European Premiere | In Competition
Guest star:
Jun Robles LANA, director
Perci INTALAN, producer
Eugene DOMINGO, actress
Becky and Badette di Jun Robles Lana si apre con un omaggio a tinte pastello al capolavoro del 1984 di Ishmael Bernal, Working Girls, e si presenta essenzialmente come una commedia su, beh, le ragazze che lavorano. Stanche del loro lavoro mal pagato come addette alle pulizie in uno splendente edificio direzionale, le migliori amiche naturalmente bionde Becky (Domingo) e Badette (Pokwang) portano i loro grandi sogni su un palcoscenico ancora più grande: il mondo dello spettacolo. Dopo essere state umiliate durante una riunione di ex compagni di scuola, Becky, che ne ha abbastanza di sentirsi sempre piccola e impotente, sfrutta la sua passione per i film di Vilma Santos e decide di salire sul palco e di esibirsi in un monologo da ubriaca, finendo per confessare con Badette che sono sempre state una coppia.
La loro (finta) dichiarazione d’amore diventa virale e le due ragazze vengono subito etichettate come le nuove icone queer, tanto che la mattina dopo, ancora sotto l’effetto della sbornia, Becky riceve un’offerta da un produttore musicale queer (il vero musicista queer Ice Seguerra) per realizzare un album mentre Badette viene contattata da una regista di successo (la vera regista Sigrid Andrea Bernardo) che le propone di partecipare, in quanto lesbica “autentica”, a una serie tv fantasy. E non solo: le loro madri si sono talmente commosse nel vedere il loro video che hanno deciso di fare coming out e non nascondere più il loro amore clandestino. Ora Becky e Badette devono scegliere se avventurarsi nelle carriere che hanno sempre sognato, ma costruite su una menzogna, o confessare pubblicamente che il videoclip è stato solo un errore da ubriache. Ovviamente, scelgono la prima strada.
In apparenza, il film affronta il fenomeno tutto filippino delle “coppie amorose” del grande schermo, che continuano ad essere la specialità della locale industria dell’intrattenimento, alimentando film, programmi tv e persino pubblicità. Becky and Badette da una svolta queer a questo spazio dove domina l’eterosessualità. Nel mondo del film, le due donne sono soprannominate “Maestà lesbiche”, ottengono un loro marchio (BB), e hanno numerosi fan club che seguono la loro vita di coppia sullo schermo e fuori. Quando però la loro cotta infantile Pepe Feniz (crasi non troppo sottile tra “pene” e “pepe”, slang filippino che definisce i genitali femminili) esce allo scoperto per infrangere questa facciata queer, si apre la stagione della caccia.
Becky and Badette si iscrive nella lunga serie di film di Lana incentrati sull’ambiente queer (come The Two Mrs. Reyeses, Die Beautiful, Big Night! e The Panti Sisters), ma ciò che lo rende davvero unico è il fatto che ci siano due icone della commedia che interpretano una power couple lesbica.
È innegabile che Domingo e Pokwang siano il cuore pulsante del film, scambiandosi le battute con gran divertimento, pur facendo attenzione a non ridurre Becky e Badette a due caricature. Dopotutto, lo scenario stesso è assurdo: il pubblico filippino accetta una coppia lesbica sullo schermo? Che ridere! Lana lo sa e gioca delicatamente con gli stereotipi e le microaggressioni che le lesbiche affrontano, una delle quali coinvolge Badette stessa.
Il fatto che due personaggi lesbici siano protagonisti in Becky and Badette è già rigenerante, data la lunga serie di film queer filippini concentrati principalmente sulla vita omosessuale maschile. Ma, soprattutto, Lana ci invita a confrontarci con il queerbaiting e la cancel culture dal punto di vista di due lavoratrici “queer”. Mentre i livelli del film si svelano, da uno scenario assurdo all’altro, Lana immagina una resa dei conti che arriva solo dalla nostra capacità (o incapacità) di affrontare i nostri pregiudizi.