World Premiere | Out Of Competition | PART 2 - A/B side VIBES. Greatest Hits from ‘80s & ‘90s
A tarda notte la giovane Lin Shih, orfana di padre, assiste al suicidio della madre, che si accoltella nell’antico santuario, dopo essere stata rimproverata dagli anziani parenti per aver venduto il suo corpo per mantenere la figlia. Lin Shih viene poi accolta dallo zio e dalla moglie. Quando Lin Shih cresce, obbedisce allo zio sposando un macellaio di nome Chiang-shui. Vediamo che Chiang-shui tratta Lin Shih semplicemente come uno strumento per soddisfare i suoi bisogni sessuali e come una sua proprietà. La brutalità che Lin Shih subisce la prima notte di nozze e la ciotola di riso e maiale servita successivamente simboleggiano che il corpo e i diritti di sopravvivenza di Lin Shih sono controllati da Chiang-shui. Successivamente, il matrimonio violento, i pettegolezzi che circolano nel villaggio e i suoi ricordi d’infanzia spingono lentamente Lin Shih verso un esaurimento nervoso. Un giorno, mentre Chiang-shui è profondamente addormentato, Lin Shih lo uccide con il coltello che usa per macellare i maiali.
Tratto da La moglie del macellaio, una novella di Li Ang che ha vinto il premio letterario del giornale United Daily News, The Woman of Wrath è uscito nel 1984. Il film non solo mostra la preoccupazione di Li Ang per le classi sociali più basse della società taiwanese, ma incarna anche temi come il sesso, la fame e le dinamiche di potere analizzate nel racconto. Lo slogan che appare sulla locandina esprime perfettamente come il film fosse percepito nella società taiwanese degli anni Ottanta: “Un’opera controversa e scioccante”. Il racconto è stato pubblicato a puntate sul quotidiano e dopo il premio è stato trasformato in libro e adattato per lo schermo. In effetti, questa audace strategia di scrittura ha fatto si che la trasposizione cinematografica fosse molto attesa e alla fine i cineasti più talentuosi dell’epoca, tra cui lo sceneggiatore Wu Nien-jen, il regista Tseng Chuang-hsiang, gli assistenti alla regia Peggy Chiao e Jiing Yng-Ruey e il direttore della fotografia Chang Chao-tang hanno aderito alla produzione. Già prima dell’inizio delle riprese, la scelta degli attori ha sollevato grande attenzione nei media, e ancora di più dopo la distribuzione del film. Poiché la novella continua ad essere tradotta in diverse lingue, le discussioni accademiche sul film continuano tuttora.
Adattato dalla novella di Li Ang e portato sullo schermo dallo sceneggiatore Wu Nienjen e dal regista Tseng Chuang-hsiang, The Woman of Wrath si discosta dall’opera originale per il suo approccio crudo e riservato e si pone come una delle trasposizioni non convenzionali del movimento del Nuovo Cinema taiwanese, focalizzandosi sulle tribolazioni delle donne in una società conservatrice. La storia si concentra su una moglie tradizionale alle prese con ripetuti abusi fisici ed emotivi, tanto che vivere le diventa un peso. Il film si apre con ricordi in bianco e nero, che suggeriscono la fame e il vuoto sia fisico che spirituale, seguiti da diverse scene di sesso che, senza mostrare i corpi per intero, ritraggono incontri unidirezionali e privi di emozioni, mostrando la repressione sotto la violenza. Questo mondo di valori distorto insinua lo svilimento delle donne, viste come seduttrici macchiate dal peccato originale, e culmina nell’assassinio dell’uomo.
La ricerca del regista di una narrazione visiva contenuta e nitida ma permeata da una repressione distorta. Riducendo significativamente conflitti e impatti culminanti, il film diventa paradossalmente assurdo e satirico, suscitando sentimenti contrastanti. Il direttore della fotografia Chang Chao-tang trasforma le realtà quotidiane in immagini ricche di tensione attraverso la loro composizione, creando un’atmosfera intessuta di stranezza e fluttuazione, segretezza ed enigma. Cosi, il significato nascosto del “sesso” in The Woman of Wrath trascende il mero erotismo e la violenza per compiangere coloro che si trovano al livello sociale più basso e ribellarsi contro lo stesso spirito della vita.