Exhuma

Italian Premiere | In Competition 

 

Guest star:
JANG Jae-hyun, director
KIM Young-min, producer

 

Hwa-rim (Kim Go-eun) e Bong-gil (Lee Do-hyun) sono sciamani moderni particolarmente abili nelle pratiche di esorcismo. Li vediamo per la prima volta su un volo per Los Angeles, dove un ricco uomo d’affari coreano-americano li ha convocati per il suo figlioletto neonato, che sembra essere sotto l’influenza di qualcosa di sinistro. Non tutta la famiglia è felice di vedere la coppia arrivare, ma Hwa-rim si rende subito conto che questo problema colpisce anche altri membri della famiglia e sospetta che si tratti di un “richiamo della tomba”, vale a dire un antenato morto che, per un qualche motivo, è disturbato e infelice nella tomba.

Questo richiederà un’esumazione e una nuova sepoltura, per la quale Hwa-rim avrà bisogno dell’aiuto di due vecchi colleghi, l’esperto di feng shui Kim Sang-deok (Choi Min-sik) e l’impresario di pompe funebri Young-geun (Yoo Hai-jin). I due sono entusiasti alla prospettiva di un grosso compenso, ma la loro attesa si trasforma in disagio quando visitano effettivamente il luogo della sepoltura, che si trova proprio sotto il confine con la Corea del Nord. Percependo qualcosa di malvagio e pericoloso nella tomba e nel suo contenuto, Kim inverte la rotta e si rifiuta di procedere con l’esumazione.

Il regista Jang Jae-hyun ha tracciato per sé stesso un percorso chiaro nell’industria cinematografica coreana, dirigendo tre film sull’occulto e trovando il successo con ognuno.

Il suo film di debutto del 2015 The Priests (presentato al FEFF) e stato un successo a sorpresa che ha venduto oltre 5 milioni di biglietti e ha contribuito a lanciare la carriera della futura star di Parasite Park So-dam. Anche la sua opera seconda, Svaha: The Sixth Finger con Lee Jung-jae è stata ben recensita e apprezzata, ma con Exhuma Jang si è trasferito in un’altra stratosfera rimanendo in cima al botteghino per quasi due mesi e accumulando oltre 11 milioni di spettatori. I film di genere di questo tipo hanno sicuramente un pubblico in Corea, ma la performance di Exhuma è stata per molti versi senza precedenti.

Di sicuro, parte del fascino del film si deve all’ottimo cast: la presenza e l’aura dell’attore veterano Choi Min-sik danno profondità al suo personaggio, l’esperto di feng shui, e formano un bel contrasto con l’energia giovanile e intensa di Kim Go-eun, formidabile nei panni della sciamana. Yoo Hai-jin, sempre eccellente, e il giovane divo in ascesa Lee Do-hyun completano questo quartetto accattivante, che sarebbe molto piacevole da guardare sul grande schermo anche senza spiriti da placare o maledizioni da spezzare.

Per quanto riguarda la trama in sé, il regista Jung adotta una narrazione dalla struttura insolita, dividendola nettamente in due parti. La prima parte si svolge soprattutto come un film di genere convenzionale, ma a meta del film la trama scende letteralmente di un altro livello, aprendo un nuovo regno da esplorare. Senza spoilerare troppo, possiamo dire che la simbologia del film si espande da questo punto in poi, e il peso della storia e della colonizzazione inizia a farsi sentire.

Anche se alcuni spettatori hanno criticato la struttura in due metà del film e i fili logici che le tengono insieme, Exhuma lascia al suo pubblico molto su cui riflettere e discutere, oltre ad alcune immagini indimenticabili. Anche senza far soprassalti che fanno balzare sulla poltrona, il film mette i brividi agli spettatori attraverso l’accumulo di dettagli agghiaccianti e realistici, più qualche svolazzo. Il messaggio finale della storia può essere considerato alquanto deprimente, ma il successo di Exhuma ha somministrato un’iniezione di speranza davvero necessaria all’industria cinematografica coreana in difficoltà.

Darcy Paquet
FEFF: 2024
Regia: JANG Jae-hyun
Anno: 2024
Durata: 134'
Stato: South Korea

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