Barking Dogs Never Bite

European Premiere | Out of Competition | Restored Classics 

South Korea, 2000 / restored 2024, 110’, Korean

Directed by: Bong Joon Ho
Screenplay: Bong Joon Ho, Son Tae-woong, Song Ji-ho
Cinematography (color): Jo Yong-gyu
Editing: Lee Eun-su
Music: Cho Sung-woo
Producers: Jo Min-hwan, Tcha Seung-jai
Cast: Lee Sung-jae (Yoon-ju), Bae Doona (Hyun-nam), Kim Ho-jeong (Yoon-ju’s wife Eun-sil), Byun Hee-bong (security guard), Ko Soo-hee (Jang-mi)

Date of First Release in Territory: February 19th, 2000
 
Yoon-ju (Lee Sung-jae) è un docente universitario di basso livello, già logorato dai problemi economici, dal mancato ottenimento di una cattedra stabile e dalla nascita imminente del suo primo figlio. Sua moglie, incintissima, è irritabile e spesso se la prende con lui. Come se non bastasse, nel condominio in cui vive, uno dei vicini ha un cane che abbaia in continuazione, facendolo impazzire. Il regolamento vieta ai condomini di tenere animali domestici, ma la norma viene ampiamente ignorata. Tutti gli altri suoi problemi sembrano impossibili da risolvere, ma una notte Yoon-ju perde la testa e decide che può fare qualcosa almeno riguardo a quel dannato cagnolino.

Nel frattempo, Hyun-nam (Bae Doona, in un’interpretazione brillante) lavora nell’ufficio amministrativo del condominio. Risponde alle richieste dei condomini, fa annunci tramite l’altoparlante dell’immobile, e ogni tanto esce per concedersi una sigaretta con la sua amica Jang-mi. Un giorno una bambina entra nell’ufficio con dei volantini fatti a mano, chiedendo aiuto per ritrovare il suo cane scomparso…

Barking Dogs Never Bite è un film difficile da classificare. È una satira sociale che prende di mira diversi bersagli ma che spesso si lancia in deviazioni narrative inaspettate. I suoi personaggi sono imperfetti ma profondamente umani, e il film non ha paura di diventare, a tratti, cupo e inopinatamente crudele. Naturalmente, potremmo semplicemente definirlo come un film di Bong Joon Ho, e già questo potrebbe essere molto utile a preparare lo spettatore a ciò che lo attende. Ma si tratta del suo primo lungometraggio, e sotto molti aspetti rimane un’opera unica nell’ambito della sua filmografia.

In un certo senso, il complesso residenziale nel quale è ambientato il film può essere visto come una rappresentazione della società coreana nel suo insieme: una gestione indifferente, ognuno pensa per sé, e cose inquietanti che accadono nei sotterranei senza che nessuno lo sappia. Il film è anche un’accusa feroce al mondo accademico, nel quale i docenti sono più interessati alle feste edonistiche ad alto tasso alcolico che all’insegnamento, e dove la corruzione è l’unica via per fare carriera.

Oltre ai temi trattati e all’umorismo tagliente, il film è disseminato di innumerevoli dettagli minimi ma originali, che regalano alcune delle sue scene più memorabili: pere che rotolano per la strada, la predominanza del colore giallo, una disputa risolta con un rotolo di carta igienica, tagli improvvisi su aerei o folle immaginarie che applaudono, e la leggenda di “Boiler Kim”, narrata con toni inquietanti.

Alla sua uscita, nel 2000, Barking Dogs Never Bite lasciò alquanto sconcertata la maggior parte degli spettatori, e fu solo con il suo secondo film, Memorie di un assassino - Memories of Murder (2003), che Bong Joon Ho iniziò a essere riconosciuto come un autore di rilievo. Ma già questa sua opera prima contiene la stessa creatività di tutti i suoi film successivi. È particolarmente emozionante poterlo vedere oggi nella nuova versione restaurata digitalmente dal Korean Film Archive, poterne apprezzare appieno l’immaginazione visiva e permettere finalmente a quest’opera di trovare il pubblico che ha sempre meritato.
 

 

Bong Joon Ho

Nei 25 anni trascorsi dal suo debutto, Bong Joon Ho è diventato il regista coreano più noto della sua generazione. Il suo secondo lungometraggio, Memorie di un assassino, è stato più volte indicato da critici cinematografici ed esperti di cinema come uno dei tre migliori film coreani di tutti i tempi, mentre il successivo The Host ha stabilito un nuovo record al botteghino coreano. A partire da Snowpiercer, Bong ha alternato progetti in lingua coreana a film in lingua inglese, raggiungendo il suo massimo successo con Parasite, che ha vinto la Palma d’Oro a Cannes ed è diventato il primo film in lingua non inglese a vincere l’Oscar per il miglior film.

 

FILMOGRAFIA

2000 – Barking Dogs Never Bite

2003 – Memories of Murder

2006 – The Host

2009 – Mother

2013 – Snowpiercer

2017 – Okja

2019 – Parasite

2025 – Mickey 17

Darcy Paquet
Regia: BONG Joon-ho
Anno: 2000
Durata: 110'
Stato: South Korea
25/04 - 15:50
Visionario, Via Asquini 33
25-04-2025 15:50 25-04-2025 17:40Europe/Rome Barking Dogs Never Bite Far East Film Festival Visionario, Via Asquini 33CEC Udine cec@cecudine.org

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