Come la televisione si è mangiata i film: il cinema filippino nel 2007

Tra i dieci film campioni d’incasso del 2007 nelle Filippine, ben sette erano sequel di blockbuster hollywoodiani: Spider-Man 3, il quinto film di Harry Potter, il terzo Pirati dei Caraibi, e nel caso di Transformers, l’inizio di un franchise di successo. A ostacolare un predominio americano totale c’erano tre produzioni locali: One More Chance, A Love Story e Ouija. Questi tre film sono stati prodotti dai due principali network tv, interpretati dai loro divi contrattualizzati e massicciamente promossi sullo schermo televisivo. L’industria del cinema mainstream sopravvive, principalmente come aggiunta alla programmazione delle reti televisive. Cosa c’è da meravigliarsi allora se, oggi, i film commerciali filippini di maggiore successo sono essenzialmente spettacoli televisivi per il grande schermo?
Consideriamo il film filippino numero uno dello scorso anno (il quarto in assoluto), una commedia romantica intitolata One More Chance, con Bea Alonzo e John Lloyd Cruz, che interpretano una telenovela quotidiana sulla ABS-CBN. Diretto da Cathy Garcia Molina, One More Chance parla di due giovani che si separano, si innamorano di altre persone, capiscono di essere fatti l’uno per l’altra e si rimettono insieme giusto in tempo per il finale. Tranne che per gli abiti e le acconciature, e per il fatto che la protagonista ha una carriera professionale, il film potrebbe essere stato realizzato alla fine degli anni Cinquanta. La combinazione di commedia leggera e litigi verbosi e melodrammatici rappresenta una delle formule più consolidate del cinema filippino; la ABS-CBN/Star Cinema l’ha aggiornata con un montaggio veloce, vivaci canzoni pop e un cast di contorno la cui unica funzione è di offrire consigli romantici alla coppia. L’ambientazione realistica (gli stili di vita dei giovani professionisti urbani e le esigenze del loro lavoro) non inganna nessuno: in questo film, persino i clienti chiedono ai protagonisti se si sono rimessi insieme. A suo credito, va detto che One More Chance sa molto bene che cos’è: un prodotto da studio che si rivolge dritto dritto ai fan dei suoi divi belli e “remunerativi”. Il pubblico reclama momenti kilig, ovvero scene in cui l’eroe e l’eroina esprimono apertamente i loro sentimenti reciproci, preferibilmente in frasi “memorabili” – e questo è quanto il film gli fornisce. La finezza è vietata, tutto deve essere esasperato. One More Chance è un successo sia come prodotto sia come pubblicità per futuri spettacoli televisivi con Alonso e Cruz: le sue qualità cinematografiche sono un’altra faccenda. Incasso totale al botteghino: 3,68 milioni di dollari USA.
L’altro grande blockbuster di ABS-CBN e Star Cinema del 2007 è A Love Story, di Maryo J. De los Reyes, con Maricel Soriano, Aga Muhlach e Angelica Panganiba. Soriano ha iniziato la sua carriera come diva bambina alla tv, è apparsa da adolescente e negli anni successivi in innumerevoli commedie romantiche e film musicali ed è stata poi riconosciuta come un’attrice seria nei melodrammi per il grande schermo. La carriera di Muhlach ha seguito un percorso analogo: commedie romantiche e film musicali, poi melodrammi per un pubblico a predominanza femminile. Entrambe sono attrici affermate, note per la loro intelligenza e per i loro tempi comici, anche se questo film non permette loro di esibire queste qualità. A Love Story è un melodramma familiare con aspirazioni stilistiche: la storia si dipana in modo non lineare e la trama contiene un colpo di scena abbastanza sorprendente. A parte questo, è un melodramma molto tradizionale: una serie di liti drammatiche e tesissime nelle quali i personaggi fanno emergere problemi psicologici che risalgono alla loro infanzia. Tuttavia il pubblico ha apprezzato, soprattutto quella parte di esso che desiderava dare un’occhiata allo stile di vita della classe medio-alta: il film è ambientato tra condomini di lusso e comunità esclusive inaccessibili. Risultato al botteghino: 3,12 milioni di dollari USA.
La GMA, l’altro network numero uno del Paese (la rivendicazione è attualmente al centro di una disputa legale), ha coprodotto con la Viva Films l’horror-thriller Ouija, diretto da Topel Lee, un cineasta indipendente al suo esordio in campo mainstream. Il film è interpretato da Judy Ann Santos e Jolina Magdangal, ex dive bambine e rivali per il trono di reginetta adolescente: Santos è diventata una delle dive di punta del box office filippino, mentre Magdangal è una celebrità televisiva. Il film utilizza i luoghi comuni ormai arcinoti del fenomeno “horror asiatico”, ma Lee riesce a tirar fuori un certo spirito e uno stile comico. Risultato al botteghino: 2,1 milioni di dollari USA.
