Dollhouse

Italian Premiere | In Competition 

 

Japan, 2025, 110’, Japanese

Directed by: Yaguchi Shinobu
Screenplay: Yaguchi Shinobu
Cast: Nagasawa Masami, Seto Koji

 

Date of First Release in Territory: June 13th, 2025

 
Se fossi andato a vedere l’horror/mystery Dollhouse completamente alla cieca, vedere nei titoli di coda il nome del regista Yaguchi Shinobu mi avrebbe fatto dubitare dei miei occhi – e mi sarebbe venuto il dubbio che tutti gli spaventi da accapponare la pelle e gli sconvolgenti colpi di scena del film mi avessero mandato il cervello in tilt.

Da oltre trent’anni, Yaguchi è il principale esponente giapponese delle commedie ben costruite, spesso caratterizzate dalla consolante parabola “dalle stalle alle stelle”. Tra queste ci sono Waterboys (2001), una commedia di successo su una squadra maschile di nuoto sincronizzato che ha ispirato innumerevoli imitazioni, e Survival Family (2017), la divertente e profetica storia di una famiglia disfunzionale che cerca di cavarsela durante l’apocalisse in un futuro prossimo.

 

Il soggetto del nuovo film – una bambola inquietante che semina il terrore tra gli esseri umani che la circondano – è un classico del genere horror, di cui un esempio giapponese è rappresentato da Ghost Theater (2015) di Nakata Hideo, in cui una bambola malvagia semina paura e confusione all’interno di una piccola compagnia teatrale. Il taglio dato da Yaguchi però è diverso e disturbante perché intreccia le ansie genitoriali contemporanee con richiami alle antiche tradizioni della cultura e della religione giapponesi.

Nagasawa Masami, che era già comparsa nel film di Yaguchi del 2014 Wood Job, interpreta Yoshie, la madre della graziosa cinquenne Mei, per la quale lei e suo marito Tadahiko (Seto Koji) stravedono. Ma in un momento di disattenzione – quando Yoshie esce a fare la spesa lasciando Mei e le sue amichette sole in casa – il peggior incubo di ogni genitore si trasforma in realtà.

Un anno dopo, una traumatizzata Yoshie compra una vecchia bambola perché le ricorda la scomparsa Mei. Quella notte, Tadahiko si spaventa vedendo la bambola seduta a tavola per cena e sentendo Yoshie parlarle come se fosse viva. Lui la asseconda, soprattutto dopo che uno psicoterapeuta gli dice che “l’adozione” della bambola da parte di Yoshie potrebbe accelerare la sua guarigione. Poi, miracolo dei miracoli, Yoshie rimane incinta e nasce una bimba. Passano cinque anni: la bambina, Mai, si interessa alla bambola ormai dimenticata – e le due diventano migliori amiche. Ma la bambola ora è gelosa delle attenzioni che la coppia dedica a Mai e cerca vendetta.

Man mano che la storia, da realistico dramma psicologico di una madre impazzita per il dolore e il senso di colpa, diventa un horror vero e proprio, con i due genitori che lottano per trovare una via d’uscita dal loro inferno personale, il film rischia di perdere il suo equilibrio e di cadere nella sfera dell’assurdità. Yaguchi, però, riesce a fare in modo che tutto si mantenga ancorato perlomeno a una certa parvenza di realtà, pur incrementando le paure sovrannaturali. No, la bambola non cammina e non parla minacciosamente come la protagonista dello sconvolgente M3GAN del 2022, che almeno era giustificata dal fatto di essere un robot alimentato dall’intelligenza artificiale. Ma, comunque, schiva i disperati tentativi di Yoshie di disfarsene, come un rifiuto che torna indietro perché non è stato correttamente smaltito.

Alla fine, la coppia chiede aiuto, prima a un sacerdote del tempio, che decreta che la bambola è maledetta, e poi a un esperto di bambole (Tanaka Tetsushi) che racconta loro la storia dell’origine della bambola e dice loro come liberarsene. A questo punto, però, buttarla via semplicemente non basterà più.

In un contesto occidentale, gli estremi a cui la coppia e l’esperto si spingono per placare lo spirito vendicativo della bambola potrebbero sembrare eccessivi o assurdi, ma in Giappone, dove lo smaltimento rituale degli oggetti inanimati è una pratica consolidata, il tutto assume un significato karmico.

E, sebbene Dollhouse si concluda con qualche colpo di scena di troppo, il suo finale sembra appagante e appropriato. Se questo voglia dire che la bambola è sparita per sempre o meno, ve lo lascio indovinare.

 

 

OSPITI:

 

YAGUCHI Shinobu, regista
ENDO Manabu, produttore


 
Yaguchi Shinobu

Yaguchi Shinobu (n. 1967) ha studiato alla Tokyo Zokei University. Ha realizzato nel 1993 il suo primo film per le sale, la commedia Down the Drain, ma la grande affermazione è arrivata nel 2001 con il successo della sua commedia Waterboys, tratta da una storia vera sulla squadra maschile di nuoto sincronizzato di un liceo, al quale è seguito nel 2004 il grande successo di Swing Girls, un film su una band swing emergente composta da ragazze delle scuole superiori. Yaguchi ha poi continuato a realizzare commedie di riscatto, mentre con il più recente, Dollhouse, si cimenta per la prima volta nel genere horror.

 

FILMOGRAFIA SELEZIONATA

 

1993 – Down the Drain

 

1997 – My Secret Cache

 

2001 – Waterboys

 

2004 – Swing Girls

 

2008 – Happy Flight

 

2012 – Robo-G

 

2014 – Wood Job!

 

2017 – Survival Family

 

2019 – Dance with Me

 

2025 – Dollhouse

Mark Schilling
Regia: YAGUCHI Shinobu
Anno: 2025
Durata: 110'
Stato: Japan
26/04 - 21:40
Teatro Nuovo Giovanni da Udine
26-04-2025 21:40 26-04-2025 23:30Europe/Rome Dollhouse Far East Film Festival Teatro Nuovo Giovanni da UdineCEC Udine cec@cecudine.org

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