Flowers in the City Jail

A/B side VIBES. Greatest Hits from ‘80s & ‘90s

 

Flowers of the City Jail

t.l. Fiori del carcere cittadino
Bulaklak sa city jail

The Philippines, 1984, 118’, Filipino

2K Restored 2019
Directed by: Mario O’Hara 
Screenplay: Lualhati Bautista
Photography (color): Johnny Araojo
Editing: Efren Jarlego
Art Direction: Jon Jon Portugal
Music: Tony Aguilar
Producers: Archie Cobarrubias, Cherry Cobarrubias
Cast: Nora Aunor, Gina Alajar, Celia Rodriguez, Perla Bautista, Ricky Davao, German Moreno

Date of First Release in Territory: December 25th, 1984

 

Mario O'Hara (1946-2012), uno dei registi filippini più sottovalutati all’estero, ma non in patria, è stato sia sceneggiatore che regista di talento, per non parlare della sua recitazione in diverse pellicole, soprattutto nei primi film di Lino Brocka, come i suggestivi Stardoom, Dipped in Gold (Tubog sa ginto), o Weighed but Found Wanting (Tinimbang Ka ngunit Kulang), in cui interpreta bizzarri personaggi. È stato anche regista teatrale, drammaturgo e annunciatore radiofonico e ha scritto un dramma tv, al quale si è ispirato Lino Brocka per il suo famoso film Insiang (1976), che è stato presentato alla Quinzaine di Cannes, primo film filippino che abbia mai partecipato al festival.  
Dopo aver diretto sceneggiati televisivi alla fine degli anni Settanta, interpretati da grandi dive come Alma Moreno o Rosa Rosal, ha realizzato uno dei suoi film più famosi Three Years Without God (Tatlong Taong Walang Diyos, 1976) e successivamente alcune pellicole con la grande attrice Nora Aunor, come Castle of Sand (1981) o Why Is the Sky Blue? (1981). Nel 1986 gira The New King (Bagong Hari, con Dan Alvaro), un’opera audace che è stata censurata e che è uscita quando la “Rivoluzione del Potere Popolare” stava per spodestare Ferdinand Marcos.
Ma il suo film più incisivo di quel periodo è probabilmente Flowers of the City Jail (Bulaklak sa city jail, 1984), un duro film carcerario interpretato da Nora Aunor, Gina Alajar e Celia Rodriguez. Il film è ambientato per la maggior parte in un carcere femminile, dove viene condotta la cantante di night club Angela (Nora Aunor), accusata dell’omicidio della moglie del suo amante. In prigione Angela trascorre giorni molto duri, vittima della gerarchia delle detenute e degli abusi delle autorità penitenziarie. Scopre di essere incinta del suo amante e vive la difficile vita delle detenute, un cupo mondo parallelo in cui violenza e umiliazioni sono il pane quotidiano. Le interpretazioni magistrali di Nora Aunor, ma anche di Gina Alajar (Juliet) e Celia Rodriguez (Luna), tutte e tre attrici feticcio di Lino Brocka, contribuirono al successo del film, diretto senza concessioni da Mario O’Hara. Il film può essere paragonato ad alcuni dei grandi classici del cinema carcerario, come La rivolta delle recluse, diretto da Lewis Seiler e interpretato da Ida Lupino (1955). Flowers of the City Jail è stato un successo al Metro Manila Film Festival e ha vinto i premi per la migliore regia e per la migliore attrice.
Successivamente, negli anni Novanta, con la crisi e il declino dell'industria cinematografica filippina, Mario O’Hara lavorò con la leggendaria produttrice Lily Monteverde (alias Mother Lily) per la Regal Films, secondo il sistema pito pito che prevedeva sette giorni di riprese e sette giorni di post-produzione. Insieme hanno realizzato film come Woman on a Tin Roof (Babae sa Bubungang lata, 1998, proiettato al FEFF 2001), o Sisa, fantasy incentrato su un personaggio del romanzo di José Rizal Noli me tangere. Uno dei suoi ultimi film è stato Woman at the Breakwater (Babae sa breakwater, 2003), un film molto personale che è stato presentato alla Quinzaine des Réalisateurs a Cannes.
Mario O’Hara ha recitato nella maggior parte dei suoi film, per sovvertire le regole e i cliché del sistema hollywoodiano che ha dominato il cinema filippino fino ai primi anni Duemila, come in Demons (2000) o anche nei film più commerciali, che ha dovuto realizzare per mangiare, come Luis Buñuel. Mario O’Hara è morto di leucemia a Manila (Pasay) nel giugno 2012, all’età di 66 anni. Una grandissima perdita per il cinema filippino.

 

Mario O’Hara 

Mario O’Hara (1946) ha collaborato frequentemente con Lino Brocka. Negli anni Ottanta ha diretto vari film con la superstar Nora Aunor. Dopo il 1990, con l’industria del cinema filippino in declino, O’Hara si è dovuto adattare al sistema pito pito della Regal Films, girando in tali condizioni minimali due film, Woman on a Tin Roof (1998) e Sisa (1999). Ma negli anni 2000 era sempre più difficile trovare produttori per il tipo di film che O’Hara voleva girare. Il suo ultimo film è stato Ang paglilitis ni Andres Bonifacio del 2010. Il regista è morto nel 2012 a soli 66 anni.

FILMOGRAFIA SELEZIONATA
 
1976 – Mortal
1976 – Three Years Without God
1981 – Bakit Bughaw ang Langit?
1987 – Three Mothers, One Child
1994 – Fatima Buen Story
1998 – Woman on a Tin Roof
1999 – Sisa
2000 – Demons
2003 – Babae sa Breakwater
2010 – Ang paglilitis ni Andres Bonifacio

 

 

Max Tessier
Regia: Mario O'HARA
Anno: 1984
Durata: 104'
Stato: The Philippines
25/04 - 16:00
Visionario, Via Asquini 33
25-04-2023 16:00 25-04-2023 17:44Europe/Rome Flowers in the City Jail Far East Film Festival Visionario, Via Asquini 33CEC Udine cec@cecudine.org
ONLINE in Italia per tutta la durata del Festival

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