Nice View

INTERNATIONAL PREMIERE

Nice View
t.l. Una piacevole prospettiva
奇迹·笨小孩  (Qi Ji·Ben Xiao Hai)
 
China, 2022, 106’, Mandarin
Directed by: Wen Muyue
Screenplay: Zhou Chucen, Xiu Mengdi, Wen Muyue, Han Xiaohan, Zhong Wei
Photography (color): Wang Boxue
Editing: Liu Jinghao, Wang Nan   
Art Direction: Li Miao  
Music: Huang Chao
Sound: Lin Siyu
Visual Effects: Jiang Chao 
Chief Producer: Ning Hao
Producers: Liu Mingyi, Wang Yibing
Production Companies: Dirty Monkey (Sh) Culture Communication Co., Ltd., Dream Factory (Sh) Film Co.,Ltd., Shenzhen Film & Tv.Co., Ltd. 
Cast: Jackson Yee (Jing Hao), Helen Chen Halin (Jing Tong), Tian Yu (Liang Yongcheng), Wang Lihan (Liang Shen), Qi Xi (Wang Chunmei), Gong Lei (Zhang Longhao), Xu Juncong (Zhang Chao), Wang Ning (Liu Hengzhi), Huang Yao (Wu Xiaoli, Gong Jonguo (Zhong Wei)

Date of First Release in the Territory: February 1st, 2022

 

Dopo il grande successo di Dying to Survive (FEFF 2019) che lo ha consacrato autore di uno stile particolare di cinema neorealista contemporaneo nel quale problematiche sociali sono affrontate con serietà ma anche con tocchi di black humor, con il suo secondo lungometraggio Nice View Wen Muyue racconta nuovamente una storia che pur essendo tragica è anche espressione del “China Dream” ottimista promosso dalla propaganda ufficiale.  

Il film è ambientato a Shenzhen negli anni immediatamente successivi al congresso del PCC del 2012 nel quale Xi Jinping fu eletto Segretario Generale del partito, e celebra la direzione data al Paese dal nuovo leader attraverso la storia di due fratelli in una città che è famosa per la sua trasformazione da insignificante cittadina rurale negli anni Ottanta a megalopoli industriale. Il titolo cinese del film è “Miracolo”, e non a caso: miracolosa è non solo la storia che racconta ma anche il luogo in cui si svolge, una città dove tutto può accadere… anche i miracoli. Jing Hao è un giovane intraprendente che dopo l’abbandono del padre e la morte della madre si trasferisce a Shenzhen assieme alla sorella Jing Tong, una bambina con una grave malattia congenita che può essere curata soltanto con una costosa operazione chirurgica. Jing Hao ripara telefoni cellulari, e nonostante con questo lavoro riesca a mantenere modestamente ma dignitosamente se stesso e la sorella, non è in grado di affrontare le spese ospedaliere necessarie, che diventano sempre più urgenti. Quando gli si presenta la possibilità di lavorare su una grossa fornitura di cellulari di seconda mano spediti dall’Italia, decide di rischiare, si indebita fino al collo e con l’aiuto di amici affitta un capannone e mette in piedi una squadra di “tecnici” che non hanno alcuna esperienza ma tanta buona volontà. Riesce poi ad avvicinare il presidente di una delle più importanti società di distribuzione e ad ottenere una promessa verbale per l’acquisto dei cellulari riparati. Ma le cose non vanno come sperato, ed a Jing Hao non resta che la disperazione, ma anche lo spirito di determinazione e la perseveranza tipici del popolo cinese, che possono fare miracoli…
Un aspetto interessante di Nice View è la distribuzione equa di virtù e difetti tra ricchi e poveri: nella sua odissea Jing Hao incontra persone disoneste sia nell’ambiente del business che tra persone che condividendo la sua situazione di disagio economico dovrebbero essergli solidali, e viceversa è aiutato non solo dai suoi amici ma anche da un capitalista per eccellenza. Come dire che il “China Dream” è patrimonio di tutti, a prescindere dalla posizione sociale del singolo. Il comportamento della polizia nella storia è prevedibilmente impeccabile.
Il cast aggiunge una certa gravitas al film, in particolare attraverso l’interpretazione di Jackson Yee (Better Days, 2019), che è stato lodato dal regista per l’autodisciplina dimostrata durante le riprese del film, girato in condizioni molto difficili – la produzione ha dovuto affrontare quattro tifoni e due ondate di Covid. Anche la bambina che interpreta la sorellina di Jing Hao mostra una naturalezza sorprendente, e i cameo di celebrità quali Xu Zhen, Zhang Yu e Tian Zhuangzhuang dimostrano il rispetto di cui Wen Muyue e Ning Hao (produttore con la sua società Dirty Monkey di questo film come del precedente Dying to Survive) godono nell’industria cinematografica cinese. 


Wen Muye

Wen Muye (1985, Jilin) è regista, sceneggiatore, montatore, direttore della fotografia. Col suo primo cortometraggio, Battle, girato sotto la guida del famoso regista della Quinta Generazione Tian Zhuangzhuang, ha vinto nel 2013 il Premio Speciale della Giuria al 7th FIRST International Film Festival. Nel 2014 ha vinto il Gran Premio all’Asiana International Short Film Festival con il corto Requiem. Ha poi vinto numerosi premi con Dying to Survive (2018), prodotto dalla società Dirty Monkey fondata da Ning Hao, alla quale Wen Muyue è associato.  

FILMOGRAFIA SELEZIONATA

2012 – Battle (short)
2014 – Requiem (short)
2015 – Cities in Love (anthology film)
2018 – Dying to Survive (2018)
2019 – My People, My Country (segment One for All)
2022 – Nice View

Maria Barbieri
FEFF: 2022
Regia: WEN Muye
Anno: 2022
Durata: 106'
Stato: China

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