volta il suo carisma sullo schermo con il ruolo di Ra-hee. L’attore veterano Lee Seong-min, che interpreta il padre, consegna un’interpretazione che inizialmente appare un po’ troppo trattenuta, ma che poi viene fuori nei drammatici eventi dell’ultima parte del film. Forse, però, l’interpretazione più toccante è quella dell’attrice al quarto posto nei titoli: Lee Soo-kyung (The Odd Family: Zombie on Sale), la sorella di Jun-gyeong. Questi due fratelli fanno prendere vita allo schermo in ognuna delle scene in cui appaiono insieme, ed è ciò che gli spettatori forse ricorderanno maggiormente di questo film triste ma edificante. 


Lee Jang-hoon

Lee Jang-hoon (classe 1973), si è laureato in informatica ed è entrato nell’industria del cinema solo verso i trent’anni. Dopo aver lavorato senza successo a una sceneggiatura originale, il suo produttore gli ha chiesto se ci fosse qualche opera esistente che avrebbe voluto trasformare in film. Lee si è ricordato di avere letto il romanzo giapponese Be with You e lo ha indicato al produttore che è riuscito ad acquistarne i diritti. Uscito nel marzo 2018, Be with You, film di esordio di Lee, è stato presentato in prima europea alla ventesima edizione del Far East Film Festival. Il suo secondo film, Miracle: Letters to the President è uscito in sala nel settembre 2021.

FILMOGRAFIA

2018 – Be with You
2021 – Miracle: Letters to the President

Darcy Paquet
FEFF: 2022
Regia: LEE Jang-hoon
Anno: 2021
Durata: 117'
Stato: South Korea

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