World Premiere | In Competition
Guest stars:
Adrian TEH, director
Beto KUSYAIRY, actor
Shiqin KAMAL, actress
Cosa daresti per tornare indietro nel tempo? Quali rimpianti hai, e cosa cambieresti? Per molti individui tali domande potrebbero sembrare degli sciocchi giochini infantili, ma nessuno puòo negare che siano interrogativi che, prima o poi, ci siamo posti tutti.
Curiosamente per Akid queste domande colpiscono nel segno. A prima vista Akid sembra un normalissimo quarantenne che lavora come negoziatore nella polizia, ma c’è un segreto in lui che sono in pochi a conoscere. All’età di 18 anni Akid ha scoperto di poter viaggiare nel tempo, grazie a un’abilità ereditaria. Dopo questa magica notizia, il padre lo mette in guardia sulle conseguenze alle quali può andare incontro utilizzando il suo potere. Ogni volta che Akid torna indietro, sarà a discapito della durata della sua stessa vita. Inizialmente, la nuova abilità appena scoperta sembra trasformarlo in un supereroe, fino a molti anni dopo, quando la moglie e il figlio sono coinvolti in un tragico incidente e Akid si trova di fronte all’impossibile missione di salvarli.
I viaggi nel tempo hanno sempre suscitato il nostro interesse, forse perché ci permettono di immaginare l’impossibile. Attraverso i personaggi di tali storie, siamo in grado di immaginare e rivivere tutto ciò che sarebbe potuto succedere. La sua abilità potrebbe essere considerata un dono di preveggenza, ma Akid impara a rimanere cauto dopo aver ascoltato l’avvertimento di suo padre e, da protagonista amabile e giusto, per tutta la vita non ne abusa mai. Considera sempre con grande cautela se tornare indietro sia la cosa giusta da fare, e se lo fa è per aiutare le persone bisognose di conforto. Questo a sua volta rende le sue scelte valide, perché considerate atti di umiltà: aiuta gli altri in cambio della propria vita.
Quando però la sua tranquilla esistenza viene sconvolta, Akid abusa del suo potere, accorciando cosi il tempo che gli resta. Visti i precedenti, siamo portati a credere che la sua azione spericolata derivi dal grande amore per la sua famiglia. La sua disperazione mentre cerca di salvare la moglie e il figlio aumenta nel corso del film, tanto che assistere a ogni viaggio che compie diventa sempre più insopportabile. Non è solo la vita di Akid che viene consumata, ma anche la speranza. La superba recitazione di Beto Kusyairy svolge un ruolo cruciale nel sottolineare la situazione disperata e nel contempo costruire la personalità del suo personaggio.
Quando i suoi molteplici tentativi si rivelano vani, Akid non lascia al pubblico altra scelta se non quella di provare compassione. Come aveva detto una volta il suo saggio genitore, non si può impedire a un fiore di appassire, alcune cose sono destinate a essere come sono. Avere questo potere sembra un dono, ma alla fine ci rendiamo conto che è una maledizione. Dopo aver vissuto l’impossibile attraverso la vita di Akid, il malinconico finale in qualche modo ci conforta e ci persuade che il passato è passato e che andare avanti è la migliore soluzione.
Negli ultimi anni, il pubblico del FEFF ha dimostrato di apprezzare il cinema della Malaysia. Abang Adik di Jin Ong (2023) è stato il primo titolo nella storia del festival a vincere tre premi importanti contemporaneamente, e The Assistant di Teh, un elegante thriller d’azione, è stato proiettato al festival nel 2022 con un riscontro molto positivo.
Per coincidenza, anche The Assistant racconta la storia di un uomo che perde moglie e figlio, ma i due film sono estremamente diversi per natura. Teh, regista versatile ed esperto che ha attraversato tutto lo spettro dei generi cinematografici, affronta con successo il campo del fantasy con Reversi, diversificando ulteriormente la sua già notevole filmografia.