Yokai and Other Monsters: From Asian Folklore to Cinema | Out of Competition | Online
Japan, 1968, / restored 2024, 80’, Japanese
Directed by: Tanaka Tokuzo
Screenplay: Fuji Yahiro
Cinematography (color): Makiura Chikashi
Editing: Yamada Hiroshi
Music: Ifukube Akira
Producer: Kubodera Ikuo
Cast: Fujimura Shiho, Ishihama Akira, Hasegawa Machiko
Date of First Release in Territory: April 20th, 1968
Anche se i film sugli yokai sono stati per molto tempo destinati all’infanzia, alcuni yokai si prestano anche a temi adatti a un pubblico adulto, come la yuki onna o “donna delle neve”. Nella versione più nota della sua storia, ripresa dall’autore americano Lafcadio Hearn nella raccolta del 1904 Kwaidan. Storie spaventose dal Giappone di yokai, fantasmi e demoni, una donna della neve incontra due taglialegna che cercano riparo da una tempesta di neve e uccide il più anziano con il suo soffio gelido, ma risparmia il più giovane a condizione che non riveli mai a nessuno ciò che ha visto, pena la morte. In seguito il taglialegna sopravvissuto incontra e sposa Oyuki, un’affascinante giovane donna di origini misteriose con la quale fa dieci figli. Una notte le svela il suo incontro con la donna della neve. Infuriata, la moglie si rivela essere la yokai della storia e gli dice che lo ucciderebbe se non fosse per i bambini; poi riprende le sue vere sembianze e sparisce nella notte.
Questa, a grandi linee, è la trama del dramma horror The Snow Woman di Tanaka Tokuzo (1968), interpretato da Fujimura Shiho nel ruolo della protagonista. Il film, pur essendo stato realizzato dallo studio Daiei, è totalmente dissimile dalla trilogia sugli yokai dello stesso periodo, per la sua atmosfera inquietante, il tono cupo e l’interpretazione intensa di Fujimura, il cui sguardo come donna della neve è davvero raggelante.
Nel film, i taglialegna di Hearn sono diventati due scultori, un maestro e il suo giovane apprendista, che nei boschi cercano un albero che possa servire come materia prima per le opere del maestro. Ancora una volta, ci sono una tempesta di neve, una donna della neve e una morte, che in questo caso è quella del maestro scultore. L’apprendista Yosaku (Ishihama Akira) sopravvive, sempre dopo aver promesso alla donna della neve di non rivelare mai ciò che ha visto, e lei gli assicura che morirà se non manterrà la sua promessa.
Tornato al villaggio, Yosaku inizia a lavorare a una statua di Kannon, la dea della misericordia, su richiesta del capo sacerdote del tempio del villaggio, usando il legno dall’albero scelto dal suo maestro.
E proprio come nella storia di Hearn, una bellissima donna di nome Yuki (Fujimura) arriva al villaggio e finisce per sposare Yosaku, con cui ha un figlio, Taro. In seguito però emergono complicazioni non presenti nella versione originale: un malvagio nobile locale ingaggia un maestro scultore e lo mette a confronto con Yosaku in una gara per scolpire la miglior statua, con il sacerdote che dovrà decretare il vincitore. Nel frattempo, una sciamana sospetta che Yuki non sia ciò che sembra, e gli uomini al servizio del nobile accusano Yosaku di aver rubato l’albero, nonostante egli avesse ricevuto dal signore stesso il permesso di usarlo, e gli intimano di pagare una tassa o verrà arrestato.
In mezzo a tutto ciò, Yuki è un modello di gentilezza e un esempio di virtù, usa la sua conoscenza delle erbe medicinali per curare, e respinge il nobile quando lui cerca di farla diventare la sua concubina. Il signore, con l’aiuto dei suoi uomini, tenta di stuprarla, ma lei ritorna alla sua forma terrificante di donna della neve, una forza contro cui nessun uomo mortale può resistere – o sopravvivere.
Nel momento culminante, comunque, la storia non vira verso l’horror ma verso il pathos. Quando Yosaku infrange la sua promessa e racconta a Yuki della donna della neve lei ha un’esplosione di rabbia e sta per ucciderlo, ma decide di risparmiarlo dopo aver lanciato uno sguardo materno al figlioletto in lacrime. Dopo che Yuki è scomparsa in una tormenta di neve, Yosaku completa la statua con soddisfazione del sacerdote, che aveva rifiutato una precedente versione poiché lo sguardo della statua era privo della compassione necessaria. Il sacerdote ora vede quella compassione negli occhi della nuova versione – realizzata da Yosaku a immagine e somiglianza della donna che la sciamana aveva definito un demone. Questa trasformazione è resa perfettamente credibile dall’interpretazione di Fujimura. La sua performance, insieme alle scene inquietanti in cui Yuki congela le vittime con il suo respiro gelido, girate da Tanaka interamente in studio per meglio controllare l’atmosfera spettrale, porta The Snow Woman ai vertici del genere.
Tanaka Tokuzo
Tanaka Tokuzo (1920-2007) ha esordito come regista nel 1958 con Bakeneko Goyoda, dirigendo in seguito sette titoli della serie Bad Reputation (1961-66) e tre film della serie Zatoichi (1963-1966). Entrambe le serie erano interpretate dal grande divo Katsu Shintaro. Tanaka ha diretto Katsu anche in sei episodi della sua serie Hoodlum Soldier (1965-1968). Dal 1971 Tanaka ha lavorato soprattutto come regista freelance per serie televisive.
FILMOGRAFIA SELEZIONATA
1958 – Bakeneko Goyoda
1961 – Bad Reputation
1963 – New Tale of Zatoichi
1963 – Zatoichi the Fugitive
1965 – Bad Reputation: Invincible
1966 – Bad Reputation: Cherry Blossoms
1966 – Zatoichi’s Vengeance
1966 – Hoodlum Soldier’s Flight to Freedom
1968 – The Snow Woman
1968 – Hoodlum Soldier: Looting and Pillaging