Trending Topic

International Festival Premiere | In Competition

 

Il preoccupante fenomeno del bullismo mediatico è diffuso in tutto il mondo, e la Cina in questo senso non è diversa dai Paesi occidentali. Trending Topic, terzo film di Xin Yukun (Wrath of Silence, FEFF 2018), affronta il tema attraverso la storia di una blogger che da cinica manipolatrice della natura umana si trasforma in un’agguerrita paladina a difesa delle donne e della giustizia. Nessuna attrice cinese avrebbe potuto interpretare questi cambiamenti meglio di Zhou Dongyu, che probabilmente passerà alla storia come la Meryl Streep della Cina. Nonostante la giovane età ed un fisico molto esile, come la grande attrice americana Zhou Dongyu ha una capacita camaleontica di trasformarsi in personaggi di età, carattere e tipologia fisica assolutamente diversi l’uno dall’altro ma tutti ugualmente convincenti. In questo film la incontriamo nel ruolo di Chen Miao, una ex giornalista e blogger che ha fondato assieme all’amico di vecchia data He Yan una piattaforma online che in un solo anno ha gia al suo attivo sei milioni di utenti.

La piattaforma e sponsorizzata da un grosso gruppo finanziario e sta negoziando con quest’ultimo un aumento di capitale.

Chen Miao è la tipica businesswoman estremamente ambiziosa, egocentrica ed incapace di empatia nei confronti persino della propria madre. La situazione cambia improvvisamente quando un video pubblicato dalla sua piattaforma, che mostra un episodio di violenza all’interno di una scuola perpetrato da una studentessa ai danni di un’altra, diventa virale; la ragazza smascherata online diventa oggetto di una intensa campagna di bullismo mediatico e finisce per tentare il suicidio. Chen Miao non prova alcun senso di responsabilita nei confronti della ragazza ma nei giorni successivi riceve un messaggio che quest’ultima le aveva inviato il giorno prima del tentato suicidio e che contiene una versione completamente diversa dei motivi dell’episodio di presunta violenza. Nel messaggio, tra l’altro, la ragazza accusa di stupro il presidente della società che sponsorizza la piattaforma di Chen Miao.

A questo punto la blogger ha una improvvisa – e forse troppo radicale per essere completamente convincente – presa di coscienza e decide di andare fino in fondo per accertare la verità, costi quel che costi… Da questo momento la storia si trasforma in quella di una battaglia impari tra l’impavida Chen Miao, aiutata da uno sparuto gruppo di fedeli collaboratori, ed il potere arrogante, volgare e corruttore del grande business. Dal tema del pericolo creato dall’uso improprio dei social media si passa a quello della lotta contro l’immoralità del potere.

La reazione al film in Cina è stata positiva, con i critici che hanno apprezzato l’importanza dei temi affrontati dal film e l’incoraggiamento a mantenere un atteggiamento razionale nei confronti dei social media. Il film ha ottenuto diversi premi, tra cui quello come migliore attrice per Zhou Dongyu al Macau Int’l Film Festival. Ma nonostante l’alto valore produttivo del film il box office non lo ha premiato, totalizzando incassi per soli 63 milioni di yuan; le spiegazioni del fallimento commerciale vanno dal fatto che il tema delle indagini giornalistiche e già molto visto nelle produzioni americane – il film inevitabilmente ricorda diversi titoli americani quali il recente Anche io sullo scandalo Harvey Weinstein – al fatto che il film, criticando la cieca adesione ai social media, critica implicitamente la fascia d’età del suo stesso target di pubblico.

Maria Barbieri
FEFF: 2024
Regia: XIN Yukun
Anno: 2023
Durata: 121'
Stato: China

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