A/B side VIBES. Greatest Hits from ‘80s & ‘90s
Dust in the Wind
t.l. Polvere nel vento
戀戀風塵 (Lien Lien Feng Chen)
Taiwan, 1986, 113’, Taiwanese
Restored 2010
Directed by: Hou Hsiao-hsien
Screenplay: Wu Nien-jen, Chu Tien-wen
Photography: Mark Lee Ping-bing
Editing: Liao Ching-sung
Production Design: Lau Chi-Wa, Ju Lin
Sound Recording: Tu Duu-chih
Producers: Chang Hua-Kun, Shiu Guo-liang
Cast: Hsin Shu-fen, Lee Tien-lu, Wang Chien-wen, Chen Shu-fang, Lawrence Ko, Yang Li-yin
Dopo aver terminato la scuola media, Wan lascia la sua città natale per Taipei City. Con lui c’è Huen, la ragazza con cui è cresciuto: lui ha 15 anni ma conosce Huen da quattordici. A Taipei i due conducono un’esistenza molto difficile ma felice, e forse tra loro sta sbocciando l’amore. Loro però non se ne accorgono. Poi, Wan viene arruolato per il servizio militare. Alla vigilia della partenza, Huen gli consegna 1.096 buste con tanto di francobollo e sopra scritto il suo indirizzo: desidera che Wan le scriva ogni giorno durante i tre anni di leva tra i quali c’è anche un anno bisestile. Forse Huen si sente troppo sola mentre Wan è via: si sposa prima che lui torni.
Basato sulle esperienze personali di Wu Nien-jen, co-sceneggiatore del film, Dust in the Wind esplora i rapporti tra città e ambiente rurale e lo sviluppo sociale a Taiwan negli anni Sessanta, oltre a descrivere l’ambiente lavorativo dei minatori e degli operai dell’epoca. Il film, che schiera la sceneggiatura di Chu Tien-wen e Wu Nien-jen, la fotografia di Mark Lee Ping-bing, il suono di Tu Duu-chih, il montaggio di Liao Ching-sung e si avvale della colonna sonora di Chen Ming-chang, è frutto della collaborazione tra il regista Hou Hsiao-sien e i principali componenti della sua troupe nell’ambito della New Wave taiwanese.
I tratti estetici del film, come i campi lunghi e le riprese panoramiche, sono una dimostrazione dello stile realistico di Hou, che fa iniziare il film con un treno che sfreccia tra spazi aperti e gallerie, tra buio e luce. Passando dalla cittadina alla grande città, dal mondo tradizionale a quello moderno, Hou trasforma il film in una macchina del tempo e, ricreando i ricordi personali di un caro amico, veicola non solo la solitudine e il senso di separazione che pesano sui due giovani innamorati quando si trovano ad affrontare la cruda realtà, ma anche la tristezza che lui stesso prova quando vede le persone che devono inevitabilmente piegarsi al loro destino.
Hou Hsiao-hsien
Hou Hsiao-hsien è una figura di riferimento nel mondo del cinema e nel movimento della New Wave taiwanese. Nel 1989 ha vinto il Leone d’Oro al Festival di Venezia con Città dolente e nel 2015 il premio per la miglior regia al festival di Cannes per The Assassin. A livello internazionale, Hou è noto per i suoi drammi austeri ed esteticamente rigorosi incentrati sugli sconvolgimenti avvenuti nella storia di Taiwan del secolo scorso, analizzati attraverso il loro impatto su singoli individui o piccoli gruppi di personaggi. Altri suoi film di rilievo sono Il maestro burattinaio (1993) e Flowers of Shanghai (1998).
FILMOGRAFIA SELEZIONATA
1986 – Dust in the Wind
1989 – A City of Sadness
1993 – The Puppetmaster
1995 – Good Men, Good Women
1996 – Goodbye South, Goodbye
1998 – Flowers of Shanghai
2001 – Café Lumière
2005 – Three Times
2008 – Flight of the Red Balloon
2015 – The Assassin