Nella prima meta degli anni Novanta, quando una nuova ondata di estimatori internazionali inizio ad appassionarsi alle delizie del cinema di Hong Kong, un’attrice in particolare – Brigitte Lin Ching Hsia – incarnava il fascino prodigioso e senza freni dei film della citta. I classici di Lin sono entrati a pieno titolo nella lista dei film imperdibili, e una serie di cult sensazionali hanno fatto di lei la regina incontrastata del cinema fantasy di Hong Kong .
Anche se quella nuova schiera di fan e frutto della grande varieta di opere realizzate da Lin a Hong Kong, la sua carriera e iniziata nella nativa Taiwan, con una fitta serie di film. Lin, nata a Taipei il 3 novembre 1954, e stata scritturata per il suo primo film dopo essere stata avvicinata per strada da un talent scout a diciassette anni .
Il film, tratto dal romanzo d’esordio di Chiung Yao, era il melodramma Outside the Window (1973) di Sung Tsun-shou e Yok Teng-heung, in cui Lin interpreta una studentessa che si innamora di un insegnante .
Outside the Window a Hong Kong e stato un film estivo di grande successo e, anche se non e uscito a Taiwan per un problema di diritti, il suo esito fortunato ha ispirato la realizzazione di molti adattamenti dell’opera dello scrittore, tra i quali ulteriori film strappalacrime interpretati da Lin, come quello su un triangolo amoroso di Chen Hung-lieh dal titolo Cloud of Romance (1977) .
Alla fine degli anni Settanta Lin era cosi richiesta a Taiwan da lavorare persino a sei film contemporaneamente. L’attrice appariva spesso sullo schermo insieme agli attori Chin Han e Charlie Chin, tanto che, insieme anche alla collega Joan Lin, i quattro divi formavano un quartetto cosi popolare da acquisire il nome collettivo “i due Lin e i due Chin”. In quello stesso periodo Lin ha cambiato rotta, per interpretare Dream of the Red Chamber di Li Han-hsiang (1977), un grandioso film in costume realizzato per la casa di produzione Shaw Brothers di Hong Kong, in cui l’attrice veste per la prima volta abiti maschili .
Dopo essersi recata negli Stati Uniti per un periodo di pausa alla fine degli anni Settanta, Lin ha iniziato a diversificare ulteriormente le sue scelte. La sua immagine viene sorprendentemente rivoluzionata nel coraggioso ruolo di protagonista di Love Massacre (1981) di Patrick Tam, esponente della New Wave hongkonghese, girato in California. Tornata a Taiwan, Lin si cimenta in una serie di film di fascia bassa, come Golden Queen’s Commandos di Chu Yen-ping (1982). Ma la vera svolta avviene con la prima delle famose collaborazioni tra Lin e il produttore-regista Tsui Hark, in Zu: Warriors from the Magic Mountain (1983). Lin, che in quest’opera ad alto budget e ricca di effetti speciali interpreta una contessa, viene introdotta alle fatiche del genere fantasy hongkonghese, che contempla anche un ampio uso di trucchi in wirework .
Dopo altre interpretazioni in film hongkonghesi, tra le quali il ruolo elegante di una ladra acrobata nella commedia All the Wrong Spies di Teddy Robin (1983), ambientata al tempo della guerra, nel 1984 Lin si trasferisce nella colonia britannica e si dedica a tempo pieno alle produzioni locali. Grazie al ruolo di segretaria di un boss del crimine sotto protezione nel successone di Jackie Chan Police Story (1985) Lin ha un assaggio di film d’azione contemporaneo di prim’ordine, con tanto di acrobazie complesse; mentre l’abile fantasy di Tony Au Dream Lovers (1986) la vede alle prese con il dramma della reincarnazione attraverso ere distanti due millenni. Ma il film interpretato da Lin in questo periodo che i fan preferiscono e Peking Opera Blues (1986) di Tsui Hark, che spazia gioiosamente attraverso generi diversi. Passando con disinvoltura dall’azione alla commedia e al dramma, Lin e affascinante nel ruolo della protagonista androgina – elegante con i capelli corti e quasi sempre in abiti maschili – che entra in combutta con i ribelli che si oppongono a suo padre, un generale .
Passata a lavorare con ritmi piu tranquilli, Lin ha accettato i progetti degli acclamati registi Ann Hui e Yim Ho. Per Hui, Lin interpreta un’assistente sociale che inizia una relazione con un truffatore e ricorda una relazione del passato nel dramma Starry Is the Night (1988), mentre Red Dust (1990) di Yim Ho la vede nel ruolo impegnativo di una scrittrice cinese che vive anni di difficolta personali e nazionali. Con Red Dust Lin ha ottenuto il premio per la migliore attrice ai Golden Horse Awards di Taiwan .
Nell’estate del 1992 Swordsman II, diretto da Ching Siu-tung e prodotto da Tsui Hark, costituisce una svolta dirompente della carriera di Lin. Vestendo gli accattivanti panni della potentissima Asia Invincibile, Lin assume il ruolo iconico del cattivo che ha ottenuto poteri soprannaturali attraverso la castrazione che si e autoimposto e la trasformazione di genere, con scene sensazionali inserite nel ritmo forsennato del film wuxia. Gli spettatori erano entusiasti e i combattimenti con la spada si fanno anche piu numerosi nel successivo Dragon Inn (1992) di Raymond Lee, prodotto da Tsui e ambientato nel deserto, che ha uno dei suoi punti di forza nella battaglia acrobatica in bagno tra Lin e Maggie Cheung, mentre Asia Invincibile torna in The East Is Red (1993) di Ching e Lee .
Una fitta schiera di altri registi si e gettata sul nuovo trend di wuxia interpretati da Lin, enfatizzando la presenza scenica dell’attrice con il suo caratteristico sguardo feroce. Tra di essi, quello di maggiore successo e stato Ronny Yu, nel cui splendido fantasy The Bride with White Hair (1993) Lin interpreta un’assassina che si libera da una setta malvagia, ma poi il suo uomo le si rivolta contro. Tra gli altri, va citato Deadful Melody (1994) di Ng Minkan, nel quale Lin fa saltare per aria gli avversari con la sua lira magica. Tuttavia in questo periodo Lin non si e limitata ai fantasy wuxia ma ha esplorato anche altri generi, come nella commedia di culto di Wong Jing Boys Are Easy (1993), dove Lin indossa ancora una volta abiti maschili impersonando un poliziotto tosto .
Alla fine del 1992 prendono il via le riprese dell’epica wuxia di Wong Kar-wai Ashes of Time (1994), e inizia anche il coinvolgimento di Lin nell’opera del regista .
In Ashes l’attrice porta avanti la sua fluida dinamica di genere e sullo schermo ha il ruolo apparentemente scisso dello spadaccino Murong Yang e di sua sorella Murong Yin, offrendo un’interpretazione che dalla sensualita scivola nella follia. La realizzazione del film e stata un processo lungo e costoso, tanto che la produzione si e fermata affinche il cast potesse girare una sciocca parodia del materiale originale in The Eagle Shooting Heroes (1993) di Jeff Lau. Prodotta da Wong, la commedia esibiva il colorato spettacolo di otto divi di prim’ordine che gigioneggiano davanti alla macchina da presa .
Un’altra pausa del progetto Ashes ha permesso a Wong di girare in gran velocita Hong Kong Express (1994), sulla Hong Kong moderna, ampliando cosi ulteriormente il pubblico globale di Lin. Con la diva che interpreta una trafficante di droga in parrucca bionda e occhiali da sole e con riprese improvvisate in location estemporanee, questo gioiellino sognante di Wong ha fatto scalpore nel circuito d’essai, raccogliendo un plauso molto esteso e ottenendo sostegno anche negli Stati Uniti, grazie all’appoggio incondizionato di Quentin Tarantino .
Nel 1994, quando Ashes of Time e finalmente uscito in sala, Lin si era gia allontanata dal cinema. Sposata con l’uomo d’affari di Hong Kong Michael Ying all’inizio di quell’anno, Lin si e stabilita lontano dai riflettori e in seguito ha dato alla luce due figlie. Fino a oggi e tornata al cinema solo per fare la voce narrante in Bishonen (1998) e in Peony Pavilion (2001) di Yonfan. Per puro caso la sua decisione di prendere le distanze dal cinema e avvenuta proprio nel momento in cui, per i film di Hong Kong, iniziava un lungo periodo di declino. Per i tanti che oggi considerano il periodo che va dai primi anni Ottanta alla meta degli anni Novanta come la moderna eta dell’oro del cinema di Hong Kong, la presenza singolare – e spesso iconica – di Brigitte Lin e parte integrante del suo fascino .
Quest’anno una nuova generazione di spettatori potra avvicinarsi al cinema di Lin, poiche i suoi film tornano a nuova vita nelle versioni restaurate e le retrospettive accendono i riflettori sulla sua opera.
In occasione dell’omaggio speciale a Brigitte Lin, il Far East Film Festival di Udine e orgoglioso di premiarla con il Gelso d’Oro alla Carriera, in riconoscimento del suo duraturo contributo al cinema asiatico.
Tim Youngs