Altri otto film di produzione filippina figurano nelle prime cinquanta posizioni del botteghino di quest’anno: non è esattamente una manna per l’industria locale, ma non è male se si pensa che questa industria era data per morta anni fa. Wenn Deramas, che alcuni anni fa diresse il clamoroso successo The Only Mother (Tanging Ina) con Ai Ai de las Alas, è tornato a dirigere la sua star per una sorta di sequel, Your Mother Is Cute (Cute Ng Ina Mo), una commedia che ha realizzato 1,73 milioni di dollari. Deramas ha diretto altri due grandi successi, entrambi commedie horror: Four Friends (Apat Dapat, Dapat Apat) e Pasukob, una parodia del grande successo horror Sukob. Il primo ha incassato 1.3 milioni di dollari, il secondo 0,73 milioni. Joyce Bernal, forse la rappresentante numero uno della “commedia demenziale” nel cinema filippino, ha realizzato una commedia romantica ragionevolmente pacata, How Do I Love You (Paano Kita Iibigin), interpretata da due divi affermati dei network rivali, Piolo Pascual e Regine Velasquez. Il film ha realizzato il rispettabile incasso di 1,52 milioni di dollari. Il primo lungometraggio di Lino Cayetano - la storia d’amore adolescenziale I’ve Fallen For You - è interpretato da due vincitori di un concorso televisivo per volti nuovi, Kim Chiu e Gerald Anderson, e ha incassato 0,83 milioni di dollari. L’horror Tiyanaks, con il suo assortimento di giovani divi della televisione, ha raccolto 0,46 milioni. A completare la serie dei primi 50 titoli, vi sono Batanes, della GMA Films, con l’attrice di soap Iza Calzado e Ken Zhu del famosissimo gruppo pop taiwanese F4, e la commedia romantica di Topel Lee My Big Brother’s Wedding (My Kuya’s Wedding), che hanno incassato rispettivamente 0,38 e 0,37 milioni di dollari USA.
In mancanza del sostegno dei network tv e di grossi budget per il marketing, i produttori cinematografici possono ancora sperare di ottenere dei buoni profitti realizzando drammi sessuali per il pubblico gay. Fino alla fine degli anni Novanta, i drammi “audaci” - filmetti con sesso soft-core - rappresentavano i prodotti più vantaggiosi per l’industria cinematografica. Le proteste dei gruppi conservatori e le restrizioni imposte dalla censura governativa non rappresentavano che un’ulteriore pubblicità per questi film. Ultimamente, produttori come la Viva Films hanno scoperto che la formula del film erotico funziona ancora. Film digitali a basso budget come The Man In The Lighthouse (Ang Lalaki Sa Parola) di Jay Altarejos, che sono proiettati solo in una o due sale, con pochissima pubblicità stampata ma con un grosso passaparola, hanno prodotto solidi guadagni.
Il Metro Manila Film Festival, ogni anno in dicembre, è tuttora il miglior incentivo per produrre film nelle Filippine. Per tre settimane, le sale cinematografiche possono proiettare solo produzioni locali, senza la competizione dei blockbuster hollywoodiani. Com’era nelle previsioni, i campioni d’incasso del festival nel 2007 sono stati dei sequel di successi precedenti: Sakal, Sakali, Saklolo (il sequel di Jose Javier Reyes della commedia romantica sul matrimonio Kasal, Kasali, Kasalo) e Enteng Kabisote 4 della franchise di commedia fantasy diretta da Tony Reyes. Sakal, Sakali, Saklolo è stata prodotto dalla ABS-CBN/Star Cinema e interpretato da una delle sue dive più famose, Judy Ann Santos, oltre che da un gruppo di altri talenti della ABS-CBN, e promosso massicciamente attraverso tutti i canali mediatici. Enteng Kabisote 4 è interpretato da alcuni degli attori più famosi della scuderia GMA, ed è stato fortemente pubblicizzato su tutte le emittenti GMA. Gli altri partecipanti al festival, come Resiklo, un film di fantascienza d’azione sulla falsariga di Transformers, e Katas Ng Saudi, un commovente dramma di lavoratori filippini emigranti, non potevano competere con questo tipo di marketing e di pubblicità.
Il festival Metro Manila è dichiaratamente mainstream: tra i criteri di selezione figura il potenziale commerciale, come evidenziato dalla presenza di attori illustri. Il cinema indipendente è rappresentato da altri tre festival: CineMalaya, che presenta film finanziati con sovvenzioni di 10.000 dollari di un fondazione privata; Cinemanila, un festival internazionale che prevede una competizione per film indipendenti locali; Cinema One, un evento ABS-CBN che presenta film finanziati dall’emittente con un fondo di 20.000 dollari. Chi riceve i fondi da CineMalaya mantiene tutti i diritti sul suo lavoro; mentre i progetti finanziati da Cinema One diventano proprietà della ABS-CBN. Nel 2007, questi festival indipendenti hanno prodotto opere considerevoli come Tribu di Jim Libiran, un film sulle gang cittadine a Tondo, Manila, interpretato da veri criminali; Autohistoria, una meditazione onirica sulla storia e la rivoluzione delle Filippine, del giovane regista Raya Martin, e Confessional, una pièce tragicomica sulla verità, la falsità e la società, scritto, diretto, montato, musicato e interpretato da Jerrold Tarog.
Molti dei film che provengono da questi festival faranno il giro del circuito festivaliero internazionale; pochi però, se non nessuno, avranno un’uscita commerciale in sala a Manila. Forse il regista filippino più conosciuto nell’ambito dei festival internazionali è Lav Diaz, i cui film hanno ottenuto premi e riconoscimenti in Europa ma per lo più non si vedono in patria. Rifiutando le rigidità del cinema commerciale mainstream, e scegliendo progetti che piacciono a critici e cineasti stranieri, gli indipendenti filippini hanno sollevato una domanda: per chi stanno realizzando i loro film? Deve esserci un modo per fare film che sollecitino l’intelligenza del pubblico filippino e nel contempo funzionino bene al box office. Per il momento, i cineasti filippini stanno ancora guardandosi intorno.
Nota sul tasso di cambio: all’inizio dell’anno, quando molti di questi film erano in programmazione, il tasso di cambio era pari a circa PHP 50 per 1 dollaro USA. Nell’ultimo trimestre il tasso è sceso al livello attuale, pari a circa 40 PHP per 1 dollaro.
Jessica Zafra