EUROPEAN PREMIERE
Popran
ポプラン (Popuran)
Japan, 2022, 96’, Japanese
Directed by: Ueda Shinichiro
Screenplay: Ueda Shinichiro
Photography (color): Sone Takeshi
Editing: Ueda Shinichiro
Art Direction: Fukuoka Juntaro, Nunobe Masato
Music: Suzuki Nobuhiro, Lee Ayur
Producers: Kokuta Masahito, Inaba Momo
Executive Producers: Ito Hitoshi, Nishiyama Tsuyoshi
Cast: Minagawa Yoji, Abera Hidenobu, Tokunaga Eri, Shuhama Harumi, Iseki Yuka
Date of First Release in Territory: January 14th, 2022
Ueda Shinichiro ha avuto la grande fortuna di girare, nel 2018, uno di quei successi che capitano una volta nella vita, la commedia Zombie contro zombie (One Cut of the Dead). Spinto da un passaparola incredibilmente positivo, il film ha fatto incassi per oltre mille volte il suo budget, che era pari a 30.000 dollari. Una simile cuccagna non ha reso ricco Ueda che, come gran parte dei registi giapponesi, non ha ricevuto una percentuale degli incassi del film, ma gli ha dato, per così dire, carta bianca per i progetti successivi.
I film che ha realizzato in seguito, come il film collettivo in tre episodi Aesop’s Game e la commedia Special Actors, sono tentativi di ritrovare la sfrenata energia di One Cut of the Dead, con esiti non sempre brillanti.
Ora Ueda è di ritorno con un’altra commedia strampalata, dall’enigmatico titolo di Popran. Al posto della trama a scatole cinesi del suo successo sugli zombie, il film percorre una strada più prevedibile fino alla sua confortante conclusione. Detto questo, si tratta sempre di Ueda, un regista che segue la propria bizzarra ispirazione indipendentemente da quanto lo allontani dal sentiero che conduce al successo commerciale.
La premessa sembra ispirarsi a Pokemon Go, un videogioco per smartphone nel quale i giocatori vanno in giro a catturare fantomatici animaletti digitali. In Popran, invece, le bestioline del titolo sono come piccoli bombardieri che scendono in picchiata, sfrecciano velocissimi e, come ci informano i telegiornali, provocano disorientamento, se non addirittura panico.
All’inizio della storia, Tagami Tatsuya (Minagawa Yoji) è l’amministratore delegato di una società che distribuisce manga online che fa un sacco di soldi. Lo vediamo percorrere ad ampie falcate i corridoi della società ignorando adulatori supplicanti. La sua strada verso la ricchezza è lastricata di redditizi contratti di licenza per prodotti già noti e non per manga originali, che lui disprezza.
In termini di comicità, l’arrogante Tatsuya è bell’e pronto per ricevere il giusto castigo, che arriva quando una mattina l’uomo scopre che i suoi genitali sono spariti. La situazione che si viene a creare, con l’impossibilità di usare un orinatoio, è carica di spunti per battute imbarazzanti. È nel bagno degli uomini che Tatsuya scopre un QR code per qualcosa che si chiama “club del popran”.
In preda al bisogno disperato di sapere quello che gli sta accadendo, Tatsuya partecipa a un incontro dove trova altri uomini che hanno perduto ciò che chiamano i loro popran, che si sono trasformati in oggetti volanti.
Tatsuya scopre che rientrare in possesso del suo popran non è compito facile, dal momento che questo può volare a velocità che arrivano fino a 200 chilometri l’ora; tuttavia, se non riuscirà a riattaccarselo entro sei giorni, lo perderà per sempre. Uno dei membri del club gli dà un suggerimento criptico: “Sai già dove trovarlo”. Armato di un retino speciale, Tatsuya inizia la sua caccia.
La ricerca che segue ricorda A Christmas Carol di Charles Dickens; come Ebenezer Scrooge, il nostro protagonista incontra persone che fanno parte del suo passato e del suo presente e che non solo gli ricordano i suoi umili inizi, ma lo conducono anche verso una crescita morale.
Nel ruolo di Tatsuya, Minagawa incentra la sua interpretazione soprattutto sulla comicità, anche se il suo personaggio cresce e impara la lezione più importante del film: ricorda da dove vieni e chi ti ha portato dove sei oggi.
Minagawa è un comico di talento che diventa una presenza più piacevole e verosimile quando Tatsuya scende dal suo piedistallo di dirigente, e il film funziona sia come farsa che come metafora della natura effimera del successo, in qualunque modo lo si definisca: per qualcuno è un botto da 30 milioni di dollari, per qualcun altro è un popran sul quale devi contare che non svanisca nel nulla.
Ueda Shinichiro
Nato nella prefettura di Shiga nel 1984, Ueda Shinichiro ha iniziato a realizzare film con una Handycam già alle scuole medie. Nel 2009, a 25 anni, ha creato la società cooperativa di produzione Panpokopina e nel 2015 ha esordito nel cinema commerciale con un episodio del film collettivo sui gatti4/Neko. Il vero successo però è arrivato nel 2018 con la commedia Zombie contro zombie (One Cut of the Dead) che è stata presentata all’edizione del FEFF di quello stesso anno e successivamente ha fatto un enorme successo in Giappone, realizzando un incasso mille volte superiore al suo budget (30.000 dollari). Ueda ha continuato a realizzare commedie scritte da lui; la più recente, Popran, è di quest’anno.
FILMOGRAFIA
2011 – Okome to Oppai (cortometraggio)
2011 – Koisuru Shosetsuka (cortometraggio)
2014 – Kanojo no Kokuhaku Ranking (cortometraggio)
2014 – Last Wedding Dress (cortometraggio)
2015 – Nekomanma (episodio del film antologico 4/Neko).
2015 – Take 8 (cortometraggio)
2018 – One Cut of the Dead
2022 – Popran