Un anno promettente: il cinema thailandese nel 2023

L’anno scorso il cinema thailandese ha fatto notevoli passi avanti in termini di varietà nelle piattaforme multimediali, nelle classifiche al botteghino e come arricchimento in genere. Varie produzioni locali hanno infranto record di incassi e sono stati realizzati film di tutti i generi, per intercettare segmenti di pubblico diversi. Complessivamente nel 2023 sono usciti in sala circa 50 titoli di produzione locale, cui si aggiungono quelli diffusi direttamente in streaming, per un totale complessivo di 75 film. Tutti i veterani del Nuovo Cinema Thailandese hanno siglato accordi diretti con Netflix e creato contenuti per lo streaming. Nonzee Nimibutr e Wisit Sasanatieng hanno realizzato rispettivamente Once Upon a Star, la storia di una compagnia itinerante di organizzatori di spettacoli e delle loro attività all’epoca di massima popolarità della star del cinema thailandese Mitr Chaibancha, e The Murderer, una commedia slapstick incentrata sulle caotiche indagini su una serie di omicidi nel Nord-est del paese. Pen-ek Ratanaruang ha trasformato in una serie tv uno dei suoi primi film, Sixtynine (1999), mentre registi più giovani hanno realizzato lungometraggi o serie televisive. Tra le piattaforme più attive figurano Netflix e Prime Video, oltre alla thailandese Monomax. Alcuni film, come Doi Boy di Nontawat Numbenchaphol (2023), sono ora disponibili in streaming in tutto il mondo.

La redditizia galoppata dello streaming ha subito però una battuta d’arresto nel momento in cui Prime Video ha cancellato tutti i progetti cinematografici e televisivi nella regione, facendo ripiombare il mercato nell’incertezza.

Nonostante gli operatori si disperino per i bassi ricavi dei film distribuiti in sala, alcuni titoli di produzione locale hanno comunque raggiunto ottimi risultati. Due horror, The Undertaker (di Thiti Srinuan, 2023) e Death Whisperer (di Taweewat Wantha, 2023), hanno incassato rispettivamente più di 18,5 milioni di euro (730 milioni di baht) e 12,7 milioni di euro (500 milioni di baht). The Undertaker, un franchise che si rivolge soprattutto agli spettatori delle regioni del Nord-est, è una commedia horror su un gruppo di amici e sulle loro interazioni con un becchino. Originalissimo e autentico, The Undertaker si è rivelato un successo strepitoso e ha raggiunto livelli di incassi molto vicini a quelli realizzati da Pee Mak (di Banjong Pisanthanakun, 2013). I risultati ottenuti hanno spinto il governo a sostenere l’industria cinematografica thailandese nel suo complesso.

Death Whisperer è tratto da una serie di popolari libri horror incentrati su una famiglia di agricoltori perseguitata da uno spirito, il quale prende possesso del corpo di una delle figlie mentre il figlio maggiore fa tutto il possibile per riportare la serenità in famiglia. Il film, curatissimo nella scenografia e nell’utilizzo del suono, è diventato il secondo maggior successo di botteghino del 2023 e un sequel è atteso per la fine del 2024.

Questi due esempi sono indicativi del successo delle saghe cinematografiche thailandesi. The Undertaker è il sesto episodio di quella che è conosciuta come la serie Tai Ban, film che raccontano le vicende di un gruppo di amici in un villaggio nella zona nord-orientale del paese e che sono considerati una specie di “serie Marvel thailandese”. Anche The Undertaker, come Death Whisperer, ha potuto beneficiare dell’appoggio dei tanti appassionati del romanzo da cui è tratto. Sempre la serialità è alla base del successo di altri due film, il sequel 4 Kings 2 (di Phuttipong Nakthong, 2023) e Khun Pan 3 (di Kongkiat Komesiri, 2023). Il primo riprende il racconto delle vicende di un gruppo di studenti di istituti tecnici, coinvolti in violenze e risse. Per evitare di incoraggiare la violenza, stavolta 4 Kings 2 si concentra maggiormente sui problemi familiari e ha portato a casa la somma di 6 milioni di euro (240 milioni di baht). Khun Pan 3 è il sequel della storia di un famoso poliziotto che è sulle tracce di una banda di malviventi nella Thailandia degli anni Quaranta e ha incassato 2,5 milioni di euro (100 milioni di baht). Si sono affermati anche film appartenenti a generi diversi, che in alcuni casi hanno riscosso un successo notevole. La commedia romantica Long Live Love! (di Piyakarn Butprasert) descrive dettagliatamente i disastri amorosi di una coppia alle prese con la fine dell’amore, fino a quando alcuni strani avvenimenti li portano a riesaminare la loro relazione con occhi diversi. Il film, che era partito con risultati scarsi al botteghino, si è poi trasformato in un grandissimo successo, grazie all’inedita coppia protagonista, composta da Sunny Suwanmethanont e Araya A Hargate, e ha finito per incassare circa 2,3 milioni di euro (90 milioni di baht).

Altri titoli erano più mirati a un pubblico giovane e adolescente, anche se la maggior parte di essi non ha sfondato al botteghino. Chookiat Sakveerakul ha fatto ritorno con Mondo, che racconta la strana vita di un’influencer alla quale un autore di contenuti ruba l’identità e la utilizza per creare un’intelligenza artificiale chiamata May Bot. La donna si trova a dover fare una scelta tra la sua vita lavorativa e la sua vita amorosa. Un altro film di buona qualità che non è riuscito a catturare l’attenzione del pubblico è 14 Again, diretto da Nareubadee Wetchakam. È la storia di due giovani adulti che si ritrovano in una cittadina dopo anni e cercano di riconquistare i loro primi amori.

