The Goldfinger

European Premiere | In Competition

 

Guest star: Felix Chong, director

 

All’inizio del 2021, quando iniziarono le riprese di The Goldfinger, uno dei film più costosi mai realizzati a Hong Kong, l’industria cinematografica della città era impantanata nei guai creati dalla pandemia. L’anno precedente le sale cinematografiche erano stata chiuse, e nella Cina continentale la sospensione delle produzioni aveva messo in difficoltà molte coproduzioni. Con il suo budget straordinario di 350 milioni di dollari di Hong Kong (41 milioni di euro), l’epica criminale basata su una storia vera del celebre co-sceneggiatore di Infernal Affairs, Felix Chong, rappresentava una svolta: un progetto di prestigio che avrebbe ridato lustro ai professionisti locali.

Uscito in sala all’inizio di quest’anno, The Goldfinger mantiene la sua promessa di alti valori di produzione. I due protagonisti di Infernal Affairs, gli attori Tony Leung Chiuwai e Andy Lau, sono di nuovo insieme sullo schermo e si affrontano brillantemente, solo che questa volta i ruoli di buono/cattivo sono invertiti. E dietro le quinte, la progettazione sontuosa e la lunga post-produzione hanno ricreato la Hong Kong degli anni Settanta e Ottanta conferendole un aspetto elegante.

Il viaggio nel passato segue le vicissitudini di Henry Ching (Tony Leung), un personaggio ispirato al fondatore del Carrian Group, George Tan, che vide crollare il suo impero commerciale per uno scandalo di corruzione. Ching arriva in citta a metà degli anni Settanta e si fa chiamare ingegnere, si mette in affari con alcuni immobiliaristi e inizia a salire la scala sociale, partendo con il ruolo chiave di un falso investitore in una transazione fondiaria. Avvia una società chiamata d’impulso come la sua prima assunta, Carmen Cheung (Charlene Choi), e subito si da da fare sistemando e rivendendo proprietà, espandendosi in settori come i trasporti, la disinfestazione e i servizi di viaggio, e manipolando i prezzi delle azioni e utilizzando le quote come liquidità per ottenere finanziamenti. Il colpaccio che mette a segno è assumere simbolicamente il controllo di un grattacielo direzionale da un conglomerato britannico e trarne un enorme profitto, mentre il suo ufficio è un attico adornato da statue e specchi dorati.

Ching viene messo sotto sorveglianza dall’ICAC (“Commissione Indipendente Anticorruzione”) di Hong Kong, che aveva iniziato a operare da qualche anno, dopo un inizio piuttosto difficile. Mentre la società Carmen Century di Ching cresce, l’investigatore della ICAC Lau Kai-yuen (Andy Lau) sospetta frodi e corruzione. Vengono mosse molteplici accuse all’allegro ed enigmatico magnate, ma il primo processo si conclude con un nulla di fatto. Lau dovrà metterci molta più ostinazione per colpire il suo obiettivo.

Avendo già dato vita a epopee sui crimini societari nella serie Overheard, lo sceneggiatore- regista Chong qualcosina su come rendere più intrigante il tutto la sa, e aggiunge un po’ di pepe a momenti come il trading in borsa, rendendoli accessibili. In The Goldfinger, l’antieroe Ching si trasforma in un criminale misterioso e carismatico, che si gode la propria ascesa nelle gerarchie sociali di Hong Kong e diventa una celebrità del mondo degli affari, conquistandosi la fiducia degli investitori. Ma oltre a fare luce sulle prevedibili minacce e sugli accordi sottobanco, Chong intesse nella trama omicidi, connessioni internazionali di alto livello e, soprattutto, un’esplosiva scena di battaglia nel Triangolo d’Oro.

Per quanto in The Goldfinger gli inglesi ritratti all’interno delle aziende o nei tribunali appaiano goffi e il finale sembri un po’ in sordina, l’opera di Chong, che ritrae Hong Kong nel periodo colonialista, nell’insieme è un’epopea sfavillante. Proprio come è stato per diversi altri film che riproponevano personaggi loschi di quell’epoca, da Trivisa, ispirato a un fatto di cronaca nera, alla commedia drammatica sulle prostitute Golden Chicken, al cinema qualcuno potrebbe provare nostalgia per un periodo molto diverso dalla stagnazione attuale. Anche nella squallida vicenda di Henry Ching, la citta custodisce un’esistenza sicura di sé, sfarzosa e spregiudicata, in cui le persone sognano in grande, a prescindere da quale possa esserne il prezzo.

Tim Youngs
FEFF: 2024
Regia: Felix CHONG
Anno: 2023
Durata: 126'
Stato: Hong Kong

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