European Premiere | In Competition
La storia di Death Whisperer è diventata un fenomeno culturale nel 2015, dopo essere stata pubblicata in un forum del popolare blog thailandese pantip.com, dove ha ricevuto oltre 2.000 commenti ed è stata inoltrata 130.000 volte. Due anni dopo, uno scrittore che si firma Kritta non ha trasformato la storia in un romanzo, sostenendo che si trattava di una storia vera accaduta nella famiglia di sua madre a Kanchanaburi, quando lei era adolescente. Nel 2023 il regista Taweewat Wantha ha portato la storia sul grande schermo.
In un villaggio nella regione centrale della Thailandia si verificano diversi episodi anomali, in cui giovani donne si ammalano improvvisamente senza un motivo preciso e poi muoiono. Una famiglia è vittima di uno di questi eventi, che colpisce una delle figlie e costringe il figlio maggiore, Yak, che è un militare, a tornare a casa. Yak (Nadech Kugimiya), che ha un carattere forte, non crede alla storia di fantasmi e decide di fare tutto il possibile per dimostrare la sua teoria. Alla fine, Yak scopre la verità e sfida lo spettro senza alcun timore.
Nonostante lo scenario familiare, Death Whisperer è un film horror che introduce diversi elementi innovativi nella costruzione filmica. In primo luogo, invece di concentrarsi su immagini cruente e violenza esplicita, il regista costruisce un’atmosfera agghiacciante attraverso la messa in scena e il sound design. L’esempio più rilevante è dato, per il suono, dall’utilizzo di un grido di orrore inquietante e acuto, “Tee Yod”, che risuona ad ogni apparizione dello spirito.
L'apparizione in campo lungo dello spettro in nero fa venire la pelle d’oca. Inoltre, Death Whisperer racconta la sua storia in modo non convenzionale, e porta avanti la trama con ritmi frenetici. Molte scene – soprattutto quella in cui Yak combatte contro lo spirito – procedono come una scena d’azione, tanto che lo si potrebbe considerare quasi un horror d’azione. Nella sequenza in cui Yak guida un pick-up per portare la sorella e la famiglia da un medico e da una squadra di esorcisti sembra di essere sulle montagne russe nel bel mezzo di una giungla infestata.
Non si può negare che – nonostante la scelta di attori e attrici di bella presenza che secondo il giudizio del pubblico non rappresentano la vera gente di campagna – il cast riesce a fornire ottime performance, sebbene molti degli interpreti siano esordienti. Tra gli artisti più esperti, alcuni se la cavano alla grande nelle scene di maggior rilievo, soprattutto Kugimiya nella sequenza in cui Yak combatte contro lo spettro in un campo di erba alta fino alle spalle. L’attore trasmette perfettamente la tensione di dover indovinare dove apparirà lo spirito, cosi come la sua capacità inconscia di percepire la differenza tra lo spettro e la realtà.
Tutto sommato, questo è uno dei migliori horror thailandesi degli ultimi due anni, e non sorprende che si sia piazzato al secondo posto alla classifica del botteghino, con un incasso di oltre 12,7 milioni di euro. Di conseguenza, quando il film sarà presentato in Italia, sarà già in lavorazione un sequel, atteso per la fine del 2024.