Italian Premiere | Out Of Competition | PART 2 - A/B side VIBES. Greatest Hits from ‘80s & ‘90s
Guest star:
Riri RIZA, director
Mira LESMANA, director
Rizal MANTOVANI, director
Kuldesak è il film che ha segnato la rinascita del cinema indonesiano. Negli anni Novanta, l’industria cinematografica dell’arcipelago, un tempo assai prolifica, si era praticamente spenta, arrivando a produrre solo una manciata di titoli all’anno, mentre i cinema chiudevano, la pirateria video aveva il sopravvento e produttori, registi e maestranze si riciclavano nella produzione televisiva delle soap opera locali note come sinetron. Fortemente ispirati dal cinema indipendente e di genere americano di quell’epoca, da autori come Quentin Tarantino, Robert Rodriguez, David Fincher e Kevin Smith e da film iconici come Natural Born Killers di Oliver Stone, Killing Zoe di Roger Avery e Kalifornia di Dominic Sena, un manipolo di giovani cinefili e aspiranti cineasti unì le forze per trasferire quell’immaginario composito a Jakarta e fornire al pubblico indonesiano un film che potesse restituire lo zeitgeist del paese, all’uscita dai lunghi decenni della dittatura del generale Suharto e all’alba di un’integrazione nel contesto economico e culturale della globalizzazione, pieno di spinte contraddittorie.
Con un finanziamento dell’Hubert Bals Fund dell’International Film Festival Rotterdam, Mira Lesmana, Nan T. Achnas, Riri Riza e Rizal Mantovani, coadiuvati da un collettivo di giovani attori e tecnici, sotto il nome di Day for Night Films, scrissero e diressero un lungometraggio in cui si intrecciano quattro racconti che riflettono sogni e aspirazioni, frustrazioni e incubi della gioventù dell’epoca. Sintomaticamente, a fare da sfondo alle quattro storie sono quattro luoghi emblematici del paesaggio metropolitano di fine anni Novanta: una sala cinematografica ubicata in un centro commerciale, un negozio di noleggio di laser disc video (formato oggi dimenticato), una sala da concerti underground e un moderno ufficio aziendale. Su questi fondali si materializzano le storie di Dina (Oppie Andaresta), cassiera del cinema innamorata dell’idol televisivo Max Mollo (Dick Doank) e che osserva una coppia gay trasferitasi nell’appartamento di fronte al suo; di San (Wong Aksan), figlio del proprietario del negozio che con l’amico Din (Tio Pakusadewo) fantastica di realizzare un film a basso budget seguendo l’esempio di El Mariachi di Robert Rodriguez; di Andre (Ryan Hidayat), fan di Kurt Cobain a cui il visionario barbone Hariolus (Iwa K), incontrato al minimarket prima di un concerto, ha profetizzato un’importante svolta di vita; e di Lina (Bianca Adinegoro), un’impiegata che, costretta ad una lunga notte di straordinari, si vede coinvolta in una gran brutta avventura.
Coadiuvato da una ricca e variegata colonna sonora che restituisce le diverse sonorità della musica giovane dell’epoca, tra ovvie influenze grunge e pop più melodico, Kuldesak è un film poliedrico e multiforme, carico di energia ed entusiasmo giovanili, segnato certo anche da ingenuità e incertezze di scrittura, ma anche nelle sue imperfezioni foriero di una boccata d’aria vitale e rinnovatrice. Nel suo raccontare l’ebrezza e la solitudine dei giovani dell’epoca, Kuldesak rimane ancor oggi una testimonianza coraggiosa, giacché tocca temi delicati come la violenza di genere, l’omosessualità maschile, la depressione e il suicidio.
Non è quindi un caso se i quattro firmatari del film si sono poi confermati come figure di punta di una nuova stagione del rinascente cinema indonesiano a cui Kuldesak ha simbolicamente dato il la. Mira Lesmana e Riri Riza hanno formato un sodalizio produttrice/ regista che ha creato alcuni grandi successi come Sherina’s Adventure (2000), The Rainbow Troops (2008) e il suo seguito The Dreamer (2009), ma anche importanti produzioni “d’impegno” come Eliana, Eliana (2002), Gie (2005) e Atambua 39° Celsius (2012). Nan T. Achnas ha perseguito una coerente carriera nel cinema d’autore con tre lungometraggi presentati in molti festival internazionali, Whispering Sands (2001), The Flag (2002) e The Photograph (2007). Rizal Mantovani, invece, si e dedicato al cinema di genere, incontrando grande successo in particolare nel genere horror.