The Prosecutor

European Premiere | In Competition 
 
Hong Kong, 2024, 117’, Cantonese

Directed by: Donnie Yen
Screenplay: Edmond Wong, Cheung Chun-ho
Cinematography (color): Noah Wong
Editing: Li Ka-wing
Production Design: Renee Wong
Music: Choi Chul-ho
Producers: Donnie Yen, Raymond Wong
Cast: Donnie Yen (Fok), Michael Cheung (Lee King-wai), Julian Cheung (Au Pak-man), Francis Ng (Yeung Dit-lap), Keng Cheng (Uncle Ma), Ray Lui (Sang), Mark Cheng (Tung), Mason Fung (Ma Ka-kit), Locker Lam (Chan Kwok-wing), Chu Pak-hong (Cheng Ho-yin), Michael Hui (Judge George Hui)

Date of First Release in Territory: December 21st, 2024
 
La logline di The Prosecutor potrebbe far pensare allo sketch parodistico di uno show comico come Saturday Night Live: un poliziotto duro come l’acciaio, diventato avvocato, usa sia il cervello che i pugni per difendere gli innocenti e dispensare giustizia. Eppure, va riconosciuto al regista e protagonista Donnie Yen e al suo team creativo il merito di aver trasformato un’idea apparentemente assurda in un blockbuster estremamente avvincente, che non scade mai nella parodia.

Questo accade probabilmente perché a dare solidità al film è il caso reale al quale si ispira: nel 2016 un giovane di nome Ma diede il suo indirizzo a un amico, Hung, che doveva farsi spedire un pacco. Venne fuori però che Hung utilizzava l’indirizzo per l’invio di droga. Anche se Ma non ritirò il pacco, fu comunque accusato di traffico di stupefacenti insieme a Hung. Il consulente legale dell’avvocato di Hung – il cui studio rappresentava anche Ma – negoziò unilateralmente un patteggiamento con i procuratori del Dipartimento di Giustizia, facendo sì che Hung se la cavasse mentre a Ma veniva addossata tutta la responsabilità dell’accaduto. La condanna di Ma fu poi annullata in appello, e la sentenza mise apertamente in discussione l’operato del Dipartimento di Giustizia.

Non sorprende che il personaggio interpretato da Yen in The Prosecutor. Fok, sia il difensore degli innocenti. Ciò che lo rende drammaticamente interessante nel film, però, è il fatto che non sia un avvocato difensore ma un giovane procuratore del Dipartimento di Giustizia alle prime armi. Nella sua ricerca della giustizia, Fok viene umiliato in aula da un arrogante giudice anziano (Michael Hui) e si scontra persino con il suo capo (Francis Ng), più interessato a chiudere i casi velocemente che a seguire le procedure previste. Nei panni di un outsider la cui incrollabile fede nella giustizia è allo stesso tempo la sua forza ma anche la sua debolezza, Yen conferisce a Fok un’onesta ingenuità, sufficiente a renderlo un eroe accessibile e riconoscibile.

Com’era prevedibile, Yen dà il meglio di sé quando alza i pugni e affronta i cattivi in modo creativo. Promuovendo il suo storico membro del gruppo degli stuntmen, Ouchi Takahito, a regista delle scene d’azione, Yen privilegia serrati combattimenti corpo a corpo rispetto alle sequenze spettacolari su larga scala, come una sparatoria iniziale girata con inquadrature in soggettiva, un adrenalinico inseguimento a piedi, uno scontro su un tetto con decine di avversari (ormai un tratto caratteristico di Yen), un emozionante combattimento in un vagone della metropolitana di Hong Kong. A 61 anni, Yen dimostra di essere ancora uno dei migliori interpreti e coreografi d’azione, capace di bilanciare agilità e intensità per dare vita a sequenze tanto dinamiche quanto brutali.

Da Yen era scontato aspettarsi un’azione spettacolare, ma la vera sorpresa è il modo in cui il film riesce a trovare il giusto tono ed equilibrio tra dramma legale e film d’azione, mostrando le complessità di un sistema giudiziario imperfetto in cui persino i “buoni” possono contribuire all’ingiustizia per noncuranza. In questo film, semplicemente, i pugni a volte risultano più efficaci per risolvere i problemi. I cattivi – capeggiati da Julian Cheung nei panni del losco avvocato difensore dalle intenzioni malvagie – sono forse un po’ troppo sopra le righe per un dramma giudiziario tratto da una storia vera, ma è una piacevole sorpresa che sia la battaglia morale di Fok in nome della giustizia, più che le accurate sequenze d’azione, a fare di The Prosecutor il miglior lavoro registico di Donnie Yen finora.

 
Donnie Yen

Donnie Yen è entrato nell’industria cinematografica dopo aver superato un’audizione per il coreografo d’azione Yuen Woo-ping. Dal suo primo ruolo da protagonista in Drunken Tai Chi (1984), Yen è diventato non solo uno dei più grandi attori d’azione al mondo, ma anche uno dei migliori coreografi di combattimento, che ha all’attivo ben quattro Hong Kong Film Award per la miglior coreografia d’azione. Oltre alla sua carriera di successo a Hong Kong e in Cina continentale, ha recitato in produzioni hollywoodiane come Rogue One: A Star Wars Story e John Wick: Chapter 4. The Prosecutor è il suo sesto film da regista.

 

FILMOGRAFIA

1997 – Legend of the Wolf

1998 – Ballistic Kiss

1998 – Shanghai Affairs

2004 – Protégé de la Rose Noire (co-regia)

2023 – Sakra

2024 – The Prosecutor

 

Kevin Ma
Regia: Donnie YEN
Anno: 2024
Durata: 117'
Stato: Hong Kong
27/04 - 9:00
Teatro Nuovo Giovanni da Udine
27-04-2025 9:00 27-04-2025 10:57Europe/Rome The Prosecutor Far East Film Festival Teatro Nuovo Giovanni da UdineCEC Udine cec@cecudine.org

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