Un cinema sproporzionato: i film malaysiani nel 2017

Nel 2017, l’industria cinematografica della Malaysia ha incoronato un nuovo campione assoluto degli incassi per il cinema locale, Abang Long Fadil 2 di Syafiq Yusof. Con oltre 18 milioni di ringgit di incasso (equivalenti a quasi 3,76 milioni di € o 4,67 milioni di US$), questo seguito di un thriller d’azione del 2014, a sua volta filiazione di un precedente detentore della corona di campione d’incassi del cinema della Malaysia, KL Gangster (2011), ha surclassato il precedente primato di Polis EVO, che nel 2015 aveva toccato i 17,47 milioni di ringgit (3,65 milioni di € o 4,53 milioni di US$). Peccato che, proprio come accadde nel 2015 con Polis EVO, gli incassi di Abang Long Fadil 2 abbiano fagocitato quasi un terzo di quella che è stata la fetta di mercato conquistata complessivamente dal prodotto nazionale.

Procediamo comunque con ordine nell’analizzare i dati 2017 pubblicati da FINAS, la corporazione nazionale per lo sviluppo cinematografico. Anche l’anno scorso il parco sale della Malaysia ha verificato un’espansione, passando da 144 a 151 esercizi (+4,86%), equivalenti a 1094 schermi (+10,39) e 185.997 posti a sedere (+8,08). La crescita dei biglietti venduti non è stata proporzionale, giacché si è attestata ad un mero +1,69%, per un totale di 72,84 milioni di spettatori, contro i 71,63 del 2016. L’incremento dei prezzi dei biglietti ha comunque contribuito ad un più sensibile aumento degli incassi globali, pari a +7,47%, in ragione di 983,64 milioni di ringgit (205 milioni di € o 255 milioni di US$) contro i 915,30 (191 milioni di € o 237 milioni di US$) del 2016.

Nonostante la crescita complessiva del mercato, i film locali hanno incassato soltanto 57,57 milioni di ringgit (12 milioni di € o 14,90 milioni di US$), contro gli 84.48 (17,64 milioni di € o 21,89 milioni di US$) del 2016, ossia un crollo su base annuale di quasi il 32%. In termini di percentuali, i film nazionali hanno raccolto solo il 5,85% degli incassi, contro il 9,22% del 2016 e il 6,10% di quel 2015 che su queste pagine definimmo un annus horribilis per l’industria cinematografica della Malaysia. I dati pubblicati da FINAS sul numero di spettatori, a nudo quindi degli incrementi sui prezzi dei biglietti, sono ancor più preoccupanti: le produzioni locali, infatti, avrebbero raccolto solo 4,52 milioni di spettatori, il dato più basso dall’inizio del decennio. Se si calcola poi che ben 18,15 dei suddetti 57 milioni sono stati incassati da un singolo film, la situazione risulta ancor meno rosea.

Ciononostante, a parziale consolazione, è doveroso rilevare come, rispetto al 2015, le stime relative ad incassi e numero di spettatori medi siano migliori. E questo semplicemente perché rispetto agli 80 titoli che si spartirono la torta quell’anno, nel 2017 le uscite nazionali hanno raggiunto un totale di 59 film. Ma se si considera poi che nel 2016 le uscite nazionali erano scese a 46, con quasi un terzo d’incassi in più, si capisce bene come mai anche su questo fronte, i dati del 2017 siano i secondi peggiori del decennio. A seguito dei risultati incoraggianti dello scorso anno, la “bolla” produttiva è tornata a gonfiarsi, abbassando la qualità del prodotto e il margine dei profitti. Del resto, per la gran parte di queste produzioni mordi e fuggi, la vera meta non sono i biglietti venduti in sala, ma la vendita dei diritti via cavo al gigante della tv locale Astro, che programma gran parte di tali titoli già dopo quindici giorni dall’uscita nei cinema.

L’enorme successo di Abang Long Fadil 2, propulso dal successo dei predecessori, dai notevoli valori produttivi, dall’estetica videoclippara, dalla colonna sonora hip hop, dal dispendioso battage pubblicitario, nonché dalla più ampia uscita registrata per un titolo locale (130 copie), testimonia poi di come anche il sistema cinema in Malaysia si vada allineando alle pratiche hollywoodiane di serializzazione e creazione di “film evento” che monopolizzano l’attenzione del mercato. Con il corollario nefasto che un singolo “film evento” rischia di cannibalizzare l’intero mercato nazionale. Se nel 2016, infatti, ben tre film avevano superato la soglia dei 10 milioni di ringgit d’incasso, dietro ad Abang Long Fadil 2, il secondo incasso nazionale del 2017 l’ha registrato il film d’avventura Tombiruo: Penunggu Rimba, con meno di 8 milioni di ringgit. Tra gli altri sette titoli che hanno superato la quota del milione di ringgit d’incasso (209.000 € o 259.000 US$), segnaliamo You Mean the World to Me di Saw Teong Hin, che, lungi dall’aver recuperato l’ingente investimento, ha nonostante tutto riportato un risultato decoroso per un’opera drammatica in un contesto assai avverso al cinema d’autore.

In tal senso, in conclusione, si deve purtroppo registrare pure come, rispetto all’incoraggiante diversificazione degli incassi nel 2016, il mercato cinematografico della Malaysia abbia fatto un esorbitante passo indietro nel 2017, sancendo un primato del prodotto hollywoodiano mai così schiacciante. Con incassi pari a 739,99 milioni di ringgit (154,53 milioni di € o 191,70 milioni di US$), i film in lingua inglese hanno contato per il 75,23% del mercato cinematografico 2017 della Malaysia. I film in lingue cinesi e indiane hanno registrato flessioni negli incassi, rispettivamente 89,3 milioni di ringgit (18,65 milioni di € o 23,14 milioni di US$) contro i 100,35 (20,96 milioni di € o 26 milioni di US$) del 2016 (-11%) e 65,02 milioni di ringgit (13,58 milioni di € o 16,84 milioni di US$) contro i 71,44 (14,92 milioni di € o 18,51 milioni di US$) del 2016 (-9%), ma hanno comunque fatto meglio dei film nazionali. E anche i film in altre lingue hanno perso quota con 19.88 milioni di ringgit (4,15 milioni di € o 5,15 milioni di US$) contro i ben 35,11 (7,33 milioni di € o 9,09 milioni di US$) del 2016 (-43%), registrando nondimeno il loro secondo miglior risultato del decennio. Ad aver incrementato considerevolmente la porzione degli incassi sono stati i film indonesiani con una crescita da 6,59 milioni di ringgit (1,38 milioni di € o 1,71 milioni di US$) a 11,88 (2,48 milioni di € o 3,08 milioni di US$), equivalente ad un +80%, dovuta essenzialmente al grande successo (6 milioni di ringgit) di Satan’s Slaves (Pengabdi Setan) di Joko Anwar, il più grande incasso di sempre per un film indonesiano in Malaysia.
Paolo Bertolin