Convenience Story

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Convenience Story

t.l. Storia nel minimarket
コンビニエンス ストーリー (Konbiniensu sutori)

Japan, 2022, 97’, Japanese
Directed by: Miki Satoshi
Screenplay: Miki Satoshi; from an original story by Mark Schilling
Photography (color): Takada Haruyuki  
Editing: Tominaga Takashi
Production Design: Shintani Tomokazu
Music: Ueno Koji
Producer: Morishige Akira
Cast: Narita Ryo (Kato), Maeda Atsuko (Keiko), Rokkaku Seiji (Nagumo), Katayama Yuki (Zigzag), Fuse Eri (Kunikida), Shibukawa Kiyohiko (director)
 
Date of First Release in Territory: August 5th, 2022
 

Kato è un giovane sceneggiatore che deve sottostare a una produttrice squinternata che lo reputa misogino. Vive con la fidanzata Zigzag, aspirante attrice, e con il cane di lei, Cerberus. A un provino la ragazza viene scelta per un film splatter, convince il regista perché lacrima dopo essere caduta a terra con il volto insanguinato. Rimasto a casa, Kato deve fare i conti con il capriccioso cane che, proprio come il gatto di Marlowe in Il lungo addio di Altman, non mangia se non il cibo della sua marca preferita. Kato va al convenience store (minimarket) ad acquistarglielo, e già cominciano a succedergli cose strane. Al ritorno scopre che il dispettoso Cerberus, giocando con il suo laptop lasciato acceso, gli ha cancellato la sceneggiatura cui stava lavorando. Kato si trova davanti solo una sfilza ripetuta dell’hiragana う(u), che diventa come “Il mattino ha l’oro in bocca” di Shining. Preso da un raptus, abbandona il cane in mezzo alla campagna. Quando torna per cercarlo si trova in un mondo fantastico, un convenience store in mezzo alla steppa, sperduto nel nulla, gestito da una ragazza, Keiko, con il bizzarro marito che ama simulare di dirigere un’orchestra in mezzo al bosco, davanti a sedie vuote con ombrelli e agli altoparlanti che diffondono La cavalcata delle Valchirie.
Da una storia originale di Mark Schilling nasce Convenience Story, ultima opera di Miki Satoshi, regista ben conosciuto al pubblico del FEFF dove ha presentato, tra gli altri, In the Pool, Adrift in Tokyo, Instant Swamp e, l’anno scorso, What to Do with the Dead Kaiju? Nel tritacarne grottesco dell’autore, finiscono stavolta i convenience store o konbini, ovvero quei minimarket molto diffusi in Giappone, concepiti per soddisfare ogni esigenza a ogni ora del giorno e della notte. Quegli esercizi commerciali nel film diventano luoghi magici, onirici, come quello centrale, in mezzo al nulla, per il quale Satoshi ha voluto ricreare l’atmosfera di Bagdad Café. Un limbo sospeso, come un aldilà, che il regista abbina a elementi del folklore e della mitologia, tanto giapponesi quanto greci: la statuetta Jizo, il cane Cerbero, le volpi Kitsune, il mito di Orfeo ed Euridice. Ma Convenience Story dà anche modo all’autore di rappresentare in modo satirico il mondo del cinema. Da sceneggiatore – Satoshi scrive tutti i suoi film – inserisce un dubbio teorico: meglio partire, per una sceneggiatura, dalla realtà o da un mondo ideale? La prima sceneggiatura che si vede di Kato si intitola proprio Convenience Story e potrebbe essere proprio il soggetto del film che stiamo vedendo. La produttrice lo definisce una fantasia maschile, un’avventura con una bella donna sposata: proprio quello che succederà a Kato con Keiko. La seconda sceneggiatura, ironicamente, si basa su un evento di cronaca, l’incidente di Ebado, però appreso in un luogo di fantasia. 
A interpretare Kato il giovane Narita Ryo, miglior attore non protagonista nel 2019 per una serie di film, secondo la prestigiosa rivista Kinema Junpo. Una deliziosa Maeda Atsuko (The Complex, Seventh Code e Moratoriamu Tamako) incarna la bellezza eterea di Keiko, mentre la produttrice è interpretata da Fuse Eri, moglie di Miki Satoshi, presente in tutti i suoi film. Da segnare nel cast, nella parte del regista, anche Shibukawa Kiyohiko, presente come il prezzemolo nel cinema nipponico di genere.

 

Miki Satoshi

Nato nel 1961 a Yokohama, Miki Satoshi proviene dalla televisione, come autore di spettacoli di varietà. Il suo primo film, da regista e sceneggiatore, è In the Pool (2005), dopo l’esordio, solo come regista, di 68 Films (2004). Negli anni successivi continua a realizzare commedie, quali Turtles Swim Faster than Expected (2005), Deathfix (2007), Adrift in Tokyo (2007), Instant Swamp (2009), It’s Me, It’s Me (2013), sempre presentati al FEFF, segnalandosi per la sua visione grottesca della società nipponica. Nel 2022 escono in Giappone due sue opere, What to Do with the Dead Kaiju?, che rivisita a modo suo, il cinema di mostri, e Convenience Story.

FILMOGRAFIA

2004 – 68 Films
2005 – In the Pool
2005 – Turtles Swim Faster than Expected
2006 – Damejin
2007 – Deathfix: Die and Let Live 2007 – Adrift in Tokyo
2009 – Instant Swamp
2013 – It’s Me, It’s Me
2018 – LOUDER! Can’t Hear What You’re Singin’, Wimp!
2022 – What to Do with the Dead Kaiju?
2022 – Convenience Story

 
 
Giampiero Raganelli
Regia: MIKI Satoshi
Anno: 2022
Durata: 97'
Stato: Japan
29/04 - 15:00
Teatro Nuovo Giovanni da Udine
29-04-2023 15:00 29-04-2023 16:37Europe/Rome Convenience Story Far East Film Festival Teatro Nuovo Giovanni da UdineCEC Udine cec@cecudine.org

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