World Premiere | Out Of Competition | Restored Classics
La giovane Yue e il padre adottivo Lin Tsai-tien vivono una vita povera ma felice allevando anatre in campagna. Tuttavia, la loro tranquillità viene interrotta quando Chao-fu, un cantante d’opera taiwanese, sostiene di essere il fratello biologico di Yue e continua a estorcere denaro a Lin Tsai-tien minacciando di rivelare la vera identità della ragazza.
Col tempo, l’avidità di Chao-fu cresce; spinto dalla moglie, cerca persino di portarsi via Yue per fondare la propria compagnia d’opera taiwanese. Di fronte all’inevitabile ricongiungimento dei fratelli e ansioso per il benessere di Yue con i dubbi mezzi di sostentamento di Chao-fu, Lin Tsai-tien decide di vendere tutte le loro anatre e consegnare il denaro a Chao-fu. Fortunatamente, l’amore di Yue per il padre adottivo prevale e la ragazza insiste e rimane con lui, portando la situazione a un punto di svolta.
L’approccio del “Sano Realismo” della Central Motion Picture Corporation (CMPC) si affermo in conformità con le politiche artistiche e letterarie degli anni Sessanta; tuttavia la nuova strategia diede anche ai registi l’opportunità di distaccarsi dalla produzione di drammi propagandistici. Beautiful Duckling è il primo film a colori diretto in modo indipendente da Lee Hsing per la CMPC dopo Oyster Girl. La scenografia è ispirata alla campagna dei dipinti ad acquarello dell’artista taiwanese Ran In-ting, mentre l’adattamento della popolare canzone taiwanese “Abbraccia la brezza primaverile” crea una colonna sonora pastorale e idilliaca e inserisce, tra panorami campestri mozzafiato, elementi di sapore locale come l’opera taiwanese e l’allevamento di anatre.
La grande esposizione agricola organizzata dal movimento 4-H è stata posta sullo sfondo, per attenuare ogni intento propagandistico legato alla riforma agraria, mentre la struttura narrativa si concentra sui legami familiari, mettendo in evidenza il principio che “la gratitudine per chi ti ha allevato è maggiore della gratitudine per chi ti ha fatto nascere”. In definitiva, Beautiful Duckling ha gettato le basi per i film del “Sano Realismo” e costituisce un’opera significativa che ci fornisce una maggior conoscenza dei primi film e della propaganda politica di Taiwan.
Beautiful Duckling, che si apre con un dipinto di Ran In-ting, presenta un paesaggio ricco di vitalità con ponticelli, ruscelli, fattorie e stormi di anatre, ponendosi come un punto di riferimento del “Sano Realismo”, con l’obiettivo di catturare l’essenza del paesaggio naturale. La storia si dipana sul contrasto in nome di Yue tra il padre adottivo e il fratello biologico, e si risolve infine nel ritorno ai principi della gentilezza, mostrando che, anche nei drammi popolari, alla fine le persone scelgono la bontà rispetto all’avidità e all’egoismo.
Sotto la guida di Henry Kung, all’epoca direttore generale della CMPC, e nel pieno predominio del cinema commerciale di Hong Kong e della missione intrinseca del Kuomintang (KMT) di diffondere i propri valori, il film sfrutta la maestria di Lee Hsing nel raccontare la vita dell’uomo comune e la sua profondità emotiva. Nonostante la sua missione politicamente corretta, Beautiful Duckling trionfa nell’elevare gli spiriti e nel mostrare il potenziale dell’arte.
Ambientato sullo sfondo del paesaggio rurale di Taiwan, il film esalta la pietà e l’affetto familiare; e la semplice famiglia di allevatori di anatre irradia un nobile spirito umanistico e una semplicità affascinante. La narrazione concisa dello sceneggiatore Chang Yung-hsiang si congiunge alla vibrante fotografia di Lai Cheng-ying nel catturare ampie inquadrature dell’allevamento di anatre, del lavoro rurale e delle semplici interazioni tra le persone. Particolarmente commovente è la scena in cui Yue corre per raggiungere il padre al crepuscolo; i suoi richiami e l’abbraccio con il sole al tramonto sintetizzano le emozioni genuine di un momento magico, rendendo profondamente toccante l’innocenza del film.