The Yin Yang Master 0

European Premiere | In Competition

 

Gli Onmyoji erano specialisti in divinazione, stregoneria, esorcismo e altre arti magiche che giunsero al massimo del loro potere e influenza alla corte imperiale del periodo Heian (794-1185). Come viene sinteticamente spiegato in apertura dello stupefacente film di Sato Shimako The Yin Yang Master 0, essi avevano una propria scuola dove gli apprendisti venivano istruiti su diversi temi, compresi gli incantesimi e le maledizioni, da vari esperti in materia, sotto la supervisione di un misterioso Grande Maestro (Kobayashi Kaoru). Insomma, una sorta di antica Hogwarts giapponese con studenti adulti.

Il film, tratto da una sceneggiatura originale di Sato, a sua volta ispirata a una serie di romanzi di Yumemakura Baku, non è il primo su questo soggetto esoterico: nei primi anni 2000, Takita Yojiro diresse due pellicole ispirate ai romanzi di Yumemakura, interpretati da Nomura Mansai nel ruolo di Abe no Seimei, un Onmyoji realmente esistito e noto per le sue capacità divinatorie che, dopo la sua morte avvenuta nel 1005 d.C. divenne una figura del folklore, tipo il mago Merlino delle leggende arturiane.

Nella storia di Sato, però, Seimei è ancora un apprendista onmyoji, dotato di un’intelligenza acuta, un temperamento distaccato e un’autostima al limite dell’arroganza. A differenza dei suoi compagni apprendisti, compreso l’arcigno Sadafumi (Ando Masanobu), Seimei non ha l’ambizione di scalare la gerarchia onmyoji, ma cerca invece vendetta per l’omicidio della madre e del padre (anch’egli un onmyoji).

La storia è incentrata su questa ricerca, anche se all’inizio vediamo Seimei che mette in mostra i suoi formidabili poteri davanti a Lord Hiromasa (Sometani Shota), un nobile che è il musico ufficiale dell’imperatore, e alla Principessa Yoshiko (interpretata dall’attrice Nao), segretamente innamorata di Hiromasa. Impressionato dalle magie di Seimei, che trasforma un topo vivo in un fagotto inoffensivo, il goffo e bonario Hiromasa diventa suo amico e assistente, pur essendo di rango ben più elevato. In una sequenza di effetti digitali decisamente sorprendenti, Seimei salva Yoshiko da un fiammeggiante drago volante intrappolandolo in una bottiglia per mezzo di un incantesimo.

La storia ingrana la marcia quando un Artefice (un detentore del primo livello di onmyoji dopo quello di Apprendista) viene trovato morto in un pozzo. Facendo delle indagini, Seimei arriva alla conclusione che la vittima è stata avvelenata e gettata nel pozzo in seguito.

Sadafumi, invece, produce la prova pretestuosa che l’assassino è Saimei e i suoi istruttori e compagni apprendisti gli si avventano contro. Seimei li respinge in una vorticosa e spettacolare sequenza di arti marziali e, con l’aiuto di Hiromasa, riesce a darsi alla fuga.

Fin qui si tratta di un film giallo in costume con scene d’azione abbastanza tipico, nel quale sono disseminati un po’ di magia, di misticismo e qualche pillola di saggezza (“Ognuno ha la propria verità”, recita Seimei). Ma a questo punto la storia diventa uno psicodramma sovrannaturale: Seimei e Hiromasa entrano in un regno fantastico che, Saimei lo intuisce, è stato generato dal loro inconscio collettivo. Mentre gli inseguitori sono sempre più vicini, un danzatore mascherato sembra orchestrare il loro annientamento.

Nella creazione di questo spettacolo semi-folcloristico, Sato mette in mostra un’immaginazione sfrenata e un fiuto per le immagini folgoranti che porta The Yin Yang Master 0 ben oltre gli standard del genere, proprio come il marito della regista, Yamazaki Takashi, ha trasmesso alla venerabile serie Godzilla un’immagine più fresca con il suo Godzilla Minus One, grandissimo successo del 2023.

Vista la matrice matematica di entrambi i titoli, ci si chiede se la coppia abbia collaborato ai rispettivi film. In ogni caso, Sato dimostra in modo inconfutabile che una regista donna è perfettamente in grado, non solo di gestire un progetto di ampia portata – cosa che la retrograda industria del cinema giapponese ha fatto fatica ad ammettere – ma anche di instillarvi la propria personale visione. In un modo o nell’altro, sono convinto che J.K. Rowling sarebbe d’accordo.

Mark Schilling
FEFF: 2024
Regia: SATO Shimako
Anno: 2024
Durata: 113'
Stato: Japan

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