Il 2011 è stato l'anno più importante per il cinema taiwanese dell’ultima generazione, grazie a due eventi di grande portata: il ritorno incondizionato del pubblico al cinema Taiwanese e l'apertura del mercato cinese ai film prodotti a Taiwan.
Nel 2010, il numero di film prodotti a Taiwan e usciti in sala era già raddoppiato fino ad arrivare a più di 30 lungometraggi, a testimonianza di una nuova fiducia nelle possibilità del cinema taiwanese, innescata dal successo del dramma poliziesco Monga (FEFF2010) nel 2009. Monga aveva incassato 116 milioni di dollari taiwanesi ( 3,95 milioni di dollari americani) a Taipei, l'unica città con statistiche di vendita affidabili, e aveva avuto risultati davvero eccezionali nel primo weekend di apertura, a dimostrazione che era possibile individuare e raggiungere un pubblico di riferimento.
Nel 2010 l’incasso totale al botteghino per i film taiwanesi è stato pari a 96,4 milioni di dollari taiwanesi ( 3,28 milioni di dollari statunitensi), con trentatre film in distribuzione. Nel 2011 è uscito un numero analogo di film (trentacinque), ma al botteghino il risultato raggiunto è stato di 673 milioni di dollari taiwanesi (22,8 milioni di dollari statunitensi), con un incremento pari a circa sette volte in un anno. E per quanto il cinema di Taiwan non sia nuovo a cicli di espansione e contrazione, il segnale che si registra fino ad ora, per il 2012, è che il pubblico ha ancora voglia di film locali. Nei primi due mesi di quest’anno otto nuovi film hanno incassato 231 milioni di dollari taiwanesi ( 7,86 milioni di dollari).
In termini di incassi medi per ogni film, vale a dire in termini di redditività commerciale, è stato registrato un incremento da 2,92 milioni di dollari taiwanesi (99.000 dollari americani) nel 2010 a 19,2 milioni di dollari taiwanesi (654.000 dollari americani) nel 2011 e 28,9 milioni di dollari taiwanesi (982.000 dollari americani) nel 2012. Anche qui i dati si riferiscono al botteghino di Taipei, mentre a livello nazionale gli incassi sono circa due o tre volte superiori. Per la prima volta nel corso di una generazione, la produzione cinematografica taiwanese può essere percepita non solo come un esercizio creativo, ma forse anche come un business redditizio.
Il film – o i film - di maggiore successo al box office di Taipei nel 2011 è stato l’epica guerriera aborigena Warriors of the Rainbow (Seediq Bale), un dramma storico della durata di quattro ore e mezza, distribuito in due parti e incentrato sulla storia di una rivolta contro i giapponesi avvenuta negli anni Trenta. Nella sola Taipei il film ha incassato 333 milioni di dollari taiwanesi (11,3 milioni di dollari americani). E’ stato anche il film più costoso di Taiwan, con un budget ufficiale di 700 milioni di dollari taiwanesi (23,8 milioni di dollari americani), elemosinati e presi in prestito dal risoluto regista del film, Wei Te-sheng, che in precedenza aveva girato il blockbuster Cape No. 7 (FEFF 2009).
Ma il successo più consistente dell'anno è stato il dramma giovanile You are the Apple of My Eye, che ha incassato 180 milioni di dollari taiwanesi (6,13 milioni di dollari americani) nei cinema di Taipei nelle settimane precedenti l’uscita molto pubblicizzata di Seediq Bale.
You are the Apple of My Eye è un’opera prima autobiografica del romanziere Giddens, ispirata a un suo best-seller, e segna il debutto dell’attore Kai Ko nel ruolo dell'autore. Il film ha anche lanciato la giovane attrice Michelle Chen, che interpreta l’oggetto delle attenzioni di un gruppo di ragazzi di scuola superiore.
Apple ha avuto ancor più successo al di fuori di Taiwan. A Hong Kong, per esempio, l'ultimo giorno del 2011, dopo trenta giorni di programmazione, ha battuto il record detenuto da Kung Fu Hustle di Stephen Chow, incassando 61,3 milioni di dollari hongkonghesi (7,9 milioni di dollari americani), e diventando così il film di lingua cinese di maggior successo tra quelli usciti a Hong Kong. In Cina, dove è uscito nel gennaio 2012, ha incassato altri 71,6 milioni di RMB (11,4 milioni di dollari americani), nonostante il fatto che fosse ampiamente disponibile già da un paio di mesi sul mercato dei DVD pirata – o forse proprio per questo.
Era abbastanza insolito che un film taiwanese venisse distribuito in Cina, considerando che, in passato, un film di Taiwan poteva solo infilarsi nel contingente annuale di film stranieri permessi. E 'stato il quarto film di Taiwan a uscire in Cina dopo la firma dell'accordo quadro di cooperazione economica (ECFA) nel 2010, che ha aperto gli schermi della Cina continentale ai prodotti taiwanesi. Il primo film arrivato in Cina in base alle nuove normative è stato Night Market Hero (FEFF 2011), uscito nel luglio 2011, che ha incassato poco più di 200.000 dollari americani.
Il record raggiunto al botteghino cinese da Apple nel mese di gennaio è stato già superato dalla storia d’amore corale Love di Doze Niu, una coproduzione uscita alla vigilia di San Valentino che ha incassato 119 milioni di RMB (18,9 milioni di dollari statunitensi) nelle prime due settimane di tenitura. Nel film, girato principalmente a Taipei ma con un segmento di Vicki Zhao a Pechino, c’è il meglio dei giovani attori taiwanesi, con Shu Qi che recita al fianco di Mark Chao, Ethan Ruan, Ivy Chen, Eddie Peng e Amber Kuo.
Love è stato realizzato in co-produzione con la Huayi Brothers Media Corporation, una delle principali società cinesi di film indipendenti. La Huayi nel 2011 ha co-prodotto anche Starry Starry Night, un film drammatico del taiwanese Tom Lin, ispirato a una popolarissima fiaba per bambini di Jimmy Liao. La Huayi Brothers ha stranamente rinsaldato i suoi legami con Taiwan: il responsabile della produzione è il cineasta taiwanese Chen Kuo-fu, un abile sceneggiatore che ha diretto The Personals (FEFF 2000) e che negli ultimi otto anni ha vissuto a Pechino.
Doze Niu, proprio come Chen Kuo-fu, è uno dei pochi cineasti di Taiwan che hanno avuto successo al botteghino cinese. Mentre la Huayi si è rivolta ai sudcoreani per le competenze tecniche necessarie a incrementare le possibilità del cinema cinese, in particolare per l’epica bellica Assembly di Feng Xiaogang (FEFF 2008) e il melodramma catastrofico Aftershock (FEFF 2011), Chen ha portato e fatto crescere sceneggiatori di Taiwan per Detective Dee and the Mystery of the Phantom Flame di Tsui Hark e per i prossimi film sul Tai Chi di Stephen Fung.
Un altro regista di Taiwan che nel 2011 è stato al centro di un cambiamento ben riuscito è Leste Chen, regista del film horror The Heirloom (FEFF 2006) e del dramma giovanile a tematica gay Eternal Summer (FEFF 2007). La commedia romantica Love on Credit, primo lungometraggio di Chen dopo cinque anni, ha registrato un successo modesto in Cina nel mese di ottobre, e ha incassato 33,9 milioni di RMB (5,37 milioni di dollari americani). Il suo prossimo film, già annunciato in uscita per San Valentino 2013, è un adattamento ufficiale per il grande schermo di un classico della tv giapponese, 101st Marriage Proposal, nel quale la Fuji TV risulta tra i finanziatori.
Mentre diversi registi taiwanesi stanno spostando la loro carriera in Cina, il contrario non è ancora possibile. Attori cinesi possono recitare in film taiwanesi, ma per i registi del Celeste Impero è ancora proibito fare film a Taiwan. E’ in vigore anche un sistema di quote, che permette l’importazione nell’isola di soli dieci film cinesi l’anno, escluse le co-produzioni, tanto che quest'anno i distributori di Taiwan hanno dovuto farsi due giorni di coda davanti alla sede dell’Ufficio Informativo del Governo, a Capodanno, per assicurarsi i permessi.
Per decenni la cultura di Taiwan è stata definita in opposizione a quella della Cina. I registi sono ancora profondamente consapevoli di fare film "locali", e anche Love di Doze Niu ha un sapore decisamente taiwanese. Molti film fanno uso dell’iconografia religiosa locale e descrivono altre tradizioni locali, che potrebbero sembrare esotiche agli occhi del pubblico cinese, per gridare la loro identità taiwanese; ma il loro mercato di riferimento è in primo luogo quello composto dal pubblico locale, e forse i politici sono ancora disposti a finanziarli.
È interessante notare che i più grandi successi di botteghino del 2012 fino ad oggi, ovvero Din Tao: Leader of the Parade e Love, hanno provato, senza riuscirci, a ottenere dei sussidi governativi (Love ha ricevuto un "bonus" dal governo, sulla base di una percentuale degli incassi al botteghino di Monga). Din Tao, che lo scorso febbraio a Taipei aveva già incassato 98,5 milioni di dollari taiwanesi (3,34 milioni di dollari americani), è la storia sentita di un padre e del suo figliol prodigo, un batterista fallito a Taipei, che torna a casa dove si appassiona a tradizioni locali per poi reinventarle.
Analizzando quest'ultimo anno di cinema taiwanese, emerge che il tema costante dei film di successo è la sincerità. Apple, Seediq Bale e Din Tao derivano da progetti personali, concepiti nel corso di diversi anni e indirizzati principalmente ad un pubblico locale. E 'difficile immaginare che uno di questi registi possa lasciare Taiwan per fare film in Cina, ma è probabile che il successo di Love e di Apple nella Cina continentale faccia cambiare per sempre il cinema taiwanese, così come il richiamo del pubblico cinese ha trasformato il cinema di Hong Kong.
Stephen Cremin