Not Friends (diretto da Atta Hemwadee) mostra un gruppo di adolescenti che faticano a gestire le proprie amicizie e le proprie esistenze quando un loro amico muore improvvisamente. Le cose si complicano quando scoprono aspetti negativi del loro “migliore” amico. È una bella storia che parla dell’amicizia in modo diverso.

Nonostante la varietà di generi, i film horror hanno fatto comunque la parte del leone, ma non tutti sono andati bene al botteghino. Un certo successo lo hanno avuto Home for Rent (di Sophon Sakdaphisit, 2023) della GHD e The Djinn’s Curse (di Kriangkrai Monwichit). Home for Rent racconta la storia di una famiglia che è costretta a lasciare la propria casa per affittarla a una donna anziana e alla figlia. Alla famiglia accadono strani episodi e successivamente si scopre che le inquiline stanno tramando contro di loro.

The Djinn’s Curse, invece, è la storia di un padre e di una madre che cercano di proteggere le figlie quando il nucleo familiare si trasferisce in una vecchia casa, a Bangkok, dove si verificano fatti inspiegabili. Potrebbe essere considerato uno dei primi film musulmani incentrati sulla vita dopo la morte, dato che la legge islamica vieta che si parli di eventi soprannaturali. Home for Rent e The Djinn’s Curse hanno incassato rispettivamente oltre 1,8 milioni di euro (72 milioni di baht) e 1,5 milioni di euro (58 milioni di baht) al botteghino.

Tra gli altri horror che dovrebbero arrivare nelle sale thailandesi quest’anno va citato The Cursed Land, esordio alla regia del documentarista Panu Aree. Il film narra la vita di un padre buddhista e della figlia, che si trasferiscono in una vecchia casa in un quartiere musulmano nella periferia di Bangkok. Nell’abitazione avvengono episodi inspiegabili. Ciò li costringe a recarsi nel sud della Thailandia, dove vive la maggior parte dei musulmani.

Il film, che si avvale della partecipazione di professionisti famosi, come il produttore Nonzee Nimibutr e il direttore della fotografia Charnkit Chamniwikaipong, che ha lavorato alle opere di Pen-ek Ratanaruang, ha inaugurato un festival cinematografico decisamente orientato in senso artistico come il festival di Rotterdam. La casa produttrice più attiva nel 2023 è stata la M Pictures che, insieme alle affiliate, ha distribuito circa nove titoli. Società che in passato erano attivissime, come la Sahamongkol Film e la GDH, ne hanno realizzati rispettivamente tre e due. Lo studio Neramit Nang sta iniziando a costruire la propria immagine aziendale grazie a produzioni di tutto rispetto come Doi Boy di Numbenchapol, 4 Kings 2 di Nakthong e The Cursed Land di Aree.

Iniziano a emergere alcune nuove case produttrici di piccole dimensioni, come la Be On Cloud, che ha avuto successo con Man Suang, un thriller ambientato nel 1850 che racconta la storia di un omicidio avvenuto in un lussuoso club di intrattenimento. Il film, diretto da Pond Krisda Witthayakhajorndet, Bhanbhassa Dhubtien e Chartchai Ketnust e interpretato da una pop star (Phakphum Romsaithong), ha incassato oltre €890.000 (35 milioni di baht).

La BrandThink Cinema ha esordito alla produzione con Red Life, un severo dramma ambientato in un quartiere a luci rosse di Bangkok e diretto dal fondatore dello studio, Ekalak Klunson. Proprio per la serietà dei suoi contenuti il film non ha incontrato il favore del pubblico.

Di fronte ai successi ottenuti nel 2023 da diversi film thailandesi, gli operatori del settore parlano di una rinascita del cinema locale, e questo è sicuramente un elemento da tenere in debita considerazione d’ora in avanti. Lo scorso anno, sull’onda del successo di diversi blockbuster, il governo ha anche introdotto una nuova politica per promuovere il cinema thailandese, includendola tra i suoi progetti di “soft power”.

Il governo supporterà in vari modi la realizzazione di film, serie tv e attività correlate, con un budget di 13,8 milioni di euro (545 milioni di baht). Registi, attori e produttori sono stati invitati dalla commissione per discutere delle politiche di promozione del cinema thailandese a livello locale e internazionale.

Parallelamente a questa politica governativa, un nuovo consiglio è stato incaricato di cambiare il sistema di classificazione delle opere cinematografiche ed è stato nominato un comitato per determinare la classificazione di ciascun film. Due terzi del comitato saranno scelti dall’industria anziché dal governo.

Ai successi dell’industria del settore e alle nuove politiche governative si affiancano diverse iniziative di formazione cinematografica, messe a disposizione dei giovani registi emergenti da agenzie pubbliche e private. Tutto sembra indicare che il cinema thailandese potrebbe tornare a brillare, in un futuro non troppo lontano. Staremo a vedere!



Top 10 dei film thailandesi al box office nel 2023:

1. The Undertaker, 18,5 milioni di euro

2. Death Whisperers, € 12,7m

3. 4 Kings 2, € 6m

4. Khun Pan 3, € 2,5m

5. Long Live Love!, € 2,3m

6. Tid Noy, € 2,1m

7. Home for Rent, € 1,8m

8. The Djinn’s Curse, € 1,5m

9. Tiger Running, € 1,4m

10. You & Me & Me, € 1,3m

Anchalee Chaiworaporn