WORLD FESTIVAL PREMIERE
Full River Red
t.l. Fiume rosso in piena
满江红 (Man Jiang Hong)
China, 2023, 157’, Mandarin
Directed by: Zhang Yimou
Screenplay: Chen Yu, Zhang Yimou
Photography (color): Zhao Xiaoding (CMSC, ASC)
Editing Supervisor: Li Yongyi (CCEA)
Production Design: Lu Wei
Styling: Chen Minzheng, Qin Xilin
Music: Han Hong
Sound: Yang Jiang, Zhao Nan
Action Choreographer: San Ling
Visual Effects Supervisor: Samson Wong
Executive Direction: Ma Ming
Producer: Pang Liwei
Executive Producers: Liang Yu, Li Lin
Production Companies: Huanxi Media Group Ltd. (BJ), Yixie (Qingdao) Pictures Co., Ltd.
Cast: Shen Teng (Zhang Da); Jackson Yee (Sun Jun); Zhang Yi (He Li); Lei Jiayin (Qin Hui), Yue Yunpeng (Wu Yichun), Wang Jiayi (Zither), Pan Binlong (Ding Sanwang), Yu Ailei (Liu Xi), Guo Jingfei (Wang Biao), Ou Hao (Zheng Wan), Wei Xiang (Ha Deng), Zhang Chi (Chen Liang), Huang Yan (Hu Yong), Xu Jingya (Lan Yu), Jiang Pengyu (Lv Zhu), Lin Boyang (Liu Yan), Fei Fan (Qingmei), Ren Sinuo (Yao Yatou), Chen Yongsheng (Song soldier), Zhang Yinan (Chen Xi)
Date of First Release in Territory: January 22nd, 2023
Zhang Yimou ha lasciato un segno profondo nella storia del cinema cinese contemporaneo, a partire dai primi film da lui diretti negli anni Ottanta che rivoluzionarono l’estetica cinematografica dell’epoca. Nel corso della sua carriera questo autore e regista eclettico si è cimentato con diversi generi cinematografici, dall’arthouse alle arti marziali, dal film storico con budget colossali a quello intimo e poco costoso, dal dramma alla commedia nera, dal film di denuncia a quello di propaganda. Il suo film più recente, Full River Red, è un film difficilmente classificabile in termini di genere poiché sembra racchiudere elementi di tutti i film diretti da Zhang Yimou precedentemente, in un pastiche ben riuscito.
La storia è ambientata nella Cina della dinastia Song e ruota attorno alla ricerca di una lettera scomparsa. È l’anno 1146, una ribellione fermenta nel popolo Jin contro l’Imperatore, che convoca una delegazione dei ribelli ad un incontro con il primo ministro Qin Hui in un avamposto remoto dell’impero. Ma due ore prima del cruciale incontro il rappresentante dei Jin viene assassinato e la lettera che portava per l’Imperatore viene trafugata. La sequenza iniziale del film, con la coreografia perfettamente eseguita di una squadra di soldati che corre tra i cortili di un palazzo nell’atmosfera rarefatta della notte sembra annunciare un film d’azione di carattere monumentale, ma la storia cambia rapidamente tono appena entrano in scena i due protagonisti – due soldati della guardia imperiale che si sono messi nei guai con i loro superiori ed ai quali viene affidata la missione di ritrovare la lettera entro due ore, pena la morte. I due sono imparentati, ma hanno personalità molto diverse: il più giovane, Sun Jun, è un capitano di basso rango ma ambizioso e disciplinato, mentre l’altro, Zhang Da, è un soldato semplice e indisciplinato che tuttavia possiede la tipica arguzia nata dall’istinto di sopravvivenza.
Impersonati rispettivamente da Jackson Yee e da Shen Teng, uno degli attori comici più popolari del momento che dalla prima inquadratura infonde al film un tocco di leggerezza, i due si mettono alacremente all’opera non tanto per salvare l’impero quanto piuttosto per salvare la propria pelle. Le indagini li mettono subito sulle tracce di Zither, la bella cortigiana con la quale l’ambasciatore Jin si era intrattenuto prima di essere assassinato, e che con il passare delle ore si rivelerà un personaggio ben più complesso di quanto appaia all’inizio. L’umanità da strada dei protagonisti è contrapposta nel film al cinismo e spietatezza di altri personaggi come quello del primo ministro ed altri funzionari imperiali che pur nascondendo segreti inconfessabili non esitano a ricorrere alla tortura per estrarre ad altri confessioni forzate.
Il film passa dalla commedia nera al thriller e poi al dramma, dalla storia personale di individui che lottano per la sopravvivenza alla Storia dell’Impero – lo sviluppo della narrativa è affidato ad una guerra psicologica più che alle scene d’azione. Il tema principale del film è la fedeltà, esemplificato dalla poesia Il fiume scorre rosso – famoso testo patriottico attribuito al generale Yue Fei della dinastia Song – che viene declamata in una delle scene finali; ma anche il tema della corruzione e dell’ingiustizia sono continuamente presenti. La colonna sonora è particolarmente interessante, affidata ad una musica che unisce tonalità rock a temi folkloristici creando un’atmosfera dinamica e contemporanea in una storia ambientata nella Cina del passato. La fotografia impeccabile è di Zhang Xiaoding, il direttore della fotografia con il quale Zhang Yimou collabora da sempre. Il film è uscito in sala durante il Capodanno cinese; abilmente promosso come una commedia nera per approfittare dell’atmosfera festiva ha eclissato al box office gli altri film della stagione. Ad oggi il film ha già raccolto 664 milioni di dollari di incassi ed è il maggior successo commerciale nella carriera di Zhang Yimou.
Zhang Yimou
Il regista della Repubblica Popolare Cinese più conosciuto in Occidente, Zhang Yimou (Shaanxi, 1951), ha iniziato la carriera come direttore della fotografia. Entrato alla Beijing Film Academy con il primo gruppo di studenti dopo la riapertura dell’Istituto nel 1978, si è diplomato in fotografia nel 1982. Ha debuttato come regista con Sorgo rosso nel 1987. Esponente principale dei cineasti della cosiddetta “quinta generazione”, è regista, produttore, scrittore, attore. Autore prolifico ed eclettico, si cimenta in diversi generi cinematografici. I suoi film hanno vinto innumerevoli premi nei festival cinematografici internazionali più prestigiosi.
FILMOGRAFIA SELEZIONATA
1987 – Red Sorghum
1990 – Judou
1991 – Raise the Red Lantern
1992 – The Story of Qiu Ju
1994 – To Live
1995 – Shanghai Triad
1999 – Not One Less
2002 – Hero
2004 – House of Flying Daggers
2009 – A Woman, a Gun and a Noodle Shop
2016 – The Great Wall
2020 – One Second
2021 – Cliff Walkers
2022 – Snipers
2023 – Full River Red