NUOVI TALENTI DALLA CINA A UDINE

Nuovi talenti crescono e si fanno notare in questa edizione del FEFF con opere prime in anteprima assoluta: Ma Xiaoying con Gone Is The One Who Held Me Dearest In The World, Chen Daming con Manhole, e Gao Xiaosong con Where Have All The Flowers Gone. Questi giovani artisti si lanciano nella regia con un approccio del tutto personale al cinema, ad accomunarli solo il fatto di firmare anche la sceneggiatura. Xu Jinglei arriva alla regia dopo una breve ma incisiva carriera di attrice scegliendo un tema difficile: il rapporto ritrovato padre-figlia, ma segnato in partenza dall’assenza costante del genitore. “Trovo che da regista riesco ad esprimermi di più che come attrice, dopo tanti anni ho maturato una mia idea di cinema e mi sento pronta a continuare su questa strada”. Ma Xiaoying si rivela estremamente sensibile nella regia, lasciando da un lato che il suo tocco femminile accentui l’intenso e contrastato rapporto di una madre e di una figlia alla fine naturale del loro rapporto, e rivelando dall’altro un’attenzione particolare alla presenza scenica dei personaggi, caratteristica dettata dai suoi studi presso la Central Academy of Drama. Chen Daming, laureatosi presso la Beijing Film Academy, ci racconta una storia tragico-romantica, il cui protagonista ritorna in libertà dopo 7 anni di prigione trovando una realtà ben diversa da quella che aveva lasciato. E in questo Chen Daming rivela le sue impressioni sulla capitale dopo i suoi 7 anni trascorsi negli Stati Uniti: “Pechino ha subito cambiamenti scioccanti. Si rimane legati a tradizioni e valori che sembrano scomparsi, travolti completamente da questa vulcanica trasformazione, come per il protagonista di Manhole legato al ricordo della sua ragazza. Ho girato parte delle scene a Kaifeng (nella provincia dello Shanxi), una della antiche capitali cinesi, dove ancora si possono trovare angoli che ricordano la vecchia Pechino, oggi materialmente scomparsa”. Gao Xiaosong si rivela il più eclettico tra i suoi giovani colleghi con un background piuttosto atipico: studente di ingegneria elettronica prima e della Beijing Film Academy dopo, sfonda nel mondo della musica diventando il nuovo idolo della Xiaoyuan Minyao (campus-music). Al cinema approda con un film dalla trama non lineare, raccontata a frammenti, le cui immagini ci mostrano episodi estrapolati dalle esperienze dei protagonisti. “I ricordi non sono mai obbiettivi e reali, sono sempre filtrati dai nostri stati d’animo. Il film riesce, a modo suo, ad essere talvolta più vero e reale della vita stessa. I cambiamenti che Pechino sta subendo rendono tutto molto poco vero, genuino. Si vive nel turbine di questi cambiamenti senza davvero coglierli, si vive di sensazioni e i valori come l’amore spesso finiscono col perdersi in questa frenesia” spiega il regista. Mentre ci mostrano le loro “prime fatiche”, gli artisti i cui film saranno proiettati a Udine stanno già lavorando a nuovi progetti. L’amore sarà di scena sui prossimi set di Xu Jinglei e Ma Xiaoying, mentre Chen Daming aspirerebbe a confrontarsi con una black comedy. Gao Xiaosong, invece, ha già finito The Fortune Teller, ambientato nella Shanghai degli anni Trenta, e in autunno comincerà le riprese del suo terzo film. Quest’anno alla 5a Edizione del Far East Film Festival approdano dalla Cina i fil di giovani talenti che promettono di generare nel futuro più prossimo un panorama estremamente dinamico e inusuale. Il cinema acquista vigore e conquista spazi, preparandoci a nuovi e inaspettati sviluppi. Le basi ci sono e le premesse si stanno delineando per mettere in moto il “caos”, ma non il caos e la glaciazione che hanno determinato la scomparsa dei dinosauri, perchè qui nel Pianeta Cina 2003 i dinosauri hanno rotto il ghiaccio. Sono piccoli forse, ma sono sempre dinosauri!
Maria Ruggieri