Addattamento/i: il cinema indonesiano nel 2012

Il 2012 è stato l’anno in cui i film indonesiani hanno ricevuto i maggiori riconoscimenti internazionali.

Postcards from the Zoo era in concorso a Berlino, The Raid ha sorpreso a Toronto, e Atambua 39 Celcius era in concorso al festival di Tokyo. La cosa ha destato forte sorpresa in milioni di indonesiani, dal momento che sono pochi i film che, dopo aver viaggiato sul circuito internazionale, attirano il pubblico nazionale.

Se guardiamo il botteghino locale, nel 2012 si sono venduti circa 18 milioni di biglietti per un totale di 83 film, vale a dire tre milioni in più rispetto all’anno precedente. La cosa interessante è che circa il 46% del pubblico complessivo è andato a vedere solo tre film: Habibie & Ainun, 5cm e The Raid. Tra i film che hanno avuto riconoscimenti internazionali, poi, solo The Raid è riuscito ad entrare con successo nella classifica del box office nazionale.

Negli ultimi anni, sono stati gli adattamenti ad avere la meglio al botteghino indonesiano. I principali film del 2008 (The Rainbow Troops), 2009 (When Love Glorifies God) e 2011 (A Little Letter to God) erano tutti adattamenti di romanzi. Questa tradizione è proseguita anche nel 2012, con due adattamenti apparsi in vetta alla classifica dei migliori film. Habibie & Ainun è tratto dalla biografia bestseller del terzo presidente indonesiano, B.J Habibie, mentre 5 cm è un adattamento del romanzo omonimo pubblicato nel 2005 e che ha avuto diverse ristampe conquistando altri lettori e fan.

Dei cinque campioni d’incasso del 2012, quattro erano tratti da libri famosi (Paper Boat, The Land of Five Towers, Habibie & Ainun, 5 cm) mentre The Raid era l’unico dei cinque con una sceneggiatura originale. Questo suggerisce che il pubblico indonesiano, per decidere di andare al cinema, si fida delle storie che risultano “già collaudate”.

Infatti ci sono stati parecchi film, eccezionali dal punto di vista artistico ma che, non essendo degli adattamenti, non hanno portato il pubblico al cinema perché la gente non conosceva la trama in anticipo. Guardando le cose da un altro punto di vista, questo fallimento mette in evidenza un malfunzionamento dell’ingranaggio che collega produzione e distribuzione cinematografica in Indonesia. L’industria del cinema indonesiano non ha distributori che facciano da intermediari tra cineasti ed esercenti e che si occupino della promozione dei film.

Sono i cineasti stessi a dover negoziare direttamente con gli esercenti e a dover investire una parte del budget per una promozione fai-da-te.

Se parliamo di generi, i film drammatici occupano il 66% della produzione annuale complessiva, gli horror si piazzano al secondo posto con il 16% e i film d’azione sono terzi con il 10%. Queste percentuali delineano un interessante miglioramento: la sparizione dei film sexy-horror che un tempo dominavano il mercato. La predominanza, nel 2012, dei film drammatici indica che il pubblico è ormai stanco della monotonia dei sexyhorror e che si è orientato verso il dramma e l’azione.

Per questo non risulta sorprendente il fatto che lo scorso anno la maggior parte delle pellicole interessanti dal punto di vista artistico appartenevano al genere drammatico.

Tra i film di maggior rilievo ci sono The Blindfold di Garin Nugroho, storia di integralisti religiosi utopisti ambientata a Yogyakarta, e Soegija, racconto di un’epoca in cui i confini nazionali indonesiani non erano ancora bene definiti e il nazionalismo non esisteva. Soegija si distingue perché è uno dei pochi film che vanno controcorrente rispetto alla narrazione nazionalista tradizionale che hanno invaso gli schermi nel 2012 (come 5 cm, The Land of Heaven… They Said).

Un fantasy sulle stesse linee è Atambua 39 Celcius, su una cittadina vicino al confine con Timor Est dopo la separazione del 1999.

Lovely Man invece è la storia di una ragazza innocente che va a trovare il suo papà a Giacarta, ma quando arriva scopre di essersi completamente sbagliata sul suo conto, dato che ora suo padre lavora come transessuale.

Il film di Edwin, Postcard from the Zoo è un racconto esistenziale dal realismo magico su Lana, una ragazza cresciuta in uno zoo della zona meridionale di Giacarta, mentre Test Pack: You’re My Baby di Monty Tiwa ha superato a sorpresa tutte le aspettative con l’elegante analisi introspettiva di una giovane coppia che combatte per superare i suoi dilemmi quotidiani. Va assolutamente ricordato anche The Raid, un film sanguinoso che merita un successo internazionale.

Nota: I dati riportati nel presente saggio sono stati ricavati dalle statistiche disponibili sul sito filmindonesia.or.id  

Makbul Mubarak