International Premiere | In Competition | Best Screenplay Candidate | White Mulberry Award Candidate
Philippines, Japan, Malaysia, 2025, 126’, Japanese, Filipino
Directed by: Janus Victoria
Screenplay: Janus Victoria
Cinematography (color): Ashizawa Akiko
Editing: Soo Mun Thye
Production Design: Eero Yves S. Francisco
Music: Jai Saldajeno
Sound Design: Corinne De San Jose
Producers: Lorna Tee, Dan Villegas, Masumi Soga
Executive Producers: Maria Sophia Atayde-Marudo, Jossette Atayde, Jim G. Baltazar, Dan Villegas, Antoinette Jadaone, Lorna Tee, Ho Yuhang, Masumi Soga, Manet A. Dayrit, Shozo Ichiyama, Janus Victoria
Cast: Lily Franky, Maria Isabel Lopez, Soliman Cruz, Kazuko Yoshiyuki, Charlie Dizon
Date of First Release in Territory: TBA
I filippini adorano visitare il Giappone, al punto che nel 2024 è diventato la loro seconda meta estera più ambita. La situazione è tale che il governo giapponese ha invitato i richiedenti il visto a presentare domanda con due mesi di anticipo, a causa dell’impennata nelle richieste. Molti guardano al Giappone per la sua qualità della vita, l’efficienza e per le opportunità economiche. Attualmente, oltre 300.000 filippini lavorano in Giappone, e costituiscono la quarta forza lavoro straniera più numerosa del paese, impiegata principalmente nei settori manifatturiero, alberghiero e dei servizi commerciali. Per questo, per molti filippini è sconcertante vedere un giapponese rinunciare alla vita in un paese del Primo Mondo per trasferirsi in uno del Terzo Mondo, come avviene nel caso di Yoji. “Sei proprio fortunato, puoi prendere e andartene quando vuoi, perché hai un passaporto giapponese”, gli ricorda Minerva, la badante della sua defunta madre, a Manila.
Nel magnifico film d’esordio di Janus Victoria, è proprio nelle Filippine che Yoji, un impiegato solitario, trova l’ultimo baluardo possibile di felicità. Slegato da qualunque legame personale significativo in Giappone, Yoji scommette tutto su una nuova vita nelle Filippine, alla ricerca di una seconda possibilità. In Minerva, Yoji trova un’anima affine, o forse una nuova guida spirituale. I suoi primi minuti a Manila si contrappongono nettamente all’esistenza che conduce a Tokyo: le luci sono più vivide, gli angoli delle strade più rumorosi (“La musica è ancora alta. Aveva detto che finiva alle 22:00”, si lamenta alla reception dell’hotel), e i fannulloni del quartiere gli offrono da bere, nonostante sia un perfetto sconosciuto.
Diamonds in the Sand è uno dei tre film filippini del 2024 che si intrecciano con la cultura giapponese (gli altri due sono il thriller Crosspoint, incentrato sulla caccia a un serial killer, e il dramma familiare Kono Basho, ambientato nella città di Rikuzentakata). Il Giappone e le Filippine hanno sviluppato stretti legami sin dal secondo dopoguerra (nonostante il passato coloniale). I due paesi sono alleati sul versante culturale ed economico, e l’ex Primo Ministro Kishida Fumio ha definito il rapporto tra le due nazioni come la sua “età dell’oro” durante la sua visita nelle Filippine nel 2024 – anche se, come fa notare un personaggio all’inizio del film, è la Thailandia il paese in cui il Giappone investe di più nella regione del Sudest asiatico.
Nonostante le differenze nelle condizioni di vita, i due paesi non sono così distanti nell’indice mondiale della felicità. Yoji, affascinato dalla vita turbolenta e vivace delle strade di Manila, riscopre il significato più profondo del contatto umano e comprende che i legami più autentici non nascono necessariamente dal vincolo di sangue. Diamonds in the Sand, che si avvale della fotografia della collaboratrice storica di Kurosawa Kiyoshi, Ashizawa Akiko, si sviluppa con un ritmo languido, lasciando che i silenzi si trasformino lentamente nei legami che Minerva e Yoji stanno cercando.
OSPITI:
Janus VICTORIA, regista
Lily FRANKY, attore
Lorna TEE, produttore
Janus Victoria
Janus Victoria è una regista e sceneggiatrice nata e residente a Manila. È attiva da anni nel mondo dei media e ha prodotto documentari di attualità per le emittenti televisive filippine. Il suo primo cortometraggio, Hopia Express, ha vinto il premio come miglior corto al Cinemanila International Film Festival del 2006. Il suo cortometraggio documentario Encounters with Silence, dedicato alla “morte solitaria” (kodokushi) negli appartamenti di Tokyo, è stato presentato in anteprima al DMZ International Documentary Film Festival in Corea del Sud. Diamonds in the Sand è il suo primo lungometraggio.
FILMOGRAFIA
2010 – Dalaw (short)
2012 – Aurora, My Aurora (short)
2016 – Viva Escolta (short)
2017 – Encounters with Silence (short)
2025 – Diamonds in the Sand