Si è parlato molto, negli ultimi anni, della sofferenza dell’industria cinematografica hongkonghese; ma anche l’industria dei video e dei DVD ha sofferto, per ragioni diverse. Ciò ha portato all’approvazione dell’Ordinamento (Emendamento) sul Diritto d’Autore del 2007. La normativa ha introdotto alcuni nuovi piani di licenze per il noleggio, che sono entrati in vigore il 1 febbraio 2008. Ma tutto questo potrà davvero contribuire a risolvere i problemi del mercato dell’home video?
Le licenze di noleggio non sono una novità per Hong Kong. Negli anni Ottanta e Novanta gli spettatori potevano noleggiare un film in VHS oppure in formato Laserdisc al costo di circa uno o due dollari USA. All’inizio degli anni Novanta c’erano persino grandi catene di videonoleggio come la KPS, con un grande assortimento di titoli. Questi locali operavano secondo uno schema di noleggio su licenza, in base al quale il negozio aveva un contratto di licenza con il distributore di home video, e acquistava il prodotto a un prezzo “di noleggio” concordato.
Alla fine degli anni Novanta del secolo scorso, con l’uscita del VCD (Video Compact Disc) e del DVD, dal costo relativamente basso per contrastare la pirateria, l’industria del videonoleggio ha sofferto molto. L’acquisto di un VCD costava solo 3-5 dollari USA, quindi perché noleggiarli? La più grande catena di videonoleggi è fallita, probabilmente per questo motivo.
L’industria del noleggio però non è morta. Al contrario, si è inventata un nuovo modo di operare. La maggior parte delle videoteche ha iniziato a operare in modo indipendente, comprando VCD e DVD sul libero mercato e poi noleggiandoli. A Hong Kong c’erano più di 400 negozi, e questo significa che ce n’erano quasi ovunque. Con il costo relativamente contenuto dell’acquisto di un VCD/DVD, i videonoleggi potevano affittare i VCD per soli 80 centesimi di dollaro USA, e 1,20 per un DVD. Il modello a basso costo ha fatto tornare in auge il videonoleggio.
Sfortunatamente questo metodo non procurava alcun beneficio alle società di distribuzione di home video. Le videoteche compravano VCD e DVD in vendita al minuto e li affittavano, ma in questo modo le case di distribuzione non realizzavano profitti dopo la vendita iniziale. Così i distributori di home video si sono battuti duramente per introdurre una licenza di nolo per i noleggi di VCD/DVD.
Con il sistema delle licenze sui noli, le videoteche che vogliono noleggiare VCD/DVD ai clienti devono pagare delle quote annuali alla società di distribuzione di home video, pari a circa 130-200 dollari USA all’anno. Il negozio deve comprare il “VCD/DVD da noleggio”. Il costo dei “VCD da noleggio” è pari a circa il doppio di quello per la vendita, e il costo di un “DVD da noleggio” va dal 50% al 100% in più dei DVD in vendita.
Le differenze di prezzo possono variare per classi diverse di film e sceneggiati televisivi. Per aiutare i videonoleggi, i distributori stanno cercando di introdurre un termine temporale tra l’uscita dei VCD/DVD a noleggio e di quelli in vendita, in modo che ci sia un breve periodo in cui le videoteche possano godere del diritto di noleggio esclusivo. Le società di home video sperano, in questo modo, di incrementare i loro affari.
I videonoleggiatori però sono molto critici in merito al sistema di licenze per il noleggio. A preoccuparli è l’impatto del costo elevato delle spese di registrazione e il prezzo di DVD e VCD da noleggio. I costi di noleggio dei titoli sottoposti al regime di licenze di noleggio sono cresciuti; il prezzo di noleggio al pubblico è aumentato dal 50% al 100%. I videonoleggiatori temono che l’aumento dei costi provocherà un crollo dei noleggi, e comporterà una nuova serie di chiusure di negozi, come alla fine degli anni Novanta.
Il sistema delle licenze di noleggio ha messo in luce l’atteggiamento mentale antiquato dell’industria dell’home video a Hong Kong. Il mondo è cambiato con Internet, con le sue opportunità di noleggio online. Ci sono alcuni modelli di distribuzione online di successo, come i servizi iTunes della Apple. Il noleggio online o il sistema pay-per-view si sono sviluppati in altri Paesi asiatici, come la Corea del Sud e la Cina continentale. Ma non a Hong Kong.
Questo modello commerciale obsoleto a Hong Kong ha incoraggiato il downloading non autorizzato di film da Internet. Alcuni spettatori, che amano vedersi i film online o su apparecchiature portatili, non trovando fonti di acquisto legali a portata di mano hanno usato metodi di downloading illegali. Questo non va bene per nessuno: per risolvere realmente i problemi del mercato dell’home video, i distributori devono abbracciare l’era digitale.
Ryan Law