13 Bombs

Italian Premiere | In Competition

 

Guest star:
Angga DWIMAS SASONGKO, director
Taufan ADRYAN, producer

 

13 Bombs (o “13 bombe a Jakarta” come precisa il titolo originale) eleva ambiziosamente il thriller indonesiano ad un nuovo livello di tensione mozzafiato e di precisione tecnica, in un intreccio che combina la minaccia del terrorismo con una critica del capitalismo globale.

Il sipario del film si apre su una tesissima sequenza d’azione, dove un convoglio che trasporta denaro viene inseguito e attaccato brutalmente da quel che pare un manipolo di rapinatori. Girata e montata con vigore e sapienza che non hanno nulla da invidiare alle produzioni action a stelle e strisce, la sequenza si chiude però con una sorpresa, che rivela la natura altra del gesto degli assalitori. Ed è qui che entra in gioco l’agenzia nazionale contro il terrorismo (ICTA), perché è evidente che si è trattato di un gesto simbolico che fa presagire altre mire. E lo conferma presto un videomessaggio di rivendicazione da parte di un misterioso leader mascherato, Arok (Rio Dewanto), che annuncia pure di aver posizionato ben 13 bombe nell’area metropolitana della capitale indonesiana Jakarta – bombe che saranno fatte esplodere ad intervalli di otto ore. Inizia quindi una lotta contro il tempo per il team dell’ICTA capeggiato da Damaskus (Rukman Rosadi), dove è evidente la rivalità tra la più riflessiva Karin (Putri Ayudya) e l’istintivo Emil (Ganindra Bimo). Le successive azioni del gruppo eversivo e le indagini connesse porteranno a svelare un tentativo di sovvertire l’ordine economico basato sui flussi di capitale globale, in connessione con l’emersione delle criptovalute – e vedrà il coinvolgimento involontario di Oscar (Chicco Kurniawan) e William (Ardhito Pramono), geni informatici fondatori di una start up che lavora proprio sui bitcoin.

Dopo il notevole successo di Stealing Raden Saleh (2022), Angga Dwimas Sasongko si conferma con 13 Bombs come una figura di punta e di rottura nel panorama dell’industria cinematografica indonesiana. Prolifico e versatile, di film in film, Sasongko non si adagia sulle formule e i formati abusati che affliggono gran parte della produzione commerciale locale, ma ambisce costantemente ad alzare l’asticella della qualità del cinema di intrattenimento. Nel farlo, pur prendendo chiaramente a modello il cinema statunitense e quello coreano, Sasongko cerca pure di connotare le sue produzioni con un’identità locale. Ed è qui che si può identificare l’elemento di originalità in un film come 13 Bombs. Perché al di là dell’eccellente esecuzione delle sequenze di azione (dalla rapina in apertura all’assalto del presunto covo dei terroristi, fino a tutta la lunga resa dei conti finale), è evidente che in sede di sceneggiatura (firmata dal regista assieme a M. Irfan Ramli) si voleva portare il pubblico a riflettere su temi potenzialmente controversi e divisivi. I drammi individuali sostanziano la scelta dell’azione radicale e la progressione drammaturgica di 13 Bombs sfuma i confini dove si posizionano bene e male, giusto e sbagliato. E l’immagine finale del film interroga direttamente lo spettatore in tal senso, lasciando aperto il giudizio sulla sua valenza di happy ending.

Paolo Bertolin
FEFF: 2024
Regia: Angga DWIMAS SASONGKO
Anno: 2023
Durata: 144'
Stato: Indonesia

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