Italian Premiere | In Competition | White Mulberry Award Candidate
Hong Kong, 2024, 106’, Cantonese
Directed by: Jill Leung
Screenplay: Jill Leung
Cinematography (color): Oliver Lau
Editing: Tsang Yu-kin
Art Direction: Twiggy Tang
Music: Chan Kwong-ming, Kay Chan
Producers: Wilson Yip,
Pang Yuk-lam
Cast: Ekin Cheng (So Sing-wah), Natalie Hsu (young Ha Man-huen/Summer), Ian Chan (young So Sing-wah), Cecilia Choi (Ha Man-huen), Bonnie Wong (Ha Man-huen’s granny), Chu Pak-hong (Bing), Henick Chou (young Bing), Julius Brian Siswojo (So Sing-wah’s agent), Chu Pak-him (So Sing-wah’s father), Phat Chan (record store owner)
Date of First Release in Territory: December 20th, 2024
Una delicata ondata di romanticismo, musica e nostalgia attraversa
Last Song for You, magnifica opera prima dell’affermato sceneggiatore Jill Leung. Fino a poco tempo fa noto per le sue sceneggiature d’azione ad alto impatto, avendo firmato thriller ed epopee di arti marziali per registi del calibro di Soi Cheang e Wilson Yip, Leung abbandona i pugni e la retorica in favore di affetto e tenerezza, in una storia di anime gemelle separate.
All’inizio del film, il musicista esaurito So Sing-wah (Ekin Cheng) si ritrova in ospedale con un’insonnia cronica. Lì si imbatte per caso in Ha Man-huen (Cecilia Choi), sua vecchia fiamma e musa del passato, che sta rinviando un intervento chirurgico e ormai ha rinunciato a vivere: presto morirà. Questo incontro, seguito dal funerale e dalla cremazione, riporta a galla tanti ricordi per Sing-wah, un alcolista solitario travolto dalla cattiva stampa e ormai alla deriva sia nel lavoro che nella vita. Ma la possibilità di un riscatto, anche per chiudere in modo appropriato la storia di Man-huen, gli si presenta quando una visitatrice inaspettata arriva al suo appartamento e lo scuote dalla sua apatia: gli rivela di essere la figlia di Man-huen, Summer (Natalie Hsu), e gli chiede di accompagnarla in Giappone per disperdere in mare le ceneri della madre.
È a questo punto che
Last Song for You decolla come un’opera cinematografica straordinaria. Jill Leung salta fra i giorni della scuola e i giorni nostri, esplorando il legame tra i due protagonisti durante l’adolescenza e il trascorrere inesorabile del tempo. Nei giorni idilliaci della scuola sull’isola di Cheung Chau, la giovane Man-huen (interpretata nuovamente da Natalie Hsu) sostiene il promettente cantautore e compagno appassionato di musica Sing-wah (Ian Chan), mentre insieme frequentano luoghi abituali della comunità, come un negozio di CD. Nel frattempo, nel Giappone dei giorni nostri, Summer provoca e punzecchia il burbero Sing-wah, spingendolo ad aprirsi, ad andare avanti e a ritrovare la sua voce artistica. Leung intreccia presente e passato con creatività, dando vita a un racconto che esplora con delicatezza i temi della crescita, dei sogni, del rimpianto e del miglioramento personale.
Last Song for You è uno degli esordi più straordinari del cinema di Hong Kong più recente e colpisce non solo per gli elementi romantici, ma anche per i suoi valori di produzione sorprendentemente elevati per un film di piccole dimensioni. La fotografia di Oliver Lau passa da una vecchia Hong Kong verde e serena a un Giappone in cui le immagini assumono una luminosità rasserenante e delicata. La scelta degli attori è un grande punto di forza: il protagonista Ekin Cheng incarna alla perfezione il tormentato e stanco So Sing-wah. Cheng, celebre come attore e cantante tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila, interpreta So con uno sguardo disilluso e pieno di sfumature, mentre il suo successo del 1996
My Song risuona in modo significativo nella colonna sonora. Natalie Hsu è una vera rivelazione nel suo primo ruolo da protagonista, incredibilmente espressiva ed emozionante, sia nelle scene spensierate di un amore giovanile che nel suo ruolo di catalizzatrice del cambiamento di Sing-wah, che deve ritrovarsi e rimettersi in carreggiata. Anche Ian Chan, cantautore e membro della popolare boy band Mirror, ha un ruolo di svolta, dimostrando non solo le sue capacità musicali, ma anche il suo talento per una recitazione rilassata e carismatica.
Ci sono molti elementi da ammirare in
Last Song for You, ma ciò che mi ha colpito maggiormente, uscendo dal cinema, è stata la pacata ambizione cinematografica del film.
Leung inserisce elementi narrativi audaci e strutturalmente complessi nei due piani temporali del film, senza però appesantire il fluire leggero e armonioso della storia, né distogliere l’attenzione dalle emozioni che vuole catturare. Alcuni sviluppi dei personaggi possono suscitare riflessioni dopo la visione, ed è merito di Leung il fatto di non adagiarsi su una classica storia romantica o sul solito cinema motivazionale. In quest’ottica, ha pienamente senso il fatto che un cineasta noto per il suo contributo al cinema d’azione mantenga un certo ethos temerario anche nel plasmare un cinema fatto di intimità e calore.
OSPITI:
Jill LEUNG Lai Yin, regista
Natalie HSU, attrice
Jill Leung
Jill Leung si è laureato presso la School of Creative Media della City University di Hong Kong, dove ha conseguito una laurea in Creative Media, e ha studiato sceneggiatura sotto la guida di Patrick Tam, icona della New Wave di Hong Kong. Dopo essere entrato nell’industria cinematografica nel 2003, Leung ha ricoperto diversi ruoli, tra cui quello di supervisore della sceneggiatura per film come After This Our Exile (2006) di Tam, prima di diventare sceneggiatore con Champions (2008) di Tsui Siu-ming. Da allora ha lavorato alla sceneggiatura di film importanti, come As the Lights Go Out (2014) di Derek Kwok, SPL 2: A Time of Consequences (2015) di Soi Cheang, Paradox (2017) di Wilson Yip e Ip Man 4: The Finale (2019). Last Song for You (2024) segna il suo debutto alla regia.
FILMOGRAFIA
2024 – Last Song for You