Un anno stimolante: il cinema di Hong Kong nel 2005

Malgrado il successo di Kung Fu Hustle, le fortune dell'industria cinematografica di Hong Kong hanno subìto un rovescio nel 2005. Il numero dei nuovi film in uscita ha continuato a diminuire e il box office ha avuto una caduta generalizzata. I film nazionali in uscita sono scesi al di sotto del livello dei sessanta, per via della mancanza di investitori che ha ridotto la produzione. Con la quota di mercato in discesa, ai cineasti hongkonghesi è stato impedito di continuare il lavoro che stavano facendo per far loro realizzare film che fossero abbastanza diversi e freschi da richiamare pubblico.

Alcuni dei maggiori successi commerciali del 2005 provenivano dai registi che si sono avventurati su sentieri meno battuti. Il film hongkonghese campione di incassi del 2005, Initial D, ha visto i registi Andrew Lau e Alan Mak allontanarsi dal modello di thriller criminale di Infernal Affairs che avevano girato insieme. La coppia è invece volata in Giappone per girare il brioso adattamento di un fumetto giapponese sulle corse automobilistiche. Utilizzando idoli giovanili come Jay Chou e Edison Chen per ricreare personaggi già noti, e inanellando una serie di brividi sulla strada, hanno confezionato un film effervescente e sgargiante, che è stato il successone dell'estate.

Election di Johnnie To, Perhaps Love  di Peter Chan, The Myth di Stanley Tong e Wait Til You're Older di Teddy Chen sono alcuni degli altri film che hanno guidato il botteghino. Election, l'abile film di gangster di Johnnie To, ha schivato le norme di genere per concentrarsi su giochi di potere e tradizione mentre gli aspiranti boss della malavita si contendevano i voti. La descrizione intricata e poco fascinosa che Election fa degli affari delle triadi si è guadagnata la sempre meno comune classificazione di film di Categoria III, (vietato ai minori di 18 anni), evitata come la peste dai cineasti locali che cercano i grossi guadagni.     

Perhaps Love è una rara incursione moderna nel genere del musical ed è diventato l'attrazione principale durante le feste natalizie, con il suo triangolo amoroso cui fa da sfondo la realizzazione di un sontuoso spettacolo di musica e danza. Il film di Peter Chan è stato uno dei film più raffinati dell'anno. The Myth ha portato l'enfasi action di Jackie Chan in un vivace viaggio nel tempo da Hong Kong fino in India e in Cina, inserendolo in alcune sequenze dichiaratamente fantastiche ma lasciando anche spazio a un po' dello stile dell'action della vecchia scuola. Nel film di Teddy Chen Wait Til You're Older, Andy Lau interpreta uno studente che invecchia da un momento all'altro e riesce a comprendere il passato dei suoi genitori. La narrazione è accompagnata e sottolineata da un livello estremo di trucco ed effetti speciali. Film popolari come questo sono spuntati qua e là per tutto il 2005.  

Molteplici fattori - dalla pirateria alla concorrenza dei film stranieri - sono stati indicati come fattori per il calo nella vendita di biglietti. I gusti del pubblico hanno continuato a essere difficili da prevedere e in apparenza non c'era alcuna formula vincente: i grossi film spaziano tranquillamente attraverso tutti i generi. Nemmeno affidare i ruoli da protagonista ad alcuni fra gli attori più noti e redditizi di Hong Kong è riuscito a salvare i film da un risultato mediocre. 

Con l'indebolirsi degli introiti locali, alcuni cineasti di Hong Kong hanno fatto coincidere l'uscita dei film più importanti con le vacanze della Cina continentale. Non è successo molto durante le vacanze pasquali e quelle estive, ma un trio di film d'assalto - The Myth, Wait Til You're Older e Everlasting Regret di Stanley Kwan - è uscito in tempo per la festa nazionale cinese del 1 ottobre (la vacanza di una settimana che segue la festa nazionale non c'è a Hong Kong).

Le coproduzioni transfrontaliere rimangono una parte consistente nel panorama del cinema nazionale. Il Closer Economic Partnership Agreement (accordo economico che rende liberi i legami economici tra Hong Kong e la Cina continentale ed ha aperto la porta alle coproduzioni negli ultimi anni) è arrivato alla sua terza versione, il CEPA III. Come nelle revisioni precedenti, i cineasti hongkonghesi hanno sempre più maggiore accesso alle coproduzioni e sempre meno restrizioni. 

Il nuovo accordo è ad ampio raggio: quote come quelle che definiscono il numero degli  attori e delle troupe di Hong Kong e della Cina continentale sono state ammorbidite ulteriormente, non è più necessario che nei film ci siano scene girate oltre confine, e una versione cantonese approvata può essere proiettata sia ad Hong Kong sia nella vicina provincia di Guangdong.
Però nelle coproduzioni si continua a usare cautela, dal momento che devono soddisfare la censura cinese oltre ai gusti di due diversi tipi di pubblico. Questo approccio può influire sulla popolarità dei film di Hong Kong, dove i gusti sono diversi da quelli del continente.  

Sulla scena internazionale, i film d'azione locali sono rimasti una grossa attrazione per gli appassionati, con un'abbondante offerta di film che proponevano una soddisfacente quantità di pugni, schermaglie tra spadaccini e sparatorie. Durante l'estate è uscito Seven Swords di Tsui Hark, un'ambizioso film d'azione in costume tratto da un romanzo classico di Liang Yusheng. La sceneggiatura, disseminata di battaglie feroci e indefinite, ha come protagonista una banda di combattenti che affronta malvagi feudatari colpevoli di aver oppresso il popolo. Alla fine del film la scena è stata preparata per un sequel.

Wilson Yip ha scodellato un film d'azione urbano, SPL, un poliziesco cupo che oppone una squadra di poliziotti molto unita ad avversari senza scrupoli e al loro crudele killer. Daniel Lee ha invece optato per uno scambio di colpi d'arma da fuoco in  Dragon Squad, un film evidentemente mirato a richiamare un pubblico internazionale, che metteva in scena sparatorie tra agenti dell'Interpol e killer assortiti. Anche Divergence di Benny Chan serviva la sua parte di semplici emozioni, anche se l'azione decisiva arriva verso la metà del film. L'attore e regista Stephen Fung ha unito le arti marziali allo spionaggio per una divertente avventura in House of Fury.

I film drammatici dell'anno sono iniziati su toni alti con l'uscita di Crazy N' The City  di James Yuen, un affascinante sguardo sui rapporti quotidiani a Hong Kong. Anche altri drammi hanno fatto il loro dovere: il regista Derek Yee, fresco del successo ottenuto nel 2004 con l'acclamato dramma sul crimine One Nite in Mongkok, ha scelto di fondare la sua società di produzione e di mescolare il dramma realistico con fresco divertimento e ha ottenuto un grosso successo all'inizio del 2005 con 2 Young, un film adolescenziale con la storia di una gravidanza. Utilizzando attori giovani e poco conosciuti in ruoli da protagonista, il regista ha girato un film veramente tenero.   

Altri lavori drammatici di rilievo sono arrivati da Stanley Kwan, Joe Ma, Daniel Yu e Mathew Tang. Kwan ha seguito le vicende sentimentali di una donna di Shanghai dagli anni Quaranta fino ai cambiamenti avvenuti negli anni Ottanta. Ma si è spostato su un territorio più cupo rispetto alle sue solite storie sentimentali da commedia adolescenziale in Embrace Your Shadow, un lavoro misurato in cui una ragazza di campagna con problemi familiari si innamora di un criminale da strapazzo. La commedia romantica All About Love di Yu fa scivolare Andy Lau in due diverse storie sentimentali mentre, dopo la morte della sua partner, cerca di dare conforto a una paziente che ha subito un trapianto di cuore. Il film è stato realizzato con un budget molto più basso del solito. Tang, con il suo piacevole B420 ha trasportato gli spettatori a Macao.

Nel 2005 le commedie hanno avuto successo a fasi alterne. I film di rilievo del primo periodo dell'anno comprendevano l'originale AV  di Pang Ho-cheung, con studenti scaltri che attirano una pornostar giapponese a Hong Kong, e  Himalaya Singh di Wai Ka-fai, ambientato in India e incentrato sullo yoga. Quest'ultimo è stato primo in classifica al botteghino durante le vacanze per il Capodanno cinese. Derek Yee ha invece fatto seguire il suo 2 Young dalla commedia romantica ad alto tasso alcolico Drink Drank Drunk, in cui Miriam Yeung interpretava la parte di una venditrice di birra che non riesce a ubriacarsi. 

Dragon Reloaded di Vincent Kok ha riportato lo scurrile attore comico Ronald Cheng a nuove disavventure poliziesche ma, come il titolo inglese del film inavvertitamente indicava, il film riciclava diverse trovate comiche del suo predecessore. Oltre ad aver prodotto alcuni thriller ad alto budget, il regista e produttore Wong Jing ha mantenuto il suo marchio di allegre commedie ultrapopolari infilando due puntate della serie Kung Fu Mahjong, che sfrutta personaggi conosciutissimi del mondo del cinema e della televisione e se la prende con le gare di gioco d'azzardo.

Non è invece accaduto molto sul fronte del genere horror. The House , film a basso budget di Ng Man-ching ha fatto leva su uno dei capisaldi del genere e si è mantenuto ancorato al solito appartamento infestato, ma gli ornamenti locali lo hanno elevato di livello regalandogli effettivamente qualche brivido. The Eye 10  dei fratelli Pang ha portato alla serie the Eye un ulteriore episodio, incorporando un po' di commedia per adolescenti, e così discostandosi dai due episodi precedenti.

Home Sweet Home di Soi Cheang è arrivato nei cinema come film per Halloween, ma non è riuscito a cogliere le opportunità di orrore racchiuse nella sua concezione. Avvalendosi dell'interessante idea di una figura misteriosa che terrorizza gli abitanti di una ben protetta residenza di diversi piani, il film conteneva più thriller e dramma familiare che elementi spaventosi.

Anche se il minor numero di film nuovi ha significato spazi più ridotti per i nuovi attori, il volto acqua e sapone della cantante Fiona Sit si è fatto notare, con un'interpretazione sicura nel suo film d'esordio 2 Young, seguita da un'altra in Embrace Your Shadow. Anche le giovani cantanti e attrici Miki Yeung, Isabella Leong and Race Wong hanno conquistato ruoli importanti. Tra i nomi più affermati, invece, è stata Cecilia Cheung ad abbellire il maggior numero di film famosi, mentre Sammi Cheng, una regina del grande schermo degli ultimi anni, è stata la protagonista di Everlasting Regret.

Miriam Yeung continua ad essere una forte attrazione in commedie drammatiche di alto livello, mentre Charlie Yeung ha fatto un gradito ritorno in Seven Swords e All About Love dopo diversi anni di assenza. Le componenti del popolare duo canoro delle Twins, Charlene Choi e Gillian Chung, nel cinema hanno preso strade diverse; Choi ha avuto più successo come attrice protagonista di pellicole ad alto budget, come All About Love e il vivace A Chinese Tall Story di Jeff Lau, un fantasy collegato a Journey to the West.

Le maggiori attrazioni maschili rimangono Andy Lau e Jackie Chan, mentre Lau Ching-wan e Ronald Cheng mantengono la loro popolarità nelle commedie. Andy Lau è stato protagonista di Wait Til You're Older e All About Love, che sono usciti in contemporanea nelle sale durante le vacanze per la festa nazionale. Tony Leung Ka-fai e Simon Yam hanno consolidato il loro fiuto per le interpretazioni di personaggi forti: Leung è stato imponente in Election ed Everlasting Regret, mentre Yam si è fatto notare in Election e SPL.

Altri grossi nomi sono stati meno prolifici. Jacky Cheung ha fatto una bella riapparizione in Perhaps Love, prestando anche la voce alla colonna sonora. Aaron Kwok si è accaparrato un premio a Taiwan per la sua intensa interpretazione in Divergence di Benny Chan, mentre Leon Lai si è accollato la parte di un personaggio leggermente ritardato nel dramma di Alan Mak e Felix Chong, ambientato in Giappone, Moonlight in Tokyo. Tony Leung Chiu-wai è stato il protagonista di Seoul Raiders, uscito per l'anno nuovo cinese, ma la sua presenza e le location coreane non sono riuscite a incidere sul mediocre successo del film. Daniel Wu ha continuato la sua ascesa con una serie di ruoli di rilievo, mentre Chapman To è passato dai suoi soliti ruoli secondari a una parte da protagonista in Moonlight in Tokyo.

Il 2006 è decollato in modo promettente con una brillante lista di film per l'anno nuovo cinese. Fearless di Ronny Yu è stato reclamizzato come l'ultimo film di arti marziali del divo Jet Li e l'attore, specialista in wushu, ha sottoscritto con piacere. Con Li che interpretava il leggendario combattente cinese Huo Yuanjia (famoso per aver sconfitto avversari stranieri nei primi anni del Novecento), il film, ottimamente sceneggiato, metteva insieme forza emotiva ed azione. In competizione con Fearless per le vacanze c'erano un nuovo episodio della serie Mcdull e la commedia romantica The Shopaholics. Con Mcdull: The Alumni Samson Chiu ha inserito nella serie animata riprese dal vero, ingaggiando un fitto elenco di celebrità in un allegro spaccato della società hongkonghese, mentre il film di Wai Ka-fai, The Shopaholics, si è servito del tema dei sensali di matrimonio per un divertimento allegro e senza pretese.

Nel periodo successivo alle vacanze altri cineasti hanno preso direzioni interessanti. In 2 Become 1, Law Wing-cheong ha fuso l'umorismo con la vicenda drammatica di un cancro al seno per creare una combinazione a sorpresa che è piaciuta al pubblico. Il cartoonistico Superkid di Cha Chuen-yee è la cronaca delle avventure urbane di un ragazzo che sfugge alle grinfie malvagie di una società di cibo per bambini, mentre I'll Call You di Lam Tze-chung ha preso una trama romantica e l'ha movimentata con inopinati guizzi di fantasia.

Con l'avvicinarsi della Pasqua, gli appassionati di cinema locali aspettavano il nuovo film di Johnnie To, Election II, molto atteso dopo il successo del film precedente. Si parlava molto anche di Isabella di Pang Ho-cheung, un film ben riuscito sulla relazione padre-figlia che ha già avuto un debutto vincente al festival di Berlino.

L'inizio dell'anno è stato dunque buono e sugli schermi di Hong Kong sta arrivando altro materiale stimolante. I cineasti locali devono solo sperare che il pubblico premi i loro sforzi,  contribuendo ad evitare che la recessione dell'industria cinematografica peggiori nel 2006.

Tim Youngs