Anche se il 2012 non è stato necessariamente un anno rivoluzionario per il cinema vietnamita, è stato però, per la prima volta, un anno economicamente consistente: ha visto l’uscita, nei cinema di tutto il paese, di almeno un film vietnamita al mese per tutti i dodici mesi. Sono stati aperti sempre più multisala dotati di nuove tecnologie come la tecnologia digitale in 3D, ATMOS, e il 48FPS e si è registrato un aumento esponenziale degli incassi al botteghino, anche se nessuno di quei film vietnamiti ha fatto grossa impressione ai festival internazionali.
Come nello studio system hollywoodiano della prima ora, quando gli studi cinematografici gestivano sia la distribuzione che l’esercizio, la maggior parte degli studios vietnamiti produce, distribuisce e proietta i film sia locali che stranieri. Tra questi, vi sono la Galaxy Cinema, una società locale che ha prodotto quasi tutti i blockbuster nazionali e ha distribuito quelli della 20th Century, della Sony e della Warner Bros, la Megastar Media, una joint venture tra la Phuong Nam Corporation ed Envoy Media, arrivata in Vietnam nel 2005 e diventata il maggior distributore ed esercente vietnamita, e la BHD, una società locale che esporta la maggior parte dei film vietnamiti sul mercato internazionale, importando a sua volta diversi film stranieri piccoli e indipendenti.
Tra il 2010 e il 2011, la Megastar è subentrata in alcuni contratti della Galaxy quando quest’ultima ha fatto un accordo con la 20th Century Fox per la distribuzione in Vietnam di Avatar di James Cameron, e ha convinto la Warner Bros a ritornare in Vietnam dopo che quest’ultima aveva bloccato la distribuzione dei suoi blockbuster nel paese. Harry Potter e i Doni della Morte – Parte II è quindi uscito in Vietnam sei mesi più tardi, dopo che la Megastar aveva acquisito il listino della Warner Bros nel 2012. Da allora, la Megastar ha distribuito l’80% dei film importati in Vietnam. Questo può essere visto come un grande passo avanti, dal momento che nel 2005 la gran parte delle pellicole hollywoodiane veniva distribuita nel paese da tre a sei mesi dopo la loro uscita negli Stati Uniti. Nel 2011, la Megastar ha venduto l’80% delle sue quote alla coreana CJ Entertainment, e da allora sta importando film coreani. La loro catena di multisala possiede la maggior parte degli schermi nazionali: alla fine del 2012, la Megastar era proprietaria di dieci multisala, per un totale di circa 78 schermi, quando in tutto lo stato gli schermi sono 220.
Nel 2012 il mercato cinematografico è stato ravvivato da nuovi distributori che hanno fatto uscire non solo blockbuster di Hollywood ma anche pellicole indipendenti americane e film di Bollywood, Cina, Corea e Francia. L’anno scorso sono usciti in Vietnam circa 120 film (in confronto con i 106 del 2011) con due o tre nuovi film alla settimana, e l’incasso al botteghino sta crescendo anno per anno: nel 2012, gli incassi totali ammontavano a circa 47,8 milioni di dollari USA (film locali compresi), mentre nel 2011 erano 39 milioni e nel 2009 solo 13,8.
Tutti gli anni dal 2003, a partire dal grande successo a sorpresa di Gái Nhảy (Bar Girls, diretto da Le Hoang) che ha riportato il pubblico vietnamita al cinema a vedere i film locali, i cinema vietnamiti hanno sempre iniziato alla grande con la stagione del Capodanno lunare (o Tet in vietnamita). Visto che le vacanze del capodanno possono durare anche un mese intero e ci sono poche possibilità a livello di intrattenimento, di solito la gente va al cinema per rilassarsi. I film locali sono per la maggior parte commedie, dal momento che il pubblico è convinto che essere felici e contenti nei primi giorni dell’anno porti fortuna, ma ci sono anche i film hollywoodiani con cui confrontarsi, e questo è l’unico periodo dell’anno in cui la vittoria al botteghino dei film vietnamiti su quelli stranieri è garantita.
Dei ventitré film distribuiti tra gennaio 2012 e febbraio 2013, dodici erano commedie. Due sono le ragioni principali per cui il genere comico è il grande favorito per i cineasti vietnamiti: una è il box office, l’altra è la censura.
All’inizio del 2012, durante la stagione del Tet, ha spopolato Hello Co Ba (Hello Auntie Ba), una commedia slapstick prodotta dalla veterana Phuoc Sang Entertainment e interpretata da Hoai Linh, un comico che è il re del botteghino. Lo stesso è accaduto per Thien Menh Anh Hung (Blood Letter), un blockbuster di arti marziali in costume prodotto dalla nuova arrivata Phuong Nam Film. Con un budget estremamente ridotto (all’incirca 4 miliardi di dong, o VND, cioè 190.000 dollari USA) e incassi di botteghino per circa 30 miliardi di VND (1,4 milioni di dollari), Hello Co Ba è diventato il film più redditizio ad oggi, pur avendo ricevuto solo recensioni negative dalla critica e dalla comunità online. Invece il lodatissimo film d’azione ispirato a un fatto storico reale, Thien Menh Anh Hung, prodotto con 27 miliardi di VND (1,3 milioni di dollari) ha incassato al botteghino solo 22 miliari di VND (1,05 milioni di dollari) ed è stato considerato un fiasco.
Anche nella top ten del botteghino nazionale dell’anno scorso e dei primi mesi del 2013 otto film su dieci sono commedie, come Long Ruồi (Big Boss, una commedia sulla malavita diretta da Charlie Nguyễn) con 42 miliardi di VND (circa 2 milioni di dollari), Để Mai Tính (Fool for Love, una commedia romantica sempre di Charlie Nguyễn), Cô Dâu Đại Chiến (Battle of the Brides, commedia romantica diretta da Victor Vũ), Những nụ hôn rực rỡ (Bright Kisses, commedia musicale diretta da Nguyễn Quang Dũng). Ci sono poi altri film come Dòng máu Anh Hùng (The Rebel, un film d’azione diretto da Charlie Nguyễn), nonché l’ultimo record di botteghino, Mỹ Nhân Kế 3-D (The Lady Assassin 3-D, un film di arti marziali in costume su un gruppo di assassine prezzolate che addestrano una nuova arrivata per far fuori un generale malvagio). The Lady Assassin 3-D ha fatto incassi per 54 miliardi di VND (27 milioni di dollari), diventando il film nazionale campione d’incassi e il secondo miglior incasso di tutti i tempi nel Paese. Eppure, il film ha venduto un numero di biglietti inferiore a Nha co nam co tien (A Family Has Five Fairies), una commedia interpretata da Hoai Linh (il prezzo del biglietto di The Lady Assassin 3-D però era più alto a causa del 3D). Inoltre, A Family Has Five Fairies è stato realizzato con 6 miliardi di VND e ne ha incassati 32, mentre The Lady Assassin 3-D aveva un budget di circa 22 miliardi di VND. La questione della censura è un’altra ragione che impedisce alle società di produzione di realizzare film generi diversi. Infatti, sebbene sia in vigore un sistema di visto di censura per fasce d’età, la commissione per la censura esige ancora che i cineasti taglino certe scene anche dopo aver apposto il bollino “vietato ai minori di 16 anni”. Le stesse regole valgono anche per i film stranieri: sesso, violenza e qualunque altro aspetto che possa sembrare contrario al comunismo non sono permessi. Nel 2011, ad esempio, Hunger Games è stato respinto dalla censura locale.
All’inizio del 2012, inoltre, è stato bloccato dalla censura anche un film vietnamita su un gruppo di adolescenti che vengono assassinati da un misterioso killer durante una gita nelle regioni montuose dell’entroterra.
Secondo la censura, il film non solo era troppo violento, ma non era neanche sufficientemente artistico. A causa della censura, e non potendo realizzare film d’azione troppo violenti o pellicole horror troppo spaventose, i cineasti finiscono per mantenersi entro i confini delle commedie romantiche. E d’altra parte, cosa possono fare? La “vittima” più recente è Bui Doi Cho Lon di Charlie Nguyen (che esce in aprile), una pellicola d’azione su una guerra tra due bande per il controllo di Cho Lon (la Chinatown di Saigon), che in questo periodo ha problemi in quanto la commissione di censura ha chiesto il taglio di gran parte delle scene di lotta sanguinose, il che compromette la qualità della narrazione.
Queste norme, tuttavia, stanno lentamente cambiando, a partire dalle produzioni internazionali come Django Unchained che quando è arrivato in Vietnam non è stato sottoposto a censura, e che ha conservato tutte le scene in cui si vedono sangue e nudi maschili.
A partire dal 2004, sono parecchi i film d’essai vietnamiti che hanno fatto un’ottima impressione ai festival internazionali: pellicole come Buffalo Boy di Nguyen Vo Nghiem Minh, Bride of Silence di Doan Minh Phuong, Adrift di Bui Thac Chuyen e Bi, Don’t be Afraid di Phan Dang Di. C’è stato un momento in Asia, quando è esploso il cinema digitale, in cui diverse persone nel mondo si aspettavano di veder arrivare dal Vietnam una fioritura di film indipendenti, ma non è stato così, perché la maggior parte dei registi vuole andare sul sicuro, mentre i giovani cineasti o sono intrappolati in problemi finanziari o di censura o scelgono di continuare a lavorare per l’industria televisiva, il che è un vero spreco di talento.
Nel 2012, tre sono i film che possono essere veramente considerati “indipendenti”: Dành cho tháng sáu (Waiting for June), una storia di passaggio all’età adulta girata interamente con una Canon 5D da Nguyen Huu Tuan; Lay Chong Nguoi Ta (In the Name of Love), un dramma thriller diretto da Luu Huynh e presentato al Toronto Film Festival del 2012, e Ngoc Vien Dong (Pearls of the Far East), una serie di corti riuniti a formare un lungometraggio, e diretti da Cuong Ngo.
Comunque, vista la crescita costante delle cifre di botteghino per i film locali, e considerato il nuovo record raggiunto a inizio 2013 da The Lady Assassin 3-D, si prevede che il 2013 sarà un anno importante per il cinema vietnamita. Ci sono due film che probabilmente faranno il grande salto sul mercato internazionale: il poliziesco d’azione Bui Doi Cho Lon di Charlie Nguyen e il fantasy epico d’azione Monk on Fire di Dustin Nguyen.
Phan Dang Di, che ha anche ricevuto il premio SACD per il miglior film al Festival di Cannes 2010, girerà quest’anno il suo secondo film Big Father, Small Father.
Bui Thac Chuyen, vincitore del premio FIPRESCI alla Mostra di Venezia nel 2009 con Adrift, sta preparando il suo quarto film, Ha Noi Seven Loves. Molto interessante è anche un festival di cortometraggi online, YxineFF, ormai alla sua quarta stagione, il cui ambizioso obiettivo è quello di aiutare i giovani cineasti a realizzare la loro opera prima ottenendo il sostegno degli addetti ai lavori, compresi Phan Dang Di, Charlie Nguyễn e Tran Anh Hung.
Phan Xi Nê