La produzione cinematografica hongkonghese sarà anche in calo, ma l’industria locale non risparmia i propri sforzi per mettere in campo una nuova generazione di registi. Tra i programmi studiati per far emergere il talento riveste particolare importanza il Fresh Wave International Short Film Festival, fondato e presieduto dall’acclamato regista Johnnie To.
Il progetto, che in aprile ha festeggiato la sua dodicesima edizione, adotta un approccio nuovo per sostenere registi di età compresa tra diciotto e trentacinque anni. I team dei progetti presentano proposte di cortometraggi attraverso un bando pubblico e ciascun team selezionato ottiene una sovvenzione per la produzione. Una volta realizzati, i film prendono parte a una competizione locale e vengono proiettati insieme a cortometraggi di altri Paesi. Come banco di prova il festival ha raggiunto il suo scopo e gli ex allievi continuano poi a lavorare nel cinema mainstream e persino a vincere trofei agli Hong Kong Film Awards.
Per la dodicesima edizione la competizione Fresh Wave è stata rinnovata: le due sezioni Open e Student sono confluite in un’unica competizione e il numero di progetti è stato limitato a 20. Il contributo per ogni film è maggiore, essendo aumentato da 70.000 HK$ (8900 US$) a 100.000 HK$ (12.700 US$), e la durata massima è stata innalzata a trenta minuti. Come afferma il presidente To nella prefazione al programma di quest’anno, l’aumento del budget è stato concordato “con la speranza che i candidati superassero le restrizioni e i limiti precedenti e raggiungessero pienamente ciò che si erano prefissati”.
Per il Fresh Wave 2018 sono stati ultimati 19 cortometraggi, che hanno partecipato al concorso dal 6 al 21 aprile. Malgrado la gamma di stili spaziasse dalla commedia eccentrica al dramma familiare e dalla politica alla videoarte, molte delle opere lasciavano facilmente trasparire le principali preoccupazioni dei giovani hongkonghesi. In tre film il tema centrale era il suicidio di studenti, mentre altri riflettevano le lotte politiche degli anni più recenti e le relative divisioni generazionali, e molti guardavano alla relazione genitore-figlio o inserivano questo tema in narrazioni più ampie. Come negli anni passati, Fresh Wave continua a essere non solo una vetrina di talenti emergenti, ma anche una cassa di risonanza per ciò che alberga nella mente della gioventù della città.
In questa selezione il Far East Film presenta tre opere particolarmente significative del concorso di quest’anno.
Bright Spring Days
Dir. Yeh Ka-lun
Lo sceneggiatore e regista Yeh Ka-lun si è laureato alla Facoltà di Giornalismo e Comunicazione della Chinese University di Hong Kong.
艷陽天 / t.l. Radiosi giorni di primavera / 2018 / DCP / 25’ / International Premiere
Quando il figlio ritorna a Hong Kong per un breve soggiorno, Kuen, cantante in un club vecchio stile, ha la rara possibilità di riallacciare i rapporti con lui. Durante il loro riavvicinamento i due si vedono riflessi in un’altra coppia madre-figlio, quando la collega di Kuen chiede loro di badare al proprio bambino. Bright Spring Days presenta un tenero dramma familiare e sociale, con una triste canzone conclusiva, e riesce a mettere sul piatto con tocco delicato tutta una serie di temi sociali, dalla pressione per lo studio ai cambiamenti culturali nel posto di lavoro, sempre più obsoleto, di Kuen.
Fires
Dir. Ho Chung-ken
Il regista e co-sceneggiatore Ho Chung-ken si è laureato alla Facoltà di Cinema e Televisione dell’Accademia per le arti dello spettacolo di Hong Kong, specializzandosi in regia. Lavora come libero professionista realizzando pubblicità e occupandosi di produzione e montaggio di video aziendali e cortometraggi.
火 / t.l. Incendi / 2018 / DCP / 29’ / International Premiere
Un aspirante attore, dopo non essere riuscito a piangere a comando per una piccola parte, e di fronte alle pressioni dei genitori che non lo approvano, ripensa le proprie scelte professionali. Ma le cose iniziano a cambiare quando un amico gli propone una sceneggiatura che, stranamente, sembra rispecchiare la sua realtà. Fires, che vanta ottimi valori di produzione e un’eccellente interpretazione del protagonista, combina un avvincente dramma personale con scene surreali mentre racconta la pressione per il successo e le opinioni degli anziani contrari al lavoro in campo artistico a Hong Kong.
Goodbye
Dir. Lam Hei-chun
Lo sceneggiatore e regista Lam Hei-chun si è laureato in Scienze Sociali Applicate presso la City University di Hong Kong.
燈火 / t.l. Addio / 2018 / DCP / 25’ / International Premiere
Dopo la morte della moglie, un ingegnere elettrotecnico viene assorbito da un ciclo di turni di notte, lontano dalla figlioletta. La ragazzina cerca di venire a patti con la sua assenza e spera che il padre possa stare con lei per la Festa di Mezzo Autunno, un momento in cui le famiglie si riuniscono e (cosi le e stato detto) in cui la danza tradizionale del drago di fuoco puo curare ogni sofferenza. Le immagini di Goodbye forniscono uno spaccato efficace degli sforzi che si fanno per destreggiarsi fra vita e lavoro, sottolineando efficacemente i parallelismi (il papa aggiusta i lampioni, ma non riesce a sostituire una lampadina in casa) e suscitando simpatia per la ragazzina che se la deve cavare da sola .
Tim Youngs