Registi noti ed esordienti: cinema taiwanese nel 2013

La storia del cinema taiwanese nel 2013 è anche la storia del suo rapporto con l’industria della Cina continentale dall’altra parte dello Stretto; i suoi 1,4 miliardi di potenziali spettatori rimangono qualcosa che non può venire ignorato. I film taiwanesi più apprezzati dello scorso anno, tra cui alcuni documentari ben riusciti, avevano uno spiccato sapore locale e un potenziale di esportazione vicino allo zero. Pochissime sono state le coproduzioni con l’Europa o con l’Asia, Cina compresa.

Quarantanove titoli di produzione (o coproduzione) taiwanese sono usciti in sala nel 2013, e di questi solo cinque erano coproduzioni con la Cina, rispetto ai dieci titoli del 2012 e ai nove del 2011. In Cina invece sono usciti lo scorso anno ben diciotto film di produzione (o coproduzione) taiwanese, mentre a Taiwan possono essere distribuiti in sala solo dieci film cinesi l’anno, secondo un sistema di quote. È il governo che seleziona casualmente i film ammessi, per estrazione, nel mese di gennaio.

I film di coproduzione taiwanese che hanno avuto più successo in Cina sono stati Tiny Times 1 (Far East Film 2014) e Tiny Times 2, ambientati a Shanghai, che insieme hanno incassato nelle sale cinesi 125 milioni di dollari USA. Anche se nel cast e nella troupe dei due film figurano molti taiwanesi, cosa questa che ha permesso loro di schivare il sistema delle quote, questi due titoli non rappresentano un grande sostegno per l’identità del cinema taiwanese. Il regista e scrittore Guo Jingming abita nella Cina continentale e si rivolge a un pubblico cinese, sebbene i suoi romanzi siano famosi anche a Hong Kong e a Taiwan.

I tre film taiwanesi di maggior successo e più radicati nella terra d’origine sono la commedia di ambiente gangsteristico David Loman di Kwan, la commedia a tema gastronomico Zone Pro Site di Chen Yu-hsun e il documentario di fotografia aerea Beyond Beauty: Taiwan from Above di Chi Po–lin. Nessuno di questi è una coproduzione, e solo Zone Pro Site è uscito in sala al di fuori di Taiwan, con una distribuzione limitata a Singapore e in Malaysia. È anche l’unico dei tre a essere stato presentato pubblicamente a un festival fuori dai confini taiwanesi.

David Loman è quello che ha incassato di più, con entrate pari a 122 milioni di dollari taiwanesi (4,04 milioni di dollari USA) a Taipei. Zone Pro Site e Beyond Beauty hanno incassato rispettivamente 102 milioni di dollari taiwanesi (3,39 milioni di dollari USA) e 99,6 milioni di dollari taiwanesi (3,30 milioni di dollari USA). Complessivamente, i tre titoli rappresentano due terzi delle entrate totali al botteghino per i film taiwanesi a Taipei. I restanti quarantasei film si sono spartiti l’incasso complessivo al botteghino di Taipei, pari a 167 milioni di dollari taiwanesi (5,05 milioni di dollari USA), cifra che a livello nazionale va quasi raddoppiata.

Tra i primi cinque film taiwanesi dell’anno, tre erano documentari: Twelve Nights, sui cani randagi, a Taipei ha incassato 24,9 milioni di dollari taiwanesi (825.000 dollari USA); il film-concerto Mayday Nowhere 3D ha realizzato 18,8 milioni di dollari taiwanesi (623.000 dollari USA) nella capitale. Lo scorso anno sono usciti una decina di documentari in tutto, con un incasso medio al botteghino pari a 13,8 milioni di dollari taiwanesi (456.000 dollari USA) rispetto alla media di 8,81 milioni di dollari taiwanesi (292.000 dollari USA) per i lungometraggi di fiction.

Un altro dato interessante è che su quarantanove film taiwanesi usciti nel 2013 ben ventinove, ovvero il 59,2%, sono stati diretti – o co-diretti – da un regista esordiente. Anche David Loman e Beyond Beauty sono opere prime, mentre Zone Pro Site segna il ritorno del regista dietro la macchina da presa dopo una pausa durata sedici anni. Chen Yu-Hsun non sarà un esordiente, ma ricomincia da zero dopo aver tastato il terreno con alcuni episodi dei recenti film antologici Juliets e 10+10.

Ad ogni modo, si devono a registi esordienti i film più innovativi del 2013, tra i quali figurano anche alcune commedie romantiche, come Machi Action di Jeff Chang, Apolitical Romance di Hsieh Chun-yi (Far East Film 2013) e Campus Confidential di Donnie Lai (Far East Film 2014). L’altrettanto innovativo Forever Love (Far East Film 2013), ambientato nel milieu cinematografico taiwanese in lingua locale, è frutto della collaborazione tra due registi relativamente giovani, Shiao Li-Shiou e Kitamura Toyoharu.
Si preannuncia diverso il 2014?

Nella prima metà del 2014 sono previsti tredici film in uscita, rispetto ai venti del primo semestre del 2013. Solo tre di essi sono opere prime: l’epica in costume KANO, incentrata sul mondo del baseball (Far East Film 2014), My Mandala, dramma su un genio della truffa, e il documentario Mazu Procession, co-diretto dall’attore Richie Ren. KANO si sta rivelando un grande successo e ai primi di aprile nella sola Taipei aveva già superato i 100 milioni di dollari taiwanesi d’incasso (3,31 milioni di dollari USA). A un mese dall’uscita in sala, era ancora al secondo posto nella classifica del botteghino.

Nel secondo semestre dovrebbero uscire diversi titoli molto attesi, come Meeting Dr. Sun di Yee Chih-Yen nel mese di agosto, e in settembre Paradise in Service di Doze Niu, Partners in Crime di Chang Jung-chi e Nian Nian di Sylvia Chang. Anche il sequel della commedia d’azione Black & White: The Dawn of Assault dovrebbe arrivare nelle sale cinematografiche in autunno. Invece The Assassin, il fantasy sulle arti marziali di Hou Hsiaohsien, attualmente in post-produzione, probabilmente non uscirà prima del 2015.

La realizzazione di Black & White e di The Assassin è stata possibile solo grazie al mercato cinese, in forte crescita. Due anni fa Black & White Episode I: The Dawn of Assault, che è stato rilanciato come coproduzione cinese, ha incassato in Cina 89,5 milioni di RMB (14,4 milioni di dollari USA), che rappresenta la quota maggioritaria del botteghino complessivo per il film. Per sviluppare il progetto di The Assassin, ambientato all’epoca della dinastia Tang, sono stati necessari più di venticinque anni, con diverse pause e interruzioni soprattutto negli ultimi dieci, a causa delle difficoltà di chiudere il budget.

Anche Giddens Ko, il regista di You Are the Apple of My Eye (Far East Film 2012), si è rimesso al lavoro con il suo secondo lungometraggio, Kung Fu, una commedia d’azione che non sarà pronta prima del 2015. Nel frattempo, Ko ha prodotto diversi film, come il documentario Twelve Nights, la commedia romantica Café, Waiting, Love e il fantasy di supereroi A Choo. Il sito di e-commerce cinese Alibaba ha recentemente annunciato che parteciperà al finanziamento di cinque dei suoi prossimi film.
Stephen Cremin