She Taught Me Serendipity

European Premiere | In Competition | Best Screenplay Candidate
 
Japan, 2024, 127’, Japanese

Directed by: Ohku Akiko
Screenplay: Ohku Akiko
Cinematography (color): Nakamura Natsuyo
Editing: Yoneda Hiroyuki
Music: Tai Motoyoshi
Producers: Baba Shogo, Nagasaka Junko
Cast: Hagiwara Riku, Kawai Yuumi, Ito Aoi, Kurosaki Kodai

Date of First Release in Territory: April 25th, 2025
 
Ohku Akiko è nota soprattutto per aver diretto film che raccontano storie di donne single alla ricerca dell’amore, come il suo film d’esordio Tremble All You Want (2017), che è stato un grande successo. Nel film, Matsuoka Mayu interpretava una timida impiegata ossessionata dai fossili di ammonite e da un amore adolescenziale che non era mai riuscita a dimenticare.Tuttavia, come mostra la sua pellicola più recente, She Taught Me Serendipity, i film di Ohku non sono solo, né principalmente, commedie romantiche. Quando le storie si fanno serie, il dolore dei protagonisti diventa fin troppo reale.

She Taught Me Serendipity è anche il suo primo film con un protagonista maschile, un eccentrico studente universitario interpretato dall’attore emergente Hagiwara Riku. Ma anche le due donne che irrompono nel suo piccolo mondo hanno forti personalità, tanto che a loro confronto il personaggio di Hagiwara, Konishi Toru, appare fragile e insignificante.

Tratto dal romanzo di Fukutoku Shusuke e sceneggiato dalla stessa Ohku, il film si configura come una sorta di opera corale, in cui ciascuno dei tre personaggi principali pronuncia un lungo monologo, mettendosi a nudo, in vari momenti della storia. Questo va contro la pratica corrente delle sceneggiature commerciali, che adattano i dialoghi alle ridotte capacità di attenzione del pubblico, mantenendoli brevi e incisivi.

Anziché risultare degli sproloqui soporiferi, questi monologhi sono intrisi di una sincerità e di una profondità emotiva che arrivano dritti al cuore. Uno di essi, in particolare, è così straordinariamente emozionante che in una rappresentazione teatrale con un solo personaggio femminile ruberebbe la scena.

La prima volta che incontriamo Toru, lo vediamo tornare al campus della sua università di Kyoto dopo una lunga pausa. Ha l’ombrello aperto in una giornata di sole senza il minimo indizio di consapevolezza di sé. Incontra il suo unico amico, il goffo e loquace Yamane (Kurosaki Kodai), e la sera va a svolgere il suo lavoro part-time che consiste nel fare le pulizie in un bagno pubblico. La sua collega sul lavoro, la vivace Sacchan (Ito Aoi), è una compagna di studi oltre che la talentuosa cantante e chitarrista di una band amatoriale.

Ma l’attenzione di Toru è attratta da Sakurada Hana (Kawai Yuumi), una ragazza solitaria dai capelli raccolti in uno chignon che frequenta uno dei suoi corsi. Quando trova il modo di fare la sua conoscenza, Toru scopre che anche lei ha la sua stessa personalità stravagante: una delle prime cose che lei gli chiede, infatti, è se ha mai alzato al massimo il volume della tv. Sakurada lo accetta per quello che è, con tutte le sue stranezze e Toru è convinto di aver trovato la sua anima gemella, tanto che dopo essersi separato da lei salta letteralmente di gioia.

Le scene iniziali del film possiedono un’energia comica effervescente, alimentata sia dalla chimica tra i due protagonisti che dai dialoghi brillanti e fuori dagli schemi di Ohku. Ma fin dall’inizio la storia tocca anche corde più profonde.

Quando Toru e Hana vanno all’acquario – che nelle commedie romantiche giapponesi è il luogo del primo appuntamento per eccellenza – i due parlano delle persone a loro care che sono scomparse: il padre di Hana e la nonna di Toru. Sentendosi in colpa per averla trascurata negli anni in cui stava scivolando nella demenza, Toru scoppia in lacrime. Hana capisce anche questo.

Preso da questa nuova relazione, Toru diventa indifferente e insensibile nei confronti di Sacchan, che è segretamente innamorata di lui, e di Yamane, che si sente disprezzato. Toru, insomma, si comporta da idiota, e alla fine la cosa gli si ritorce contro.

Tuttavia, il film non emette giudizi lapidari sul suo imperfetto protagonista; messo di fronte alle conseguenze delle sue parole e delle sue azioni, Toru soffre, e cresce.

Senza sentimentalismi, She Taught Me Serendipity chiarisce il messaggio implicitamente contenuto nel suo titolo: ogni tanto la vita ci regala un incontro fortunato. Ma se siamo degli stupidi egoisti, possiamo trasformare questa fortuna in un eterno rimpianto.

 
Ohku Akiko

Ohku Akiko (n. 1968) si è laureata alla Meiji University e ha poi studiato in una scuola per aspiranti comici. A 27 anni è entrata alla scuola di cinema di Tokyo e nel 1999 ha girato il suo primo lungometraggio da regista, Igai to Shinanai. Il successo commerciale e di critica è del 2017 con Tremble All You Want. La sua opera seconda, My Sweet Grappa Remedies, presentato al FEFF di Udine nel 2020, è un film drammatico sull’amicizia femminile il cui titolo è stato ispirato dalla famosa bevanda friulana. Il suo ultimo lavoro, la commedia romantica She Taught Me Serendipity, è il suo primo film con un protagonista maschile.

 

FILMOGRAFIA SELEZIONATA

1999 – Igai to Shinanai 


 

2017 – Tremble All You Want


 

2020 – My Sweet Grappa Remedies


 

2020 – Marriage Hunting Beauty


 

2020 – Hold Me Back


2024 – She Taught Me Serendipity

Mark Schilling
Regia: OHKU Akiko
Anno: 2025
Durata: 127'
Stato: Japan
27/04 - 14:30
Teatro Nuovo Giovanni da Udine
27-04-2025 14:30 27-04-2025 16:37Europe/Rome She Taught Me Serendipity Far East Film Festival Teatro Nuovo Giovanni da UdineCEC Udine cec@cecudine.org

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