Mentre l’attività di restauro cinematografico continua la sua rapida espansione e i classici ripuliti diventano parte integrante dei programmi di visione degli appassionati di cinema, il Far East Film Festival di Udine continua a presentare nuovi progetti di grande importanza. Quest’anno il FEFF ospiterà la prima mondiale della versione restaurata del film taiwanese The Wheel of Life (1983), un sorprendente trittico sulla reincarnazione diretto da King Hu, Li Hsing e Pai Ching-jui. Verrà proiettato anche A Speck in the Water (Nunal sa Tubig, Filippine 1976), un inquietante lavoro sperimentale di Ishmael Bernal che copre più cicli della vita in un villaggio costiero.
Entrambe le opere sono rappresentative dei grandi progressi compiuti nel restauro digitale dei film. Ai tempi del restauro analogico, il processo per riportare un film alla forma più vicina possibile a quella originale comportava lunghi processi manuali e fotochimici, e i costi potevano essere proibitivi. L’avvento dei processi di post-produzione digitale ha fornito ai professionisti del restauro strumenti nuovi ed efficienti per trattare i danni da usura, gestire lo sfarfallio e lo scolorimento, stabilizzare le immagini e altro ancora, e i migliori laboratori specializzati hanno fatto da apripista con progetti di alto profilo.
Negli ultimi anni l’accesso al restauro si è ampliato, con un numero maggiore di laboratori cinematografici che gestiscono progetti, mentre alcune società cinematografiche e certi archivi acquistano attrezzature per svolgere autonomamente parte del lavoro. Nel caso del Taiwan Film Institute, ad esempio, l’archivio ha allestito una postazione di restauro digitale nel luglio 2016. Due anni più tardi, l’Istituto ha completato il restauro in 4K di Raining in the Mountain (1979) di King Hu (usando una risoluzione orizzontale di circa 4.000 pixel) come primo progetto di restauro di un lungometraggio effettuato in casa. Tra le altre istituzioni asiatiche che eseguono il restauro in proprio figurano il Korean Film Archive e il China Film Archive.
Il Taiwan Film Institute ha curato anche il restauro di The Wheel of Life, progetto sponsorizzato dall’attrice protagonista del film, Peng Hsueh-fen. L’istituto ha avviato il progetto nel dicembre dello scorso anno: gli elementi del film sono stati scansionati con una risoluzione di 4K. Il restauro è stato eseguito in 2K: la correzione dell’immagine è stata fatta prima a video per rilevare le transizioni, seguita poi dalla stabilizzazione. Poi si è passati alla correzione della luminosità e alla rimozione automatizzata di polvere e graffi, prima delle fasi più laboriose della rimozione semiautomatica e manuale di polvere e graffi e della correzione delle distorsioni (i film con danni maggiori richiedono passaggi aggiuntivi, come il fissaggio manuale delle rotture e la riparazione delle perforazioni prima della scansione). L’intero progetto è stato completato a marzo.
Il restauro di A Speck in the Water è stato supervisionato dall’ABS-CBN Film Restoration Project delle Filippine, divisione del gruppo ABS-CBN Corporation che gestisce un grande archivio cinematografico e che per il restauro dei film si rivolge a laboratori esterni nelle Filippine e all’estero. Per A Speck in the Water la ABS-CBN Film Restoration ha utilizzato l’unica pellicola in 35mm rimasta, rinvenuta nella Cineteca della Biblioteca pubblica di Fukuoka e sottotitolata in giapponese; il film era entrato nella collezione di Fukuoka nel 2002, come uno dei cinque film filippini acquisiti dalla Japan Foundation.
Il film era in cattive condizioni, con problemi che spaziavano da polvere, graffi e macchie a sfarfallio, scolorimento, forzature, strappi o rotture nella pellicola, sporcizia o segni di cambio rullo. A Speck in the Water è stato prima scansionato con una risoluzione di 4K alla Tokyo Ko-on Co in Giappone e poi restaurato digitalmente in 2K presso la Kantana Post Production di Bangkok, all’inizio del 2018. Un’ulteriore pulizia dell’audio e la correzione colore sono state eseguite dalla Wildsound nelle Filippine. Complessivamente, secondo l’ABS-CBN Film Archive, i tecnici impegnati nel progetto hanno impiegato 3600 ore di lavoro. Il film restaurato è stato presentato in anteprima al festival cinematografico Cinemalaya a Metro Manila lo scorso agosto.
The Wheel of Life si unirà agli altri classici restaurati negli ultimi anni per contribuire agli sforzi del Taiwan Film Institute volti a migliorare la conoscenza del cinema taiwanese in patria e all’estero. Oltre alla proiezione nei festival, alcuni film appartenenti al programma di restauro dell’Istituto vengono distribuiti a livello internazionale in edizioni Blu-ray di fascia alta. Allo stesso modo, anche la ABS-CBN garantirà una nuova vita a A Speck in the Water, tra proiezioni speciali, partecipazioni a festival cinematografici, passaggi televisivi, distribuzione in video o tramite servizi online come iTunes, tutte carte da giocare per i film restaurati. Per i cinefili di oggi, il fatto che i restauri siano accessibili con questa varietà di mezzi è una benedizione. Che siano visti in sala o in alta definizione a casa, le versioni restaurate di film fondamentali stanno diventando così comuni che alcuni potrebbero darli per scontati – una situazione ben diversa rispetto soltanto a un decennio fa, quando molti di questi film potevano essere visti soltanto in copie scadenti o, peggio, erano semplicemente fuori portata.
Tim Youngs