World Premiere | Out of Competition | Tribute to PAI Ching-jui
Taiwan, 1970 / restored 2024, 96’, Mandarin
Directed by: Pai Ching-jui
Screenplay: Chang Yung-hsiang, Liu Wei-ping
Cinematography (color): Lin Tzan-ting
Editing: Wang Shou
Art Direction: Li Hsiao-ching
Music: Joseph Koo, Tso Hung-yuan
Producer: Chou Ching-ting
Cast: Ko Chun-hsiung, Chang Mei-yao, Chu Ching, Li Hsiang, Sun Yueh
Date of First Release in Territory: July 30th, 1970
Questo film è considerato uno dei più grandi capolavori di Pai Ching-jui. Alla fine degli anni Sessanta, con il tramonto dell’ondata del “Sano Realismo” e dopo il successo commerciale e critico di Home, Sweet Home (1970), Pai si avvicinò a un nuovo stile di realismo, più autentico e personale. Con il sostegno della Biansing Motion Picture, realizzò Good Bye! Darling, un adattamento liberamente ispirato al racconto Generals di Chen Yingzhen. Invece che aderire fedelmente alla trama originale (che analizzava il tragico divario di età e identità tra un veterano arrivato a Taiwan dalla Cina e una giovane musicista soprannominata A-tou), Pai scelse di relegare quella narrazione in secondo piano, introducendo invece il personaggio di Ah Liang, un vagabondo dallo spirito libero che ha passato le sue giornate saltando da una relazione all’altra senza assumersi nessuna responsabilità, fino a quando non inizia ad avvertire il bisogno di stabilità e rischia la propria vita per guadagnarsi da vivere. Questo cambiamento riflette la trasformazione più ampia di Taiwan da società agricola a sistema industriale e commerciale, e sottolinea il modo in cui la gente comune cerca la realizzazione personale in un contesto economico in evoluzione.
Oltre a simboleggiare il rafforzamento dell’identità locale, il personaggio di Ah Liang incarna la volontà di Pai Ching-jui di raccontare una storia sul cinema stesso, nel contesto storico della creazione cinematografica. Durante l’epoca del “Sano Realismo”, dettato dalle politiche governative, Pai desiderava uno stile più puro e spontaneo, capace di rispecchiare con immediatezza la vita quotidiana. Per esempio, mentre il film è per la maggior parte parlato in mandarino, vi sono occasionali momenti in dialetto taiwanese, che sottolineano le divisioni tra la popolazione locale e coloro che sono arrivati nell’isola dalla Cina. Una scena chiave è il rapporto sessuale tra Ah Liang e Kuai Chi, un momento audace che rivela “l’elemento malsano all’interno del sano” attraverso immagini evocative: gru di carta che fluttuano nell’aria e primissimi piani che catturano i respiri affannosi e il sudore dei protagonisti. Attraverso il montaggio incrociato, Pai ritrae in modo diretto la passione tra persone comuni, accennando alla possibilità di un’espressione emotiva più libera all’interno del cinema d’autore.
Il direttore della fotografia Lin Tzan-ting, storico collaboratore di Pai, in un’intervista ha dichiarato di essersi ispirato all’atmosfera rurale del neorealismo italiano, utilizzando immagini di montagne lontane, alberi in primo piano, cieli all’alba e set costruiti in esterni a Tainan. Questi dettagli arricchiscono la delicata descrizione della vita quotidiana della gente comune.
L’interpretazione di Ko Chun-hsiung nei panni di Ah Liang segna una svolta radicale rispetto ai suoi precedenti ruoli romantici: qui diventa un vagabondo impulsivo, incline a risse e avventure amorose, al punto che molti critici lo hanno paragonato al Mifune Toshiro dei film di Kurosawa Akira.
Tra la sceneggiatura ben adattata e l’attenzione della produzione nei confronti della realtà locale, Pai Ching-jui infonde nella sua opera un’energia emotiva incontenibile. Attraverso la relazione tra Ah Liang e Kuai Chi, il film mette in luce il fascino infinito dell’esistenza umana e celebra l’inesauribile vitalità del cinema taiwanese.
Pai Ching-jui
Pai Ching-jui è stato uno dei più celebri registi taiwanesi. Critico cinematografico, ha studiato cinema in Italia, dove è stato profondamente influenzato dal neorealismo italiano. Tornato a Taiwan, è entrato a far parte della Central Motion Picture Corporation, ricoprendo vari ruoli, da supervisore della sceneggiatura a manager, montatore, produttore associato e infine regista. È stato il primo regista a vincere per due anni consecutivi il premio per la miglior regia ai Golden Horse Awards.
Tra i suoi film più noti figurano Lonely Seventeen, The Bride and I, Accidental Trio, Home, Sweet Home, Good Bye! Darling e The Last Night of Madam Chin. Pai Ching-jui è scomparso nel 1997, stroncato da un infarto.
FILMOGRAFIA SELEZIONATA
1968 – Lonely Seventeen
1969 – The Bride and I
1969 – Accidental Trio
1970 – Home, Sweet Home
1970 – Good Bye! Darling
1984 – The Last Night of Madam Chin
1990 – Forbidden Imperial Tales