Mr. Vampire

Yokai and Other Monsters: From Asian Folklore to Cinema | Out of Competition 

 

Hong Kong, 1985 / restored 2018, 99’, Cantonese

Directed by: Ricky Lau
Screenplay: Barry Wong, Szeto Cheuk-hon
Cinematography (color): Peter Ngor
Art Direction: Honny Lam
Music: Anders Nelsson
Editing: Peter Cheung
Producer: Sammo Hung
Cast: Lam Ching-ying (Uncle Kau), Ricky Hui (Man Choi), Chin Siu-ho (Chor), Moon Lee (Ting Ting), Huang Ha (Mr Yam), Billy Lau (Wai), Yuen Wah (Vampire Yam), Pauline Wong (ghost), Anthony Chan (corpse driver), Wu Ma (rice merchant), Tenky Tin (rice merchant’s son)

Date of First Release in Territory: November 7th, 1985
 
Per molti cinefili il jiangshi ha rappresentato per lungo tempo il punto di ingresso nel mondo delle creature fantastiche del cinema di Hong Kong. Il suo nome si traduce come “cadavere rigido”, ed è conosciuto a livello internazionale come hopping vampire (vampiro saltellante). Il jiangshi conobbe la fama quando Mr. Vampire di Ricky Lau, uscito nel 1985, divenne un vero e proprio film di culto.

Mettendo insieme comicità, arti marziali, romanticismo e una buona dose di horror leggero, Mr. Vampire segue le vicende del maestro taoista Zio Kau (Lam Ching-ying, in un ruolo che ha segnato la sua carriera) e dei suoi due assistenti, Man Choi (Ricky Hui) e Chor (Chin Siu-ho), nella Cina della prima era repubblicana. Zio Kau è un “conduttore di cadaveri” che, di notte, utilizza la magia per far alzare i defunti sotto la sua custodia e mandarli (i jiangshi si spostano a piccoli saltelli a causa del rigor mortis) nel percorso verso il loro luogo di sepoltura finale. Un giorno, un signore facoltoso assume la squadra per riesumare e seppellire nuovamente il padre, morto vent’anni prima, nel tentativo di migliorare il proprio destino. Tuttavia, il rituale prende una piega inaspettata e Zio Kau e i suoi assistenti si ritrovano alle prese con un jiangshi insolitamente potente nella loro camera mortuaria.

Mr. Vampire non fu il primo a portare il jiangshi (che si pronuncia geung si in cantonese) sul grande schermo. Le leggende sulla “conduzione dei cadaveri” nella provincia dello Hunan si tramandavano da generazioni, e l’idea di questi corpi rianimati era già apparsa decenni prima in alcuni film in bianco e nero. Nel 1979 il celebre coreografo d’azione, attore e regista Lau Kar-leung aveva introdotto il tema in maniera divertente con il film di arti marziali The Spiritual Boxer Part II (a.k.a. The Shadow Boxing). Anche Sammo Hung, altrettanto celebre specialista di arti marziali, attore e regista, aveva introdotto i jiangshi nel 1980 nella sua commedia horror Encounters of the Spooky Kind (a.k.a. Spooky Encounters). Tuttavia, fu Mr. Vampire di Ricky Lau, prodotto dallo stesso Hung e girato tra Hong Kong e Taiwan, a sfondare davvero e a dare la stura a una pletora di sequel e spin-off.

Lau e i suoi sceneggiatori attinsero alla leggenda della “conduzione di cadaveri”, alle pratiche taoiste, all’antica raccolta I racconti fantastici di Liao di Pu Songling e alle influenze dei film horror occidentali, inserendo anche un intreccio secondario con un fantasma per accentuare l’atmosfera inquietante. Il vampiro principale del film è uno zombie terrificante, ma i suoi brevi saltelli e la sua natura ottusa suscitano spesso più risate che paura. La varietà di rituali taoisti è affascinante (attenzione: in due occasioni prevedono l’uccisione di animali). La coreografia delle arti marziali curata da Lam Ching-ying e Yuen Wah sfrutta scenografie elaborate, contrapponendo movimenti acrobatici all’andatura rigida dei jiangshi. A elevare il tutto è la comicità: tutto il cast brilla, e persino l’immagine austera di Lam si sgretola in una scena spassosa ambientata in un ristorante occidentale. Lau dosa abilmente umorismo da sitcom e ruoli comici ben delineati, affidando a Ricky Hui, uno dei tre famosi fratelli Hui, il personaggio del maldestro Man Choi, un adorabile sciocco che nel corso del film trova persino l’amore (nella figura di Moon Lee).

Il pubblico di Hong Kong e del resto dell’Asia accorse in massa a vedere Mr. Vampire, e con l’andare del tempo il film è entrato nelle liste dei titoli imperdibili per i cinefili internazionali che iniziavano a scoprire il cinema di Hong Kong. Ricky Lau divenne uno specialista di jiangshi, sfornando sequel a ritmo serrato, mentre i produttori sfruttarono il sottogenere fino a esaurirlo nel giro di un decennio. Da allora però gli omaggi non si sono fatti attendere, a partire dal più ragguardevole, Rigor Mortis (2013), un horror dal tono serio di Juno Mak interpretato da Chin Siu-ho, protagonista del Mr. Vampire originale. La nostalgia è più che comprensibile: Mr. Vampire non è solo un’introduzione divertente al mito del jiangshi, ma anche un esempio delle audaci contaminazioni di genere che hanno reso così straordinario il cinema di Hong Kong degli anni Ottanta.


Ricky Lau

Ricky Lau (n. 1949) si è affermato come direttore della fotografia in celebri pellicole di Hong Kong, tra cui Enter the Fat Dragon (1978), The Prodigal Son (1981) e Winners and Sinners (1983). Il suo primo lungometraggio è stato la commedia di kung fu Crazy Couple (1979), ma il grande successo è arrivato con Mr. Vampire (1985). Molti dei suoi primi film sono stati realizzati in collaborazione con la leggenda del cinema hongkonghese Sammo Hung. Negli ultimi anni Lau ha lavorato come regista nella Cina continentale.

 

FILMOGRAFIA SELEZIONATA
 
1979 – Crazy Couple

1985 – Mr. Vampire

1986 – Where’s Officer Tuba?

1986 – Mr. Vampire Part 2

1987 – Mr. Vampire Part 3

1990 – Encounters of the Spooky Kind II

1990 – Till Death Shall We Start

1992 – Ghost Punting

1992 – Mr. Vampire 1992

2000 – Super Car Criminals

Tim Youngs
Regia: Ricky LAU
Anno: 1985
Durata: 99'
Stato: Hong Kong
29/04 - 14:00
Visionario, Via Asquini 33
29-04-2025 14:00 29-04-2025 15:39Europe/Rome Mr. Vampire Far East Film Festival Visionario, Via Asquini 33CEC Udine cec@cecudine.org

Photogallery