Shake, Rattle & Roll

Yokai and Other Monsters: From Asian Folklore to Cinema | Out of Competition 
 
Philippines, 1984, 126’, Japanese, Filipino

 

Directed by: Emmanuel Borlaza (Baso), Ishmael Bernal (Pridyider), and Peque Gallaga (Manananggal)
Screenplay: Jose Carreon (Baso), Amado Lacuesta Jr. (Pridyider), and Rosauro Q. Dela Cruz (Manananggal)
Cinematography (color): Ely R. Cruz
Editing: Jess Navaro
Production Design: Ben Payumo (Baso), Elmer Manapul (Pridyider), and Don Escudero (Manananggal)
Music: Jaime Fabregas
Sound: Rudy Baldovino, Tony Gosalvez
Producers: Ivo C. Quijano,
Mark C. Quijano, Dante G. Virata
Executive Producer: Douglas C. Quijano
Cast: Charito Solis, William Martinez, Janice De Belen, PJ Abellana, Joel Torre, Irma Alegre, Emily Loren, Arlene Mulach, Mon Alvir, Peewee Quijano, Lito Gruet, Herbert Bautista

Date of First Release in Territory: December 25th, 1984
 
Shake, Rattle & Roll, uno dei pilastri dell’horror filippino moderno, ha dato inizio a una nuova generazione di film dell’orrore a episodi, che continua da oltre sedici anni. Molti titoli della serie sono disponibili sul canale YouTube di Regal Films. Shake, Rattle & Roll, che in occasione del quarantesimo anniversario è stato nuovamente scansionato e migliorato – anche se non completamente restaurato – è diviso in tre episodi: Baso (“Bicchiere”), in cui tre persone si introducono in una casa ancestrale in rovina per giocare allo “spirito del bicchiere”; Pridyider (“Frigorifero”), incentrato sulla battaglia di una famiglia contro un frigorifero mangiauomini; Manananggal, la storia di un ragazzo affascinato dalla mitica creatura del titolo, che separa il corpo a metà. La struttura episodica permette ai registi di giocare con i cliché dell’horror e le convenzioni cinematografiche, offrendo al pubblico brividi facili e lezioni familiari comprensibili con cui divertirsi in sala.

Baso di Emmanuel Borlaza utilizza gli spiriti evocati dal gioco dello “spirito del bicchiere” per trasportarci in pieno periodo coloniale spagnolo, raccontando la storia di un trio di innamorati e dei loro corrispettivi spettrali: un giovane ribelle, una fanciulla di famiglia benestante e un illustrado (un membro della classe istruita dell’epoca, solitamente formatosi in Europa, soprattutto in Spagna). L’episodio di Borlaza non punta tanto a spaventare, sebbene l’orrore della colonizzazione spagnola faccia da sfondo alla narrazione. Baso mette in evidenza gli inquietanti parallelismi tra il conflitto amoroso nel presente e quello dei due amanti sfortunati del passato, che si impossessano dei corpi dei protagonisti. La storia può risultare un po’ dozzinale, specialmente quando è accompagnata da effetti speciali poco riusciti, ma l’episodio si rivela un interessante intreccio tra una maledizione, un amore proibito e un flirt con la storia filippina.

In Pridyider (versione filippina di refrigerator, cioè frigorifero, derivata dalla pronuncia del marchio Frigidaire), di Ishmael Bernal, il caldo opprimente è palpabile. Questo episodio, carico di erotismo, presenta un caso assurdo: e se il frigorifero in cucina fosse in realtà un killer posseduto che uccide le persone, soprattutto quelle sessualmente attraenti? Una nuova famiglia si trasferisce in una casa stranamente rimasta vuota a lungo e trova un frigorifero da cui, di tanto in tanto, si sentono grugniti e respiri. Nel frattempo, il losco domestico della famiglia ha una relazione con la cameriera e nutre desideri proibiti per una sua lontana cugina, che a sua volta deve gestire il proprio fidanzato assatanato. Il primo omicidio è agghiacciante: una donna viene violata dallo sportello del frigorifero in una scena quasi insostenibile. Eppure, tutto ha un senso. Pridyider gioca con il confine tra il familiare e il mostruoso, suggerendo che il male può nascondersi anche in un oggetto domestico quotidiano.

Infine, l’horror folcloristico Manananggal di Peque Gallaga presenta una rappresentazione diretta del mito della manananggal. Giovane e innamorato, Douglas è ammaliato dalla bellezza locale, Anita, una ragazza che in paese è nota per essere la manananggal che si nasconde nei boschi. Questo essere mitologico (il cui nome deriva dal verbo “rimuovere”, poiché è in grado di separare la parte superiore del suo corpo da quella inferiore) incarna il concetto del mostruoso femminile ed è citato persino nei documenti dell’epoca coloniale spagnola, scritti da esploratori e frati che riportavano le credenze filippine del tempo. Gallaga intreccia la leggenda con elementi del cattolicesimo, anticipando la sua futura fascinazione per la mitologia e il folklore precoloniali, temi che avrebbe poi sviluppato in film come Aswang, Tiyanak e nei successivi capitoli di Shake, Rattle & Roll.

 

Ishmael Bernal

Ishmael Bernal, una delle figure più eminenti del cinema filippino, ha spaziato tra generi e tecniche. Il suo film più acclamato, Himala (Miracle, 1982), è stato selezionato come uno dei cinque migliori film filippini di tutti i tempi dalla Society of Filipino Film Reviewers. Nel 2001 è stato nominato National Artist for Film.

 

Emmanuel Borlaza

Emmanuel Borlaza ha avuto una lunga e prolifica carriera di sceneggiatore e regista nel cinema e nella televisione delle Filippine e ha all’attivo oltre 100 titoli da regista. Alcuni dei suoi film più famosi sono interpretati da Vilma Santos e Sharon Cuneta.


Peque Gallaga

Peque Gallaga si impose con l’epopea storica e familiare di Oro, Plata, Mata (1982), che ottenne sei premi agli Urian Awards. In seguito, le sue opere hanno sempre oscillato tra horror, fantasy e melodramma, e molte di esse sono state realizzate a quattro mani con il suo collaboratore di lunga data Lore Reyes.
Don Jaucian
Regia: Ishmael BERNAL, Emmanuel BORLAZA, Peque GALLAGA
Anno: 1984
Durata: 126'
Stato: The Philippines
26/04 - 15:45
Visionario, Via Asquini 33
26-04-2025 15:45 26-04-2025 17:51Europe/Rome Shake, Rattle & Roll Far East Film Festival Visionario, Via Asquini 33CEC Udine cec@cecudine.org
Online in Italia per tutta la durata del Festival